Le tensioni commerciali frenano la ripresa dei metalli non ferrosi
Oro e argento ai massimi storici tra incertezze globali e volatilità dei mercati
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeLe tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina stanno continuando a influenzare le dinamiche dei mercati finanziari. Dopo il crollo della borsa americana di venerdì 10 ottobre, innescato dalle minacce di Trump di imporre dazi aggiuntivi al 100% sulle importazioni cinesi e di introdurre nuovi controlli sulle esportazioni di software strategici, il presidente ha cercato di attenuare la discesa dei mercati affermando che nessuno dei due Paesi desidera una guerra commerciale e che l’obiettivo comune è ridurre le tensioni.
La maggior diplomazia americana ha favorito, nella giornata di lunedì, una salita dei mercati azionari e un recupero parziale dei prezzi energetici, in particolare del petrolio, dopo il calo dovuto all’eccesso di offerta e ai timori di un rallentamento della domanda cinese provocato dalle tensioni commerciali. Nonostante i segnali di apertura da parte degli Stati Uniti, il ministero del Commercio cinese ha ribadito la propria fermezza, confermando che Pechino non intende cedere alle minacce tariffarie. Pur preferendo una soluzione negoziale, la Cina non appare intimidita da un’eventuale guerra commerciale e si dichiara pronta a reagire con contromisure se necessario.
La fermezza cinese, che ha riacceso i timori di nuove tensioni commerciali, unita agli aumenti inattesi delle scorte di petrolio, ha esercitato pressioni ribassiste sul mercato del greggio, determinando un calo dei prezzi per la terza settimana consecutiva.
Seguono invece una dinamica opposta i prezzi del gas naturale europeo TTF Olanda: dopo un'iniziale flessione, hanno registrato un rialzo nel corso della settimana, spinti dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine, che hanno intensificato le preoccupazioni sulla fornitura europea.
I prezzi finanziari dei metalli preziosi proseguono la loro corsa rialzista, toccando nuovi massimi storici anche questa settimana. Il movimento è sostenuto dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dallo shutdown del governo americano e dalle aspettative di un prossimo taglio dei tassi di interesse, rafforzate dalle recenti dichiarazioni di Powell, che ha espresso preoccupazione per l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense. L’oro si è avvicinato alla soglia dei 4.300 $/oncia troy, mentre l’argento ha già raggiunto i 53 $/oncia.
Nel mercato dei metalli industriali si registra una riduzione generale dei prezzi. Tra i metalli ferrosi, si segnala una flessione più accentuata in Cina, in particolare a causa del calo dei prezzi dei coils e dei tondini di acciaio sul mercato di Shanghai.
Per quanto riguarda i metalli non ferrosi, la tendenza ribassista è stata molto più marcata, con un calo generalizzato più accentuato per i prezzi di piombo, rame e nichel.
Nel mercato del rame, dopo i forti rialzi delle scorse settimane che avevano portato le quotazioni a livelli prossimi agli 11000 $/tonnellata, gli operatori finanziari stanno realizzando prese di profitto. Il movimento è stato favorito anche dalla notizia, riportata da Bloomberg, secondo cui due grandi imprese siderurgiche cinesi intendono esportare fino a 25000 tonnellate di rame nelle prossime settimane, approfittando dell'attuale aumento dei prezzi.
I prezzi del nichel hanno seguito una contrazione, attribuibile all’aumento significativo delle scorte sui mercati LME.
Restano invece stabili i prezzi spot dello zinco LME che rimangono sostenuti dalla scarsità di scorte sulla borsa di Londra. La preoccupazione legata alla carenza di scorte ha portato i prezzi spot dello zinco LME a superare quelli dello Shanghai Futures Exchange (SHFE), che, a differenza del mercato di Londra, includono al loro interno anche il costo dell’IVA e di altre imposte.
Nel grafico che segue si riporta un confronto dei prezzi spot e futures dello zinco LME e SHFE, espressi in $/tonnellata.
Confronto tra i prezzi spot e futures dello zinco LME e SHFE, espressi in $/tonnellata

Dal confronto tra i prezzi finanziari dello zinco nei due mercati emerge una situazione opposta: il mercato SHFE si trova in una condizione di contango, ovvero una situazione in cui i prezzi future risultano superiori a quelli spot, mentre il mercato LME è caratterizzato da una fase di backwardation, che è data da prezzi spot più elevati rispetto ai future. Quest’ultima situazione segnala che gli operatori finanziari si attendono una riduzione dei prezzi dello zinco LME.
Nel comparto delle commodity alimentari si segnala una ripresa dei prezzi finanziari dei beni tropicali, trainata principalmente dal caffè robusta. Il rialzo dei prezzi è legato al calo delle scorte presso l’Intercontinental Exchange (ICE), conseguenza dei nuovi dazi del 50% imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di caffè dal Brasile, che hanno ridotto le forniture generando una significativa carenza di scorte.
APPENDICE NUMERICA
ENERGIA
L'indice degli energetici PricePedia prosegue la sua dinamica di riduzione dei prezzi.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia

Dall'analisi dell'heatmap si evidenzia una riduzione significativa dei prezzi settimanali del petrolio e dei suoi derivati.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro

METALLI PREZIOSI
L’indice finanziario dei metalli preziosi continua a raggiungere nuovi picchi storici, alimentato dalle tensioni commerciali, dallo shutdown USA e dalle aspettative di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli preziosi

L'heatmap dei metalli preziosi si tinge di rosso, segnalando un rialzo generalizzato dei prezzi.
HeatMap dei prezzi in euro dei metalli preziosi

FERROSI
L'indice dei metalli ferrosi del mercato europeo rimane relativamente stabile, mentre l'indice cinese subisce una flessione.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

L'heatmap dei metalli ferrosi segnala una riduzione dei prezzi cinesi, a fronte dell'aumento di quelli della vergella sul mercato di Shanghai.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro

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NON FERROSI INDUSTRIALI
A seguito dell’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, entrambi gli indici dei metalli non ferrosi hanno invertito la loro recente tendenza, registrando ora una fase di calo dei prezzi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Fatta eccezione per i prezzi del cobalto, per cui si registra un aumento settimanale della media mobile a 3 giorni, i prezzi degli altri metalli non ferrosi subiscono una contrazione.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro

ALIMENTARI
Questa settimana gli indici finanziari dei cereali e dei tropicali hanno seguito una svolta rialzista, mentre l'indice degli oli alimentari ha presentato dinamiche per lo più laterali.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI
Dalla heatmap dei cereali emerge un rialzo settimanale dei prezzi della media mobile a 3 giorni della farina di soia.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI
L'heatmap dei tropicali segnala un aumento dei prezzi del caffè e una riduzione di quelli dello zucchero.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI
Dall'heatmap degli oli alimentari si evidenzia una flessione dei prezzi dell'olio di colza e dell'olio di palma.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
