Frenata del comparto energetico: prezzi in movimento laterale

Analisi settimanale delle commodity energetiche

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 27 gennaio sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:

  • TTF Olanda 55.4 €/MWh (-11.5 €/MWh)
  • HenryHub USA 9.9 €/MWh (-0.2 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 55.3 €/MWh (-11.2 €/MWh)
  • JKM Asia 61.2 €/MWh (-10.7 €/MWh)
  • PSV Italia 62.7 €/MWh (-4 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

L’andamento dei prezzi del comparto energetico ha subito nelle ultime settimane una frenata, con la discesa che ha caratterizzato la fine del 2022 che sembra aver già passato il punto di intensità maggiore: le quotazioni stanno procedendo lateralmente, influenzate soprattutto dalle variabili legate al clima. Le temperature in irrigidimento hanno sostenuto la domanda di gas, a cui c’è da aggiungere anche l’indebolimento del vento, che ha portato ad un calo della generazione da eolico.
Interessante lo studio effettuato dall’International Energy Agency sulla correlazione tra il mercato spot TTF e i prezzi spot asiatici LNG: la differenza tra il 2021 e il 2022 si manifesta in una leggera flessione dell’indice R2, che passa da 0,90 a 0,83. Il dato è significativo perché l’Europa ha vissuto eventi profondamente segnanti durante il 2022, che hanno portato il livello di volatilità dei prezzi spot TTF al 250%; nonostante ciò, la correlazione col mercato asiatico LNG è rimasta forte: è un dato che dice molto sull’altissimo livello di globalizzazione che ha assunto il comparto energetico mondiale, sempre più collegato nonostante fondamentali differenti.

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Petrolio

Lo scorso venerdì il Brent è stato quotato a 86.7 $ al barile (-1 $), il WTI ha raggiunto il livello di 79.7 $ al barile, (-1.6 $) e infine l’Oman/Dubai a 83.2 $ al barile (-1.3 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Il mercato del petrolio si mostra attendista dati i due importanti eventi previsti: il 1° febbraio è in programma la riunione dell’OPEC+ in cui probabilmente verrà confermata la politica di riduzione della produzione di petrolio a causa delle preoccupazioni per la recessione globale. Allo stesso tempo, domani e dopodomani è prevista la riunione del Federal Open Market Committee, grazie a cui sapremo se la FED aumenterà o meno il tasso di interesse (probabilmente si, di 25 punti base, così com’è probabile che poi la BCE agisca in maniera speculare).

Carbone Termico

Infine, venerdì il prezzo del carbone termico spot Europa è stato quotato a 153.8 €/Ton, registrando una flessione pari a -7.3 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 326.4 €/Ton registrando un leggero rialzo, rispetto alla scorsa settimana di +2.2 €/Ton.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Le temperature rigide degli ultimi giorni hanno portato ad un sostanziale aumento della produzione di carbone fossile la scorsa settimana: in Germania l’aumento è stato del 127.2% su base annua (+14% nella sola settimana). Si segnala, di conseguenza, una diminuzione del 2.9% nelle scorte sui terminali ARA. I volumi restano comunque molto più alti di un anno fa (+106%), grazie al clima mite di questo inverno.
Pubblicati i dati del quarto trimestre di BHP Limited, colosso del mondo minerario australiano: la produzione fa segnare un netto +10.3% rispetto ad un anno fa. Stesso aumento riscontrato da Colorado Global Resources, che opera sia negli Stati Uniti che in Australia: l’aumento è pari al 4% su base annua.


1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 27 gennaio 2023. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.