Prezzo del petrolio a settanta dollari, nuova soglia critica?

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All’ultima chiusura di venerdì 23 luglio il prezzo del petrolio è rimasto stabile sui livelli di due settimane fa. Il Brent si è fermato a 74.1 dollari al barile (+0.5), il WTI a 72 (+0.3) e l’Oman/Dubai a 71.8 (+0.9).

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

Ad inizio settimana il prezzo del petrolio ha registrato una brusca caduta, perdendo circa 4 dollari giornalieri; questa dinamica ha portato il prezzo del petrolio nuovamente sotto i 70 dollari al barile. Nel corso della settimana il prezzo, però, è rimbalzato, tornando sopra i 70 dollari al barile – valore attorno al quale si muove ormai da settimane. La contrazione si è verificata a seguito di due notizie:

  • il diffondersi della variante Delta in alcune delle principali economie mondiali come Stati Uniti, Europa e Giappone;
  • l’accordo dell’OPECPlus per l’allentamento delle restrizioni produttive.

Nell’arco della settimana però il prezzo del petrolio ha recuperato grazie ai segnali incoraggianti delle campagne vaccinali di massa e la continua debolezza della scorte di petrolio (le scorte del WTI al Cushing Okhlahoma sono ai minimi da gennaio 2020).

Nonostante l’incertezza rimanga elevata, così come le preoccupazioni per l’eccesso di offerta, anche a seguito dell’accordo dell’OPECPlus, le previsioni per il prezzo del petrolio rimangono rialziste: l’Energy Information Administration stima un prezzo per il Brent nel 2021 superiore a 68 dollari al barile mentre Goldman Sachs, con previsioni ancora più ottimistiche, prevede un prezzo prossimo agli 80 dollari al barile.

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