Prezzi dei ponteggi: trasmissioni dal produttore all'utilizzatore

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Ferrosi Dispersione prezzi Determinanti dei prezzi

Il settore delle costruzioni sta vivendo una fase di difficoltà dovuta a eccesso di domanda, contrariamente a quanto di solito riscontrato. Le misure di incentivo per l’efficientamento energetico (come il superbonus 110% italiano) hanno provocato un aumento delle richieste di intervento, in un contesto storico caratterizzato dagli aumenti dei prezzi delle materie prime e da scarsa disponibilità dei materiali. L’eccesso di domanda mette in crisi il settore edile perché la maggiore richiesta si trasferisce a monte generando un aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, che non sempre le imprese edili riescono a traslare sul cliente finale. Il rischio per le imprese è quello di acquisire dei lavori ad un prezzo non remunerativo rispetto ai costi dei materiali.
L’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione è sicuramente alimentato dall’aumento dei prezzi delle materie prime, ma l’evidenza empirica segnala forti aumenti dei margini lungo i canali che trasferiscono il bene dai produttori agli utilizzatori.
Un caso emblematico da questo punto di vista, è rappresentato dai ponteggi tubo-giunti, la cui domanda finale, e di conseguenza i relativi prezzi, ha avuto aumenti del tutto anomali.

Andamento del prezzo base dei materiali ferrosi

Il grafico che segue mostra l’andamento dell'indice aggregato della famiglia dei prodotti ferrosi di PricePedia, benchmark del prezzo base dei prodotti siderurgici.

Indice Ferrosi (Europa), Indice in € (2017 = 100)

A ottobre del 2021 l’indice dei ferrosi registra un aumento medio del 73% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. Nell'arco di un anno, dunque, il prezzo base dei prodotti siderurgici è passato dai 500-600 euro per tonnellata a prezzi prossimi, e a volte significativamente superiori, ai 1000 euro.

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Trasferimenti agli utilizzatori

Dal lato degli utilizzatori finali dei ponteggi, gli aumenti dichiarati sono di gran lunga maggiori, con prezzi dei ponteggi raddoppiati, se non addirittura triplicati in alcuni casi. Nel periodo più recente, oltre all’aumento dei prezzi, a peggiorare la situazione per gli utilizzatori si è aggiunto anche il problema dei tempi di consegna.
È in un contesto così critico che i prezzi tendono a disperdersi, con transazioni effettive che possono avvenire a prezzi molto diversi l'uno dall'altro.
La teoria economica che studia questi mercati segnala tre fattori che implicano dispersione dei prezzi:

  1. imperfezioni di mercato, dovute a varietà del bene oppure ad un diverso potere contrattuale tra offerta e domanda;
  2. asimmetria informativa, con limitate informazioni da parte degli approvvigionatori;
  3. costi elevati di ricerca di prezzi più bassi.

Tutti questi fattori vanno, nella fase attuale, nella direzione di aumentare la dispersione dei prezzi, rendendo impossibile l'obiettivo di misurare un prezzo di mercato di riferimento.
Un po' di chiarezza su ciò che sta succedendo al prezzo dei ponteggi può essere trovata dall'analisi dei prezzi doganali. Questi ultimi sono elaborati a partire dalle dichiarazioni dei flussi commerciali di importazione dei paesi europei. Si tratta, dunque, di un numero elevato di transazioni che generalmente riguardano scambi di grandi quantità di un determinato bene. Ciò implica, quindi, che il prezzo è da intendersi al netto dei costi di distribuzione.
Nei grafici che seguono sono riportate le dinamiche dei prezzi di quattro codici doganali che raccolgono i beni che servono a comporre un ponteggio a tubo-giunto:

  1. tubi in acciaio;
  2. giunti in acciaio;
  3. materiale per impalcature, casseforme e puntellature;
  4. piani di calpestio in acciaio;

La dinamica dei prezzi di ciascun bene è composta da tre linee:

  1. Minimo: indica il livello dei prezzi minimi rilevati nei diversi mesi;
  2. Mediano: è il prezzo mediano che divide al 50% le transazioni con prezzi inferiori da quelle con prezzi superiori;
  3. Massimo: indica il livello dei prezzi massimi rilevati nei diversi mesi.
Dispersione dei prezzi di fonte doganale
Tubi di acciaio
Tubi di acciaio
Giunti in acciaio
Giunti in acciaio
 
Materiale per ponteggi
Materiale per ponteggi
Piani di calpestio
Piani di calpestio

Dai grafici è possibile notare come il prezzo dei tubi di acciaio presenti la minore dispersione tra tutti i prodotti illustrati. Negli ultimi mesi la dispersione è cresciuta, rimanendo però in un range abbastanza contenuto di 0.30 euro al kg.
Gli altri prodotti presentano una dispersione abbastanza evidente e ciò dipende dal fatto che i rispettivi codici doganali mettono insieme prodotti eterogenei (è il caso dei materiali per ponteggi e dei piani di calpestio) o prodotti molto differenziati (giunti in acciaio).
Dal punto di vista dei tassi di variazione, tutti i quattro prodotti registrano nel 2021 aumenti. Questi sono, tuttavia, generalmente contenuti e solo per i tubi in acciaio superano il 50%. Questi aumenti sono in linea con gli aumenti dei prezzi di base dell’acciaio e dell’incidenza che il costo di questa materia prima ha nel prezzo finale del prodotto.

Conclusione

Gli aumenti nel corso del 2021 del prezzo di base dell’acciaio e dei prezzi dei beni che compongono un ponteggio a tubo-giunto, rilevati tramite le dichiarazioni doganali, è sicuramente significativo con punte che superano il 50% per i tubi. Tuttavia, non sembrano giustificati, dal lato costi, gli aumenti del prodotto finale che si sono registrati in alcune transazioni. Questi aumenti “anomali” trovano giustificazione solo in condizioni particolari in cui si è venuto a trovare questo mercato. È probabile che con il normalizzarsi delle condizioni di mercato, l’aumento dei prezzi dei ponteggi rispetto ai valori medi pre-pandemia si ridimensionerà, allineandosi maggiormente alla dinamica dei loro costi.