Il prezzo del petrolio sostenuto dalle aspettative di recupero della domanda globale

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All’ultima chiusura il prezzo del petrolio si è fermato sui livelli di due settimane fa, il Brent pari a 68.7 dollari al barile (+0.4$), il WTI a 65.4 (+0.4$) e l’Oman/Dubai a 66 (+0.4$).

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

Nelle medie settimanali il prezzo del petrolio rimane su un trend rialzista, segnando continui movimenti giornalieri di crescita ad eccezione di giovedì 13 maggio, momento in cui il valore ha registrato una caduta di circa un dollaro. Dietro questa dinamica c’è la preoccupazione per la situazione sanitaria in India, dato il suo ruolo centrale nella domanda mondiale di combustibili. In una nota dell’OPEC si legge, però, che la domanda potrebbe recuperare nel 2021, sostenuta dalla Cina e dagli Stati Uniti e dall'intensificarsi delle campagne vaccinali nelle principali economie mondiali. Inoltre l’Energy Information Administration (EIA) nell’ultimo report mensile ha dichiarato che la domanda completerà la ripresa nel 2022 ma un significativo recupero sarà registrato alla fine del 2021. Si tratta dello scenario maggiormente rialzista da parte dell'istituto dall’inizio della crisi sanitaria, non solo dal lato della domanda ma anche dei prezzi.

Seconda l’EIA il prezzo 2021 del Brent sarà pari a 62.3 dollari al barile mentre quello del WTI a 58.9, valori inferiori agli attuali livelli. Nella seconda parte dell’anno infatti si potrebbe assistere ad una leggera riduzione del prezzo, il benchmark europeo si attesterebbe in media pari a 61.4 dollari al barile mentre quello americano a 57.9. Questo effetto calmieratore potrebbe derivare da un aumento della produzione: si potrebbe assistere ad esempio all’allentamento delle politiche restrittive produttive dell’OPECPlus e alla realizzazione dei nuovi progetti nel golfo del Messico per aumentare la capacità produttiva del bacino.