I segnali di maggio degli indici pricepedia
Gli indici PricePedia segnalano tensione sul mercato degli energetici; in calo i prezzi dei ferrosi
Pubblicato da Matteo Cavallo. .
Energetici CongiunturaMaggio è stato un mese di crescita per i prezzi in euro delle principali materie prime, come riportato dall’indice totale delle commodities elaborato da PricePedia: esso segnala una crescita rispetto ad aprile del +3.9% e del +11,4% rispetto a maggio 2017. Di seguito è riportato l’andamento mensile dell’indice e, in termini di dinamica di breve periodo, l’attuale livello si attesta come massimo da novembre 2014.
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Le variazioni congiunturali degli indici delle varie tipologie di prodotti hanno tutte segno positivo fatta eccezione per i ferrosi e i prodotti dell'industria chimica, che hanno registrato una leggera frenata, prossima al punto percentuale, rispetto al mese precedente. L'accelerazione più importante riguarda gli energetici, che sono cresciuti del 5,8% trainati delle tensioni che hanno riguardato il prezzo del petrolio. Le altre variazioni mostrano crescite modeste per le restanti tipologie di prodotti che si aggirano intorno all'1%. All'interno di questo gruppo, le fibre tessili (+1,86), i non ferrosi (+1,75%), legno e carta (+1,26%) e i chimici organici (+1,2%) hanno avuto una crescita superiore al punto percentuale. I preziosi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ad aprile.
Grafico 2: Maggio 2018, variazioni % in euro rispetto ad Aprile 2018
Fonte: PricePedia
Le variazioni tendenziali (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) confermano forti aumenti nei prezzi degli energetici (+20,6%), fortemente condizionati dai ribassi registrati nella prima metà del 2017. Sono cresciuti rispetto ad un anno fa anche legno e carta, non ferrosi e chimici organici rispettivamente di 7,5%, 6,2% e 2,8%. I prodotti dell'industria chimica nonostante siano in calo rispetto ad aprile hanno comunque un livello superiore rispetto ad un anno fa (+1,17%). Si segnalano livelli nettamente inferiori rispetto a maggio 2017 nei preziosi (-24%) e nei ferrosi (-9,2%). Anche le fibre tessili e gli alimentari hanno ridotto i loro livelli di prezzo rispetto a 12 mesi fa di circa 5 punti percentuali mentre le plastiche, dopo il crollo avvenuto tra giugno e dicembre, hanno recuperato nei primi mesi del 2018, risultando sostanzialmente stabili.