Previsioni delle tariffe di energia elettrica e gas naturale

Uno scenario PricePedia

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I prezzi del gas naturale e dell'energia elettrica oramai hanno superato anche le soglie più pessimistiche. Nel primo semestre 2022 il prezzo medio all'ingrosso del gas naturale e del PUN elettrico sono stati rispettivamente di 100 e di 250 euro per MWh. Se si considera che nella media del 2019 i rispettivi prezzi erano stati di 16 e di 52 euro per MWh è chiaro l'impatto che questi costi stanno avendo nei conti delle famiglie e delle imprese.
Dall'inizio del 2022 il governo italiano è intervenuto più volte per ridurre l'impatto dei prezzi di gas e elettricità sui bilanci familiari e sui costi aziendali. In questo articolo ci focalizzeremo sugli interventi che hanno riguardato le imprese.

Interventi per ridurre i costi delle imprese

Il primo intervento per ridurre i costi delle imprese è avvenuto alla fine del 2021 in cui si sono azzerati gli oneri generali sulle bollette elettriche e gli oneri di sistema gravanti sul gas. L'intervento più significativo ha riguardato le imprese ad alto consumo elettrico (energivore) e ad alto consumo di gas (gasivore). Per queste imprese è stato introdotto un credito di imposta del 20% per le energivore e del 10% per le gasivore, valevoli per il primo trimestre 2022. Con successivi decreti, queste agevolazioni sono state prorogate al secondo e al terzo trimestre 2022, aumentando dal secondo trimestre il credito d'imposta per la gasivore al 25%. Il credito di imposta del 25% sul costo del gas è poi stato esteso a partire dal secondo trimestre 2022 anche alle imprese non gasivore.
Questi interventi hanno consentito di mitigare l'impatto dei prezzi dell'energia sui costi delle imprese, non certamente ad impedire che i costi aumentassero in modo significativo.

Impatto sulle tariffe elettriche

Nel grafico che segue sono riportate le tariffe elettriche (al netto d'Iva) per un contratto tipico a bassa tensione (BT), a media tensione (MT) e per una ipotetica impresa energivora.

Tariffe energia elettrica
Grafico Tariffe energia elettrica

Come si può vedere chiaramente dal grafico, le tariffe orarie a bassa tensione, a media tensione e per imprese energivore - anche in presenza degli interventi statali - hanno registrato nel primo semestre 2022 livelli solo leggermente inferiori a quelli raggiunti nel secondo semestre 2021, ma soprattutto pari ad un multiplo dei prezzi pagati fino alla prima metà del 2021. In particolare nei primi 6 mesi di quest'anno, al netto d'Iva, il prezzo medio di un megawattora per i contratti di bassa, media potenza e per le imprese energivore è stato rispettivamente di 325, 303 e 243 euro, a fronte di un prezzo medio nel 2019 di 160, 146 e 146 euro.

Impatto sulle tariffe del gas

Nel grafico che segue sono riportate le tariffe del gas naturale (al netto d’Iva) per un contratto tipico per imprese con consumi inferiori a 1.2 milioni di metri cubi standard, per imprese con consumi superiori a 1.2 milioni di metri cubi standard e per imprese gasivore.

Tariffe gas naturale
Grafico Tariffe gas naturale

Come si può notare dal grafico, dopo il picco di gennaio 2022, i prezzi di questi ipotetici contratti sono calati, ma si mantengono ancora su livelli elevati.
Facendo un confronto con il 2019, nei primi 6 mesi di quest’anno, al netto d’Iva, il prezzo medio di 1000 metri cubi standard per imprese con consumi inferiori a 1.2 milioni di metri cubi standard, con consumi superiori a 1.2 milioni di metri cubi standard e per imprese gasivore è stato rispettivamente di 1279, 1273 e 1221 euro per 1000 metri cubi standard, a fronte di un prezzo medio del 2019 di 544, 538 e 538 euro per 1000 metri cubi standard.

Uno scenario di previsione

Tutti gli osservatori concordano nel prevedere prezzi elevati per gas ed energia elettrica anche nel prossimo futuro. Solo nell'estate del 2023, nell'ipotesi di un avvio di superamento del conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo del gas e di conseguenza dell'energia elettrica potrebbero registrare una riduzione significativa. Tra gennaio e giugno 2023, il gas al TTF olandese è previsto scendere da 160 a 100 euro per MWh.
Di fronte a questo scenario di prezzi elevati fino alla fine del 2022 e di una graduale riduzione nel corso della prima parte del 2023 è molto probabile che gli interventi per ridurre gli effetti sulle tariffe elettriche e del gas siano posticipati anche al quarto trimestre 2022 e al primo trimestre 2023. Con molta probabilità le elezioni politiche si terranno in Italia il 28 maggio 2023. E' difficile immaginare che in piena campagna elettorale e con una flessione del prezzo del gas al TFF solo iniziata, a marzo 2023 il governo in carica non rinnovi gli interventi anche per il secondo trimestre 2023. E' molto probabile quindi che solo a luglio 2023, ad elezioni già avvenute e con un prezzo del gas al TTF prossimo a scendere sotto a 100 euro per MWh, non siano più posticipati gli interventi di contenimento di gas e energia elettrica.
Nei due grafici che seguono sono riportate le previsioni per le tariffe di energia elettrica e gas per le diverse tipologie di contratti considerati.

Previsioni tariffe energia elettrica
Grafico Previsioni tariffe energia elettrica

In questo scenario, nella seconda parte del 2023 le tariffe elettriche, anche quelle in media tensione e per imprese energivore, rimarebbero sopra i 250 euro per MWh, con un beneficio significativo rispetto a quanto pagato nel 2022, ma ancora lontani dalle tariffe pre invasione russa dell'Ucraina.

Previsioni tariffe gas naturale
Grafico Previsioni tariffe gas naturale

Il venire meno degli interventi a luglio 2023 riporterebbe le tariffe sul gas (al netto Iva) ad un livello prossimo ai 1500 euro per 1000 sm3 anche per la seconda parte del 2023. Solo nel corso del 2024 il prezzo del gas nelle bollette delle imprese potrà scendere verso i 1000 euro per 1000 sm3.

Conclusioni

Gli interventi del governo di azzeramento degli oneri generali e di sistema e il credito d'imposta concesso alle imprese energivore e ai grandi consumatori di gas consentiranno di attenuare gli effetti del prezzo del gas al TTF nel corso del 2022 e nella prima parte 2023. Non potranno essere però protratti oltre il primo semestre 2023, andando a compensare, questa volta in aumento, gli effetti sulle tariffe dovuti alla prevista riduzione del prezzo del gas al TTF. Il risultato sarà che, dopo un 2022 terribile dal punto di vista dei costi delle imprese per gas e energia elettrica, i benefici attesi per il 2023 tenderanno ad essere molto limitati. Si dovrà attendere quindi il 2024 per iniziare un percorso più veloce verso tariffe più in linea con quelle che avevano caratterizzato gli anni precedenti all'invasione russa dell'Ucraina.