Prezzi del grano: un'analisi comparata dei diversi mercati

Il prezzo finanziario guida le quotazioni mondiali

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Grano Alimentari Determinanti dei prezzi

In un precedente articolo (Non accennano a ridursi i prezzi del grano in Europa) si è visto come le crescenti tensioni tra Russia e Ucraina fossero alla base della dinamica rialzista del prezzo del grano. Nei giorni successivi all'invasione dell'Ucraina, il prezzo spot quotato al Chicago Mercantile Exchange (CME) è aumentato fino al massimo storico di 14 dollari per bushel.
Il grafico che segue mostra la dinamica degli ultimi 6 mesi dei prezzi finanziari del grano quotati al CME, espressi in dollari per bushel.

Grafico 1: Prezzi finanziari del frumento (CME)
Prezzi finanziari del frumento (CME)

Come illustrato nel grafico, l'avvio della guerra russo-ucraina ha creato un differenziale fortemente accentuato tra il prezzo spot e il prezzo del contratto per consegne a 6 mesi. La backwardation che si è registrata a marzo è stata la più ampia dal 2014 a oggi: il prezzo dei contratti per consegne a 6 mesi, infatti, ha riscontrato aumenti contenuti, toccando al massimo i 10 dollari per bushel, dagli 8 iniziali del 25 febbraio, mentre il prezzo spot è stato caratterizzato da una forte impennata che lo ha fatto crescere del +67% in appena 10 giorni dall'inizio del conflitto, prima di invertire la rotta verso un riallineamento.
Nelle prime due settimane di aprile la backwardation è andata via via riducendosi. Entrambe le quotazioni attualmente si attestano intorno agli 11 dollari per bushel.

La reattività dei mercati finanziari e il legame con il mercato reale

La dinamica dei prezzi registrati sul mercato americano, sia fisico che finanziario, influenza fortemente i prezzi dei mercati reali delle altre aree geografiche, dato il ruolo che ricoprono gli Stati Uniti (insieme alla Russia) di fornitore globale di frumento (per approfondire si veda l'articolo Il ruolo di Russia e Ucraina nel commercio mondiale di cereali).
Nel grafico che segue è illustrato il confronto tra il prezzo spot del grano tenero, quotato al CME, i prezzi di fonte doganale UE e USA, e il prezzo sul mercato italiano rilevato dalla camera di commercio di Milano presso un panel di operatori specializzati.

Grafico 2: Prezzi del grano tenero, diverse fonti
Prezzi del grano tenero, diverse fonti

Le curve dei prezzi risultano nel lungo periodo perfettamente allineate. Le quotazioni presentano livelli molto simili, con una differenza che si attesta al massimo tra i 50-60 euro per tonnellata tra il grano più costoso (grano tenero USA di fonte doganale) e il grano più economico (frumento finanziario spot).
Nel corso del 2021 il prezzo di fonte doganale USA presenta una forte crescita che è riscontrabile soltanto nel prezzo panel della camera di commercio di Milano (CCIAAMI). Le tensioni che implicano tale dinamica non sono invece registrate dal prezzo doganale europeo e dal prezzo finanziario spot, che appaiono invece convergenti su livelli più bassi e praticamente identici.
Il mese di marzo rappresenta un punto di massimo storico per le quotazioni del grano in tutti i mercati illustrati. Tuttavia, in questa fase, l'impennata del prezzo finanziario spot sembra aver influenzato maggiormente il prezzo CCIAAMI (cresciuto in termini tendenziali del +66%) rispetto a quello rilevato alle dogane UE (variazione tendenziale del +38%).

L'evidenza empirica sembra dunque suggerire l'ipotesi che il prezzo panel della camera di commercio di Milano tenda a riflettere con maggiore sensibilità i segnali di aumento provenienti dalle diverse fonti, anche quando questi sono relativamente isolati.
L'evidenza risulta però limitata agli ultimi 12 mesi e, pertanto, si rendono necessari successivi approfondimenti affinché rappresenti una verifica robusta di tale ipotesi.

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