Il World Container Index ritorna sui livelli del 2020

Nonostante il calo dei livelli del WCI, sul mercato dei noli marittimi si registra una controtendenza con il BDI

.

Noli navali Determinanti dei prezzi

Nel corso del biennio 2020-2021 diversi fattori hanno concorso alla crescita dei prezzi dei noli container, tra quelli più strettamente legati alla pandemia e quelli che hanno natura più strutturale, come riportato nell’articolo “Trasporto navi container verso la normalizzazione?” . In quella fase i livelli registrati dai noli avevano toccato punte significativamente elevate.
Nei grafici che seguono vengono riportate le serie storiche del Baltic Dry Index (BDI), indice in dollari per il trasporto di merci alla rinfusa, e del World Container Index, indice del costo in dollari per container da 40 piedi (FEU).

L’indice per il trasporto di merci alla rinfusa (I - Indicatori Congiunturali - Baltic Dry Index) dopo il picco di ottobre 2021 pari a 4820 $ ha iniziato una corsa al ribasso che sembrerebbe essersi interrotta questo mese: il BDI è infatti aumentato da febbraio 2023 di oltre il 114%, passando dai 658 $ agli attuali 1410 $. Gli aumenti registrati sono stati principalmente alimentati dalla riapertura della Cina dopo un lungo periodo di problemi legati alla politica “Zero-Covid” con un aumento delle spedizioni di materiali susseguente alla ripresa delle attività economiche.
Al contrario il WCI (I - Indicatori Congiunturali - World Container Index), dopo il picco di 10195 $/FEU registrato a settembre 2021, ha iniziato una corsa al ribasso tutt’ora in atto: oggi il livello si attesa, su base mensile, a 1819 $/FEU, in calo rispetto a settembre 2021 del 82%.

I costi dei noli per i container dipendono da diversi fattori, tra cui:

  • la domanda e l'offerta, che può aumentare quando la domanda supera l'offerta o quando c'è una carenza di container disponibili;
  • il tipo di merce trasportata: ad esempio, il trasporto di merci pericolose può richiedere maggiori precauzioni e quindi un costo maggiore;
  • la distanza del percorso;
  • le dimensioni del container;
  • la stagionalità: ad esempio, durante la stagione delle festività, quando la domanda di merci aumenta, i costi dei noli possono aumentare;
  • le tariffe dei caricatori, come le tasse portuali e le tasse di servizio, possono influire sul costo complessivo del nolo.
  • la valuta di fatturazione: cambiamenti nei tassi di cambio possono influire sul costo finale.

Il grafico che segue mostra nel dettaglio l’indice del costo in dollari per container da 40 piedi (FEU) per diverse rotte disponibili sulla piattaforma PricePedia.

rotte_noli

Fino al 2020 i costi in dollari per container da 40 piedi (FEU) oscillavano in un range abbastanza costante, che andava dai 500 ai 2000 $/FEU. Dal secondo trimestre del 2020, ma in particolar modo dalla ripresa delle attività avvenuta nel terzo trimestre 2020, si è registrata una netta spaccatura tra i costi delle diverse rotte.
Notiamo come tutte le rotte dalla Cina verso l’UE e USA sono aumentate in modo molto elevato, se paragonate alle altre, raggiungendo variazioni di oltre il 500% come accaduto per la rotta Shanghai-Rotterdam nel settembre 2021.
Ciò si è verificato per diverse ragioni, tra cui:

  1. scarsità di container presso i porti cinesi , dato il forte aumento delle esportazioni verso l'UE e USA dalla Cina;
  2. aumento della domanda di beni di consumo: la pandemia ha portato a un aumento della richiesta di prodotti elettronici, abbigliamento e articoli per la casa, determinando un aumentato la domanda di trasporto marittimo;
  3. congestione nei porti europei: a causa della domanda elevata si è verificato un rallentamento delle operazioni portuali;
  4. aumento dei costi del carburante: la ripresa economica globale e la domanda di petrolio in aumento hanno influito sui costi dei noli.
Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!

Visualizza le ultime newsletter PricePedia

Nel momento in cui questi aspetti sono venuti in parte meno, i prezzi dei noli hanno ricominciato una lenta discesa, intraprendendo una fase di normalizzazione: secondo alcuni analisi, il fenomeno è da collegare, in maniera diretta, all’indebolimento dei consumi causato dall’inflazione crescente, che ha ridotto significativamente gli acquisti, ma anche alle scorte accumulate negli scorsi mesi. Il timore di molte aziende di restare senza materie prime e senza componenti ha portato ad un riempimento dei magazzini nel corso della prima parte del 2022. Il il risultato è stata una diminuzione della domanda di trasporto di container nel corso della seconda parte del 2022.
Dal grafico di cui sopra emerge chiaramente un caso "anomalo", dato dal nolo della rotta Rotterdam-New York1. Storicamente, prima del 2021, questa rotta ha sempre registrato i maggiori costi rispetto a tutte le altre, poiché rappresenta una delle rotte più trafficate al mondo che collega i due porti più importanti per il commercio globale.
Nel corso del 2021 il nolo di questa tratta è aumentato, ma non ai tassi che hanno caratterizzato gli aumenti delle tratte provenienti dalla Cina: l'elemento di particolare interesse è il mantenimento di un livello elevato, anche nei mesi più recenti. Questa è l'unica tratta che attualmente presenta un costo molto più alto rispetto a quelli registrati nel 2018-2019. Secondo alcuni analisti è questo il primo segnale indiretto della modifica in atto delle catene del valore, con un aumento relativo delle importazioni degli Stati Uniti dall'Europa rispetto a quelle dalla Cina. Nel 2022, infatti, le importazioni USA dalla UE si sono avvicinate al massimo di 68 milioni di tonnellate, raggiunto nel 2018. Viceversa, le importazioni degli Stati Uniti dalla Cina sono risultate nel 2022 ancora inferiori del 10% rispetto al massimo di 97 milioni di tonnellate del 2018.


1. I - Indicatori Congiunturali - Rotterdam-New York Container Index: Indice Drewry per il costo di un container da 40 piedi (FEU), rotta Rotterdam-New York