Prezzo del petrolio: previsioni e rischi di previsione dovuti all'attacco di Hamas ad Israele

Reazione contenuta dei mercati finanziari

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Petrolio Determinanti dei prezzi

Cinquant'anni fa, il 6 ottobre 1973, nel giorno dell’espiazione ebraica (festa dello Yom Kippur), una coalizione araba composta soprattutto da Egitto e Siria attaccò Israele, cogliendo di sorpresa la dirigenza politico-militare israeliana e mettendo in difficoltà le forze armate di Israele. Gli Stati Uniti sostennero Israele, militarmente e soprattutto diplomaticamente, consentendo ad Israele di risollevarsi e di arrivare nello stesso mese di ottobre ad una pace accettabile.
La Guerra dello Yom Kippur ebbe grande ripercussione sull'economia mondiale. I paesi arabi dell'OPEC decisero, infatti, drastici tagli alla produzione e un embargo nei confronti dei paesi maggiormente filoisraeliani. In pochi mesi il prezzo del petrolio quadruplicò, causando la prima crisi energetica del dopoguerra. Le rilevazioni OTC del prezzo del petrolio di tipo Dubai passarono nel corso del mese di ottobre 1973 da 2.7 $/barile a 4.1, per poi esplodere a 13.1 $/barile nel gennaio 1974, in occasione del rinnovo di molti contratti tra i paesi produttori di petrolio e le principali società petrolifere occidentali.

Il recente atroce attacco del 7 ottobre 2023 (sempre nel giorno della festa dello Yom Kippur) di Hamas contro Israele e la reazione in corso di Israele contro la Striscia di Gaza non possono non indurre a confrontare la situazione con quella di 50 anni fa, per valutare se sia probabile o meno un prossimo forte aumento del prezzo del petrolio.

L'attuale situazione del mercato del petrolio è significativamente diversa rispetto a quella di 50 anni fa. Dal lato della domanda mondiale di energia, il peso del petrolio si è ridotto, passando dall'essere poco meno del 50% dei consumi di energia primaria negli anni '60 del secolo scorso, a poco più del 30% negli anni più recenti. Dal punto di vista dei produttori, il peso dei paesi arabi è sceso da 40% al 30%, anche se l'Arabia Saudita, grazie alla sua flessibilità di produzione di petrolio, ha un'influenza sul mercato petrolifero molto maggiore rispetto a quella desumibile dalla sua quota effettiva di produzione. Ma l'elemento di maggior differenza è dato dal prezzo del petrolio. Prima della guerra del 1973, il prezzo del greggio attualizzato ad oggi non aveva mai superato i 20 $/barile. Allora il petrolio costava relativamente poco rispetto ad oggi, con spazi di aumenti maggiori prima di avviare processi di riaggiustamento di domanda e offerta.

Può essere utile verificare, quindi, come il mercato del Brent abbia reagito all'attacco di Hamas ad Israele, non solo in termini di prezzo attuale, ma soprattutto in termini di valutazione dei rischi futuri. Un prima misura della reattività del mercato del petrolio può essere ricavata osservando la variazione dei prezzi dei future del Brent, non solo per le scadenze vicine ma anche per quelle più distanti.

Prezzi dei future sul Brent per consegne diverse
Prezzi dei future sul Brent per consegne diverse

Come si vede dal grafico, tra la fine di settembre 2023 e i primi giorni di ottobre, prima dell'attacco di Hamas, il prezzo del Brent aveva registrato una significativa fase di riduzione, con il prezzo del future per consegne ad un mese che era diminuito dai 97 $/barile del 27 settembre agli 84 $/barile del giovedì precedente all'attacco di Hamas. Contemporaneamente anche il prezzo dei contratti con consegne più distanti aveva seguito la medesima dinamica. Il contratto con consegne a 24 mesi aveva visto il suo prezzo scendere sotto i 75 $/barile.
Nella settimana successiva all'attacco di Hamas, il prezzo del petrolio ha registrato alcune sedute di aumenti, di intensità abbastanza modesta, intervallate da giornate di diminuzioni. A due settimane dall'attacco, il prezzo del future con consegna ad un mese è posizionato su un livello di poco superiore a 92 $/barile. Il fatto d'interesse è che non solo il prezzo del petrolio ha registrato aumenti relativamente contenuti, ma non ha modificato la sua struttura di prezzo per scadenze. I prezzi dei future del Brent mantengono da mesi una struttura in backwardation, con prezzi progressivamente più bassi man mano che i periodi di consegna diventano più distanti.
Complessivamente, quindi, i mercati finanziari sembrano attendersi effetti marginali sul prezzo del petrolio, dovuti all'attacco del 7 ottobre e alla successiva reazione di Israele.

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I prezzi dei future per scadenza rappresentano però solo il valore centrale di una valutazione previsiva. Non segnalano se il rischio associato a queste previsioni è cambiato e di quanto. In altre parole, potrebbe essere aumentato il rischio di previsione al rialzo. La previsione di un prezzo del petrolio a due anni sotto 80 $/barile potrebbe risultare anche la più probabile, ma potrebbe essere aumentata molto la probabilità che la previsione risulti errata, con un prezzo del petrolio significativamente più alto.
Una misura di questo rischio può essere ricavata considerando la dispersione delle previsioni formulate dagli intervistati alla survey previsiva effettuata mensilmente dal Consensus Economics, riguardante le previsioni del prezzo del Brent.
Nel grafico che segue sono riportate le previsioni per il prezzo del Brent a settembre 2024 formulate da 29 previsori (R01, ....,R29) il 18 settembre 2023 (quindi prima dell'attacco di Hamas: linea rossa) e il 18 ottobre 2023, dopo l'attacco di Hamas (linea blu).

Prezzi dei future sul Brent per consegne diverse

Dal confronto tra i due insiemi di previsioni emergono cambiamenti abbastanza limitati. Molti previsori hanno aumentato la loro previsione per settembre 2024. Un numero quasi equivalente non ha però modificato la previsione. Soprattutto, non si è modificato significativamente il range di previsione, se non per il rispondente R29, che ha modificato la sua previsione da 80 $/barile a 110 $/barile. Se si esclude, tuttavia, questo caso, c'è un solo altro rispondente che prevede a fine 2024 il prezzo del Brent superiore a 100 dollari e questa previsione era stata già formulata prima dell'assalto di Hamas.
Non sembra, quindi, che i recenti eventi abbiano modificato radicalmente il rischio di previsione al rialzo, almeno per quanto riguarda l'orizzonte temporale di fine 2024.

Conclusioni

Questa analisi sui rischi di previsione del prezzo del petrolio, dovuti all'attacco di Hamas ad Israele e alla sua successiva reazione, suggerisce la possibilità che questi rischi siano modesti. Tuttavia, questa analisi deve essere considerata solo come una prima elaborazione, che richiede ulteriori approfondimenti per poter arrivare a conclusioni un po' più robuste.