Il conflitto in Medio Oriente scuote i mercati energetici

Andamento settimanale delle commodity energetiche

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Energetici Analisi settimanale energetici

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 6 ottobre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:

  • TTF Olanda 38.2 €/MWh (-3.7 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 37.3 €/MWh (-4.3 €/MWh)
  • HenryHub USA 10.8 €/MWh (+1.4 €/MWh)
  • PSV Italia 34.5 €/MWh (+1.7 €/Mwh)
  • JKM Asia 45.5 €/MWh (-1.6 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Mentre la settimana si è chiusa con le quotazioni in netto ribasso, una forte inversione di tendenza si è riscontrata nella giornata di lunedì, con le quotazioni che hanno superato quota 44 €/MWh.
Nonostante le temperature eccezionalmente elevate per il periodo, è tornata una forte apprensione sui mercati. L’attacco di Hamas ad Israele sta facendo emergere una forte insicurezza sulle forniture di gas in Europa. Lo scorso sabato l’Algeria ha infatti condannato la reazione israeliana su Gaza ed espresso piena solidarietà per il popolo palestinese. Questa è stata, con quella dell’Iran, la reazione più favorevole ad Hamas in tutto il mondo. Tale sostegno potrebbe scaturire scenari non rassicuranti; basti considerare che il Paese nordafricano è il principale fornitore di gas in Italia.
Quando tutto sembrava essersi risolto, arrivano nuove news sconfortanti dall’Australia: i lavoratori dei due principali impianti di Chevron dell'Australia occidentale hanno votato lo scorso venerdì per intraprendere nuovi scioperi. La causa scatenante è l’accusa dell’Offshore Alliance alla compagnia petrolifera statunitense di rinnegare un accordo che ha posto fine agli scioperi il mese scorso. Affinché ulteriori scioperi possano iniziare, Chevron deve ricevere un preavviso di sette giorni lavorativi. Secondo fonti non ufficiali i sindacati hanno riferito che intendono presentare l'avviso nei prossimi giorni.
La questione desta preoccupazione in quanto non ci sono colloqui attualmente in programma tra le parti.

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Petrolio

Venerdì il Brent è stato quotato a 84.6 $ al barile, registrando una forte riduzione alla settimana precedente di -10.7 $. Simile la dinamica del WTI, che ha chiuso a 82.8 $ al barile, registrando una riduzione di -8 $ rispetto alla scorsa settimana. Infine l'Oman/Dubai è sceso a 85.9 $ al barile, anch’esso con un forte calo di -7.4 $ rispetto alla settimana precedente.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Con una guerra già in corso in Europa, il nuovo conflitto in Medio Oriente ha scosso ulteriormente i principali mercati energetici. Gli indici petroliferi hanno guadagnato fino al 5% nella giornata di lunedì, proprio quando i prezzi erano in discesa.
Gli analisti stanno riflettendo sulle implicazioni del conflitto israeliano-palestinese, su quanto potrebbe durare e se trascinerà altri attori in campo. Cruciali saranno le misure adottate da Israele e dagli Stati Uniti nei confronti dell'Iran, visto il suo sostegno ad Hamas. Secondo fonti non ancora verificate, Teheran avrebbe contribuito a pianificare gli attacchi. Tali voci sono subito state smentite dall'Iran e attualmente sono in fase di verifica. Se gli Stati Uniti dovessero applicare nuove sanzioni, gli analisti stimano che potrebbero essere colpite circa l'1% delle forniture mondiali di petrolio, il che spingerebbe il Brent al di sopra dei 100 dollari al barile.
Un ulteriore rischio è rappresentato dal fatto che l'Iran potrebbe interrompere il trasporto di greggio nello Stretto di Hormuz, dove transitano il 15-20% delle forniture mondiali.

Carbone Termico

Infine, venerdì il carbone termico spot Europa è stato quotato a 116.3 €/Ton, stabile rispetto alla settimana precedente, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 131.1 €/Ton, registrando una forte riduzione pari a -20.5 €/Ton rispetto alla settimana precedente.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

La Cina continua a movimentare ogni anno 200 milioni di tonnellate di carbone attraverso il suo sistema ferroviario e in particolare attraverso la ferrovia Menghua che, con una lunghezza pari a 1.141 miglia, è il sistema di trasporto di carbone più lungo al mondo. La ferrovia è stata costruita nell'ambito del 12° piano quinquennale cinese ed è ufficialmente entrata in funzione alla fine del 2019, contribuendo a facilitare il trasporto del combustibile dalla Mongolia interna alle province meridionali della Cina.
Mentre l'America e l'Europa si allontanano dal carbone, in Cina il suo utilizzo non fa che aumentare. Il Paese ad oggi conta più di 1.000 impianti termoelettrici a carbone, nonostante il Presidente cinese Xi Jinping abbia promesso che il suo Paese raggiungerà l'azzeramento delle emissioni entro il 2060.


1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 6 ottobre 2023. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.