Lo shock bancario pesa anche sul prezzo del rame

Doctor Copper Says: le dinamiche del prezzo del rame per monitorare l’economia

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Dopo una settimana segnata da significativi shock sui mercati finanziari, anche il prezzo del rame ha registrato inevitabili fluttuazioni. Rispetto ai valori di chiusura dello scorso venerdì, il prezzo in dollari quotato al London Metal Exchange (LME) ha registrato una contrazione dell'1.5%, a fronte di una caduta del 2% allo Shanghai Futures Exchange (SHFE).

Se lo shock del settore bancario si è localizzato sul fronte occidentale, tra Stati Uniti e Europa, nel frattempo dall’economia cinese sono giunti timidi segnali di ripresa: nei primi due mesi del 2023 si sono infatti registrati modesti tassi di crescita tanto per le vendite al dettaglio che la produzione industriale; al tempo stesso, le scorte di rame hanno cominciato a dare segnali di riduzione, dopo due mesi in salita.
Nel complesso, l’outlook fosco sembra però aver prevalso, dominando la scena internazionale: a chiusura della settimana, i prezzi registrati tanto al LME che allo SHFE sono infatti tornati sui valori di inizio 2023, all’avvio della scalata guidata da prospettive ottimistiche sulla riapertura cinese.

Prezzo del rame al LME e allo SHFE

Tensioni sui mercati finanziari, dalla Silicon Valley alla Svizzera

Come riportato da molteplici testate, gli ultimi giorni saranno ricordati per un nuovo significativo shock sui mercati finanziari, che ha riportato alla memoria la temuta crisi del 2008. Dalla fine della scorsa settimana, si sono verificati i crolli di tre istituti bancari nel mondo occidentale, due banche americane (Silicon Valley Bank e Signature Bank) e una banca svizzera (Credit Suisse) pochi giorni fa. Benchè lo shock risulti più circoscritto rispetto a quanto accaduto oltre un decennio fa, il susseguirsi di tali eventi ha portato con sè un’inevitabile tensione sui mercati.

In questo contesto si inseriscono inoltre le decisioni di politica monetaria del mese di marzo, tanto negli USA che nell’Eurozona, che vanno quindi a confrontarsi con uno scenario economico ancor più delicato di quanto inizialmente atteso. In particolare, si è tenuto ieri il monetary policy meeting della Banca Centrale Europea che, nonostante le tensioni, ha confermato un rialzo dei tassi di 50 punti base. Contrariamente allo scorso incontro, l’istituto ha evitato di formulare ipotesi in merito ai futuri rialzi, in un contesto di generale aumento dell’incertezza, attenendosi a un data-dependent approach basato sugli sviluppi dell’inflazione e sull’efficacia dei rialzi dei tassi per il suo contenimento.
Nonostante lo shock avvenuto sul fronte bancario, la BCE ha inoltre sottolineato la resilienza del settore nell’Eurozona, e la sua prontezza ad intervenire per salvaguardarlo.

Per la Federal Reserve americana è previsto invece un incontro per la prossima settimana, laddove dovrà confrontarsi con un’inflazione persistente e, al tempo stesso, la necessità di allentare le tensioni e assicurare stabilità finanziaria.

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Alcuni numeri dello shock

In un generale contesto di timori dei mercati e crescente avversione al rischio che ha dominato la settimana, i prezzi del rame hanno quindi reagito al ribasso.
L’impatto dello shock può essere letto con chiarezza anche da ulteriori indicatori: pensiamo ad esempio all’“indice della paura” (VIX Index), che tra l’8 e il 13 marzo è salito di oltre il 38%, per poi scendere di oltre il 13% con la frenata di giovedì, quando dalla Svizzera è giunto il messaggio di un rischio finanziario sotto controllo, grazie al prestito di oltre 50 miliardi di dollari concordato da Credit Suisse con la banca centrale del paese.

vix index

Anche il prezzo dell’oro in questi giorni ha segnato una salita, in virtù del suo ruolo di bene rifugio verso cui si sono orientati gli investitori: tra l’8 marzo e la giornata di oggi, il prezzo dell’oro in dollari ha registrato un aumento di oltre 8 punti percentuali.

oro F - Daily Data - Oro Spot, prezzo/grammo: Future Oro, Contratto Continuo #1 (OR1, Chicago Mercantile Exchange), fino al 15 luglio 2022 prezzo oro di fonte London Metal Exchange, prezzo/grammo

In calo invece il prezzo del petrolio, a sua volta contagiato dalle incertezze sul fronte finanziario. Nella giornata di oggi, sia il Brent che il WTI hanno toccato un punto di minimo da fine 2021.

petrolio

Si chiude quindi una settimana fosca sui mercati che, dopo un’apertura d’anno migliore delle attese, ha riportato l’incertezza al centro della scena.