Materie Prime Critiche: l'importanza dei beni sostituti

Anche la sua sostituibilità gioca un ruolo importante nel determinare la criticità di una materia prima

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Superciclo Materie Prime Critiche

L'analisi UE sulle materie prime critiche

Dal 2011 la Commissione Europea produce periodicamente un elenco di quelle che ritiene essere le materie prime "critiche" (CRM) per Lo studio del 2023 è particolarmente importante perché definisce le commodity che sono oggetto del Critrical Raw Materials Act, documento che individua le azioni per ridurre la vulnerabilità dell'economia UE dai rischi derivanti da possibile carenza di materie prime. L’atto fissa alcuni parametri di riferimento lungo la catena di approvvigionamento strategica delle materie prime e la diversificazione delle forniture dell’UE entro il 2030. Esso pone i seguenti obiettivi:

  • l'industria estrattiva UE dovrà produrre almeno il 10% del consumo annuo dell’UE di ciascun minerale critico;
  • l'industria di trasformazione UE dovrà produrre almeno il 40% del consumo annuo comunitario di ciascuna materia prima critica;
  • almeno il 15% del consumo annuo dell’UE dovrà derivare dal riciclaggio, per ciascuna materia prima critica;
  • non più del 65 % del consumo annuo dell'UE potrà provenire da un unico paese terzo.

L'elemento di attenzione della comunità è la possibilità che le imprese europee non riescano ad approvvigionarsi delle materie prime necessarie alla loro produzione. La criticità è dunque legata da un lato al rischio fornitura e dall'altro all'importanza (in termini di valore aggiunto) delle imprese utilizzatrici, la cui attività potrebbe interrompersi a causa della mancanza delle materie prime.
Per ogni materia prima critica la Commissione ha quantificato due parametri sintetici:

  • l'importanza economica della materia prima (EI)
  • il rischio fornitura della materia prima (SR)

Questi parametri sono calcolati combinando una serie di molti altri parametri elementari che nell'insieme forniscono un set informativo particolarmente prezioso per l'analisi dei mercati di queste materie prime. Le informazioni di dettaglio utilizzate per il calcolo dei due indici sintetici sono infatti particolarmente utili per valutare non solo la "criticità" di una data commodity, ma anche la probabilità che questa registri in futuro una fase di aumento progressivo dei prezzi, paragonabile a quella che ha caratterizzato il superciclo 2003-2008.

Le materie prime critiche nel contesto europeo

Le materie prime critiche rivestono un ruolo vitale per settori chiave come le energie rinnovabili e l’industria digitale. L’Unione europea è fortemente dipendente dalle importazioni, essendo esposta a rischi di disponibilità accentuati da potenziali restrizioni all’esportazione da parte dei paesi fornitori.
Ad esempio litio e cobalto sono fondamentali per la produzione di batterie agli ioni di litio utilizzate nelle auto elettriche e altri dispositivi tecnologici nonché per le celle a combustibile da cui origina energia elettrica pulita; i borati sono essenziali per la produzione di vetro e ceramica; le terre rare, grazie alle loro proprietà magnetiche, trovano una vasta gamma di applicazioni, dall’aerospazio e la difesa alle energie rinnovabili, fino ai dispositivi elettronici di uso consumo come smartphone e televisori.
La tabella seguente sintetizza le 34 materie prime definite critiche nel 2023 dall’Unione europea sulla base dei due parametri sintetici già indicati: importanza economica (EI) e rischio di fornitura (SR). Le soglie che consentono di definire una commodity importante dal punto di vista economico e soggetta ad alto rischio di fornitura sono stabilite a livello comunitario.

Lista materie prime considerate critiche dalla Commissione UE

FamigliaMaterie prime critiche
MetalliAfnio, Antimonio, Berillio, Bismuto, Cobalto, Gallio, Magnesio, Manganese, Metalli del gruppo platino, Nichel, Niobio, Rame, Stronzio, Tantalio, Titanio metallico, Tungsteno, Vanadio
Minerali Barite, Bauxite, Boro/Borato, Feldspato, Fluorite, Grafite naturale, Roccia di fosfato
Materie rare Scandio, Elementi delle terre rare pesanti, Elementi delle terre rare leggeri
Altre materie primeArsenico, Carbone da coke, Elio, Fosforo, Germanio, Litio, Silicio metallico

Importanza economica delle materie prime critiche

L’importanza economica (EI) è uno dei due parametri individuati dalla Commissione per valutare se una commodity può essere considerata critica oppure no. Questo indicatore fornisce una prospettiva sull'importanza di un materiale per l'economia dell'UE in termini di numerosità delle applicazioni e di valore aggiunto generato dei settori utilizzatori. Più sono numerose le applicazioni di una materia prima e maggiore è il valore aggiunto creato dai settori utilizzatori, maggiore risulta l'importanza economica della materia prima considerata per l'economia europea.

Un aspetto metodologico cruciale inserito nel calcolo di questo indicatore è dato dalla sostituibilità della materia prima nelle sue diverse applicazioni. Più la materie prima è sostituibile e minore risulta la sua importanza.
Per calcolare la sostituibilità di una materia prima, la Commissione ha preso in esame la presenza di beni sostituti, la loro efficacia in termini di soluzioni alternative alla materia prima considerata e il loro prezzo relativo. Più sono efficaci i sostituti e minore è il loro prezzo e maggiore è la sostituibilità della materie prima considerata e, di conseguenza, minore la sua importanza economica.
Viceversa la mancanza di validi beni sostituti e un loro prezzo elevato, riduce la sostituibilità di una materia prima, aumentandone il suo valore economico.

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Rischio di fornitura delle materie prime critiche

Il rischio di fornitura (SR) è il parametro definito dalla Commissione che riflette il rischio di una interruzione nell'approvvigionamento di una data commodity. Il rischio di fornitura dipende principalmente dal grado di importazioni delle UE, dalla concentrazione in pochi paesi delle importazioni e dalla governance dei paesi fornitori. Esso è misurato sia nella fase di estrazione della materia prima sia nella fase della sua prima lavorazione.
Anche nel caso del rischio di fornitura, esso risulta mitigato dal grado di sostituibilità della materia prima considerata. Maggiore è la sostituibilità e minore risulta il rischio fornitura.
Un ulteriore fattore di riduzione del rischio di fornitura è dato dal tasso di riciclo a fine vita dei beni che sono stati prodotti utilizzando la materia prima considerata. Esso è calcolato come il rapporto tra la produzione di tutti i beni prodotti utilizzando la materie prima riciclata e la produzione totale degli stessi beni, ottenuti utilizzando sia la materia prima riciclata che vergine.

Una visione di sintesi

Nel grafico che segue sono riportate le 34 materie prime critiche considerate nel 2023 dalla Commissione Europea, posizionate sulla base dei valori assunti dalla due misure sintetiche di importanza economica e rischio fornitura. Ogni commodity ha valori superiori ad entrambe le soglie "critiche" definite dalla Commissione, eccezion fatta per il rame e il nichel che hanno un rischio di fornitura relativamente basso, ma vengono considerate dalla Commissione comunque "critiche" per il ruolo strategico che questi due metalli hanno per l'industria europea.
Il raggio delle diverse ball riportate nel grafico è proporzionale al grado di sostituibilità della materia prima considerata: più questa è elevata e più ampio risulta il cerchio che la rappresenta.

Il grafico è interattivo: al posizionamento del mouse su un prodotto, appare una tabella con le informazioni ad esso relative

 

 

Dall'analisi del posizionamento nella mappa, emergono queste linee generali:

  1. i metalli sono posizionati mediamente nella parte destra della mappa, segnalando la loro maggiore importanza economica. Tre di questi metalli (il niobio, il magnesio e il cobalto) si caratterizzano anche per un elevato rischio fornitura. Tra i metalli sono questi tre che presentano il maggior grado di criticità.
  2. le altre materie prime sono sono mediamente posizionate nella parte sinistra della mappa, segnalando una loro relativa minor importanza economica rispetto ai metalli, nell'accezione specifica degli aspetti qui considerati.

Dal grafico emerge chiaramente l'importanza della sostituibilità nel determinare la criticità delle materie prime. La materie prime meno sostituibili tendono a posizionarsi nel quadrante in alto a destra del grafico, risultando relativamente più importanti economicamente e con un rischio fornitura più alto. Viceversa le materie prime più sostituibili sono prevalentemente posizionate nel quadrante in basso a sinistra, risultando relativamente meno importanti economicamente e con un rischio fornitura più basso. Il caso più eclatante è quello del rame, che risulta relativamente poco importante economicamente e, soprattutto, con un rischio fornitura limitato, grazie ad suo elevato grado di sostituibilità.

Conclusioni

Le analisi sviluppate dalla Commissione Europea consentono una conoscenza approfondita delle 34 materie prime critiche individuate. La criticità di una commodity può essere definita sulla base del rischio di fornitura e della sua importanza economica. Un fattore importante per determinare la criticità di una materia prima è il suo grado di sostituibilità.
Le informazioni ricavata edall'analisi della criticità di una materia prima, possono essere utilizzate per valutare anche il rischio di prezzo, intendendo con questo una fase in cui il prezzo di una commodity può registrate successivi e significativi aumenti, per un tempo non breve.
La criticità non comporta, però, di per sé un nuovo super ciclo dei prezzi delle commodity; affinché questo accada è necessario, come vedremo in un prossimo articolo, che alcune determinanti entrino in gioco, impedendo un riaggiustamento dell’offerta a fronte di aumenti significativi della domanda.