Un 2018 caratterizzato da livelli di prezzo record per i pigmenti

Analisi della dinamica del prezzo dei pigmenti a base di titanio e cromo, oltremare, litopone e opacizzanti

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Chimica: Specialty Congiuntura

Il 2018 è stato un anno di livelli record per i prezzi dei pigmenti inorganici, che in alcuni casi hanno raggiunto quote non ancora toccate nel nuovo millennio.

Per pigmenti si intendono alcune componenti che possono avere origine naturale o sintetica impiegate per la colorazione di materiali come carta, gomme, inchiostri, plastiche, tessuti, ecc. ma anche per conferire particolari proprietà alle superfici su cui si applicano (lucentezza, resistenza ad agenti atmosferici, trasparenza, opacità, ecc.). Come i coloranti, i pigmenti sono costituiti da granelli ma a differenza dei primi non sono solubili e si disperdono nei materiali con cui vengono miscelati fino a formare un amalgama fluida.

Di seguito l’analisi dell’andamento del prezzo di import europeo dei principali pigmenti inorganici, raggruppati in base alla condivisione dei livelli di prezzo.

Il primo confronto grafico proposto riguarda i pigmenti ottenuti dal diossido di titanio, il litopone e l’oltremare.

Grafico 1: La dinamica del prezzo del diossido di titanio, litopone e oltremare

La dinamica del prezzo del diossido di titanio, litopone e oltremare

Emergono subito due evidenze: il litopone e l’oltremare hanno una volatilità decisamente maggiore rispetto al diossido di titanio; il litopone e l’oltremare si trovano ancora su un trend crescente di lungo periodo dall’inizio del nuovo millennio, che li ha portati a raddoppiare o addirittura triplicare il loro valore. Il litopone è passato da un prezzo medio annuo di quasi 900 euro per tonnellata del 2000 ai 3000 euro del 2018 (+ 230%); anche l’oltremare ha accresciuto il proprio livello di prezzo che nel 2000 si attestava su un livello medio di 2600 euro per tonnellata e che lo scorso anno ha raggiunto quota 4100 (+ 58%). Il diossido di titanio ha si cambiato il proprio livello di prezzo (dai 1800 euro del 2000 ai 2500 del 2018, + 39%) ma con due trend di breve periodo piuttosto repentini. Il primo aumento tra la seconda metà del 2010 e la fine dell’anno successivo, in cui è passato da una media annua di 1700 a 2400 euro (+ 41%), il secondo tra giugno 2016 e 2018, in cui è passato da circa 1800 a 2500 euro (+ 39%).

Grafico 2: La dinamica del prezzo dei pigmenti a base di cromo e opacizzanti

La dinamica del prezzo dei pigmenti a base di cromo e opacizzanti

Anche i pigmenti a base di cromo, rappresentati nel secondo grafico, hanno seguito un trend di lungo periodo dall’inizio del millennio, alternando periodi di stabilità, come dal 2000 al 2003 (prezzo medio di 3100 euro) o dal 2009 al 2010 (prezzo medio di 4600 euro), a periodi invece di crescita sostenuta, come il periodo 2004-2008 e 2014-2018. In quest’ultimo arco temporale i pigmenti a base di cromo sono passati da un livello medio annuo di circa 5000 euro a sfiorare i 7000 euro per tonnellata (+ 40%). I pigmenti opacizzanti, nonostante l’alta volatilità, sono rimasti relativamente stabili se comparati con gli altri pigmenti, oscillando tra i 5000 e i 4000 euro per tonnellata tra il 2000 e il 2010 e tra i 5000 e i 5500 euro tra il 2011-12 e 2017-18, con picchi prossimi ai 6000 euro. Il prezzo medio dello scorso anno è stato di quasi 5400 euro, prossimo a quello del 2011, anno in cui hanno fatto registrare il record dall’inizio del nuovo millennio.

Il 2018 è stato dunque un anno in cui i prezzi medi dei pigmenti si sono attestati sui massimi dal 2000 (pigmenti a base di titanio e opacizzanti) o nel caso dei pigmenti a base di cromo, del litopone e oltremare sono stati raggiunti livelli record mai toccati in precedenza, tanto da raddoppiare o addirittura triplicare il proprio valore come nel caso del litopone.