L'intensa scalata delle quotazioni del greggio

Il primo trimestre 2019 si caratterizza per aumenti superiori al 10%

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L’ultima settimana del mese di marzo si conclude con i prezzi del petrolio superiori alla media mensile, le quotazioni del Brent e del WTI hanno chiuso rispettivamente a 68 e a 60$/bbl. Da segnalare che la ripresa di questo primo trimestre 2019 è stata molto intensa, con aumenti del 11% e del 13%.

Prezzo giornaliero del petrolio sui mercati finanziari
Brent Prezzo giornaliero del petrolio Brent
WTI Prezzo giornaliero del petrolio WTI
 

Nell' articolo della scorsa settimana, si era evidenziato il ritorno del WTI in una situazione di backwardation, che si è ora consolidata. La quotazione spot è superiore di un dollaro rispetto a quella future, mentre si allarga sempre di più la forchetta tra le quotazioni spot e future del Brent, spinta da un rialzo dello spot e con il future che perde qualche punto.
La settimana passata si è inoltre segnalato che sia il mercato del Brent sia quello del WTI avevano subito una flessione a seguito della decisione della FED di non aumentare i tassi d’interesse e di un indice PMI europeo significativamente inferiore a 50; lunedì 25 marzo c’è stata una ripresa delle quotazioni del greggio in seguito all’ondata di fiducia post pubblicazione dell’indice IFO. L’indice, che misura la fiducia delle imprese tedesche, è tornato a crescere (99.6), superando le aspettative di febbraio di circa un punto in più (98.5).
I prezzi sono poi ulteriormente aumentati poiché l’amministrazione Trump si trova in una situazione di netta divisione sul dossier "proroghe alle sanzioni Iran". Da un lato c’è chi vuole concedere ulteriori proroghe a pochi stati (Cina, India, Giappone, Turchia, Sud Corea e Taiwan), che possono comprare petrolio iraniano senza incorrere nelle sanzioni; dall’altro c’è chi sostiene una linea dura per annullare l’export dell’Iran 1. Trump avrà tempo fino alla prima settimana di maggio per decidere.

Dopo alcuni giorni di relativa stabilità, venerdì si è assistito ad un nuovo rialzo dei prezzi del greggio dovuto al rapporto dell’US Energy Information Administration (EIA), che segnala una riduzione a gennaio della produzione di petrolio USA rispetto al mese di dicembre (-0.8%).

(1) Nel 2018 l’Iran ha subito un calo nella quantità di petrolio esportata del -6.3%.