Mercati concorrenziali e mercati d'asta

I prezzi dei beni e componenti di base non riflettono più i loro costi ma la loro scarsità temporanea

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Mercati Concorrenziali Mercati d'asta Strumenti e Metodologie

Nelle economie di mercato esistono sostanzialmente due tipi di mercati che consentono lo scambio di beni e servizi tra operatori economici, tramite la fissazione di un prezzo: i mercati concorrenziali e i mercati d'asta. I primi, più o meno imperfetti, sono mercati in cui una pluralità di soggetti, sia dal lato della domanda che dal lato dell'offerta, effettuano molte transazioni di beni o servizi tra loro omogenei (o fortemente sostituti) ad un prezzo uguale per tutti gli scambi, detto di mercato. I secondi sono mercati in cui un singolo bene/servizio viene scambiato ad un proprio specifico prezzo sulla base di regole prestabilite.
Queste due tipologie di mercati convivono nelle economie di mercato, ritagliandosi ciascuna la sua area di azione. Generalmente una tipologia di bene o servizio tende ad essere scambiata in solo uno dei due mercati. Non è raro, tuttavia, che un bene trattato inizialmente in un mercato concorrenziale inizi ad essere scambiato anche in un mercato d'asta e viceversa.
Dalla ripresa economica post pandemia molti beni e componenti di base, precedentemente scambiati in mercati concorrenziali, hanno iniziato ad essere trattati sempre più seguendo le regole dei mercati d'asta, cambiando quindi i meccanismi che determinano i prezzi. Al fine di valutare le implicazioni sui prezzi che sono derivate da questo cambiamento, può essere utile una loro breve disamina.

Mercati concorrenziali

Come già accennato, i mercati concorrenziali si caratterizzano per l'interazione di una pluralità di soggetti, per l'omogeneità dei beni/servizi scambiati, e per la formazione di un unico prezzo di mercato, valido per tutte le transazioni effettuate. Sono, ad esempio, mercati concorrenziali quello del caffè al bar, oppure, anche se meno perfetti, quelli della maggior parte dei beni di consumo.
La teoria economica ha studiato molto questi mercati, distinguendoli per grado di imperfezione. Nei mercati a concorrenza perfetta, il prezzo risulta uguale ai costi marginali, nel breve periodo, e al costo medio minimo, nel lungo periodo. Nei mercati a concorrenza imperfetta, nel breve periodo il prezzo risulta uguale ai ricavi marginali, come nel caso di un monopolio, ma nel lungo periodo esso risulta uguale al costo medio come nel caso della concorrenza perfetta. In questi mercati, quindi, il prezzo è legato ai costi, e solo attraverso strategie di differenziazione l'impresa più ottenere un premium price, basato non su un presunto potere di mercato, ma sulla sua capacità di aggiungere caratteristiche al prodotto/servizio tali da renderlo preferibile al cliente.

L'elemento che è utile sottolineare in questa analisi è che nei mercati concorrenziali i costi guidano i prezzi, rendendoli poco volatili. Inoltre, tra gli operatori economici si può instaurare una relazione duratura che consente, da un lato, all'impresa fornitrice di differenziare il prodotto/servizio, ottenendo un premium price, e, dall'altro, all'impresa cliente di ricevere un prodotto/servizio più in linea con i propri bisogni.

Mercati d'asta

Il più tipico mercato d'asta è quello delle opere d'arte, oppure quello di una concessione pubblica. Sono, di fatto, mercati d'asta anche i mercati finanziari, un po' particolari, perchè sono a due direzioni con una struttura di prezzi sia di acquisto (bid) che di vendita (ask).
Nei mercati d'asta il prezzo è solo marginalmente legato ai costi, nel senso che questi condizionano l'offerta, ma i meccanismi d'asta possono portare il prezzo su livelli anche molto distanti da quello dei costi. Esistono varie tipologie d'asta, con regole diverse. In tutti i casi, tuttavia, le regole d'asta tendono a riflettere principalmente la scarsità relativa del bene/servizio trattato: se la disponibilità del bene è scarsa rispetto alla domanda, il suo prezzo tenderà ad essere molto superiore ai costi; se, viceversa, il bene è abbondante, tenderà ad avere un prezzo vicino ai costi e, in alcuni casi, anche inferiore.
In questo caso l'elemento che è utile sottolineare è che nei mercati d'asta il prezzo tende a riflettere la scarsità relativa del bene/servizio oggetto di scambio, con una volatilità elevata in funzione delle modificazioni delle condizioni di scarsità. Una volta rispettate le regole di mercato, le specificità dei diversi operatori risultano irrilevanti, rendendo di fatto impossibile l'emergere di relazioni durature.

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Spostamenti da mercati concorrenziali a mercati d'asta

Con la ripresa delle attività manifatturiere nella seconda metà del 2020, le transazioni di molti beni e componenti di base, soprattutto nelle fasi distributive, hanno smesso di essere soggette ai meccanismi tipici dei mercati concorrenziali, per riflettere sempre più i meccanismi dei mercati d'asta. Dove prima erano i costi a guidare la fissazione dei prezzi, con l'avvio della ripresa ha iniziato ad assumere sempre più importanza la scarsità relativa, nel frattempo aumentata per:

  1. l'effetto delle difficoltà logistiche dovute al calo di produttività dei porti e alla riorganizzazione avviata dalle grandi compagnie di portacontainer;
  2. l'aumento della domanda di scorte a scopi precauzionali, che ha portato le imprese utilizzatrici ad esprimere una domanda molto superiore agli utilizzi, anch'essi in crescita.

In questa situazione i prezzi dei beni e delle componenti di base sono passati da livelli che riflettevano i costi, a livelli espressione di una elevata scarsità. Acquisti superiori ai fabbisogni hanno coinvolto sempre più beni, anche alcuni che non sarebbero risultati scarsi se le imprese utilizzatrici non avessero contemporaneamente aumentato il livelli di scorte precauzionali. Naturalmente, l'abbondante liquidità ha reso più facile gli investimenti in scorte di materie prime e semilavorati.
L'effetto complessivo è stato un generalizzato aumento dei prezzi dei beni e componenti di base e della loro volatilità.

Una illustrazione numerica degli effetti sui prezzi di questo spostamento può essere data dal confronto tra le rilevazioni della Camera di commercio di Milano (MI), che, per costruzione, tendono a rappresentare maggiormente i prezzi derivanti da meccanismi d'asta, con i prezzi doganali (DOG), che, viceversa, continuano a riflettere prevalentemente i meccanismi dei mercati concorrenziali. Di seguito sono riportati i grafici di quattro casi rappresentativi dei beni e componenti di base [1].

Grafico 1: Prezzo Polietilene (HDPE)
Prezzo Polietilene (HDPE)
Grafico 2: Prezzo plastica ABS
Prezzo ABS
 
Grafico 3: Prezzo Pannelli OSB
Prezzo Pannelli OSB
Grafico 4: Prezzo Carta Testliner
Prezzo ABS (HDPE)

 

Possibili evoluzioni

Di fatto, sono possibili due evoluzioni.
Nel primo caso, i maggiori prezzi a monte inizieranno a trasferirsi sempre più a valle, generando un processo inflattivo nei manufatti. Se questo si trasferirà anche nei servizi, allora le banche centrali dei diversi paesi probabilmente interverranno con aumenti dei tassi di interessi. L'effetto finale sarà un rallentamento della crescita economica.
Nel secondo caso, le imprese utilizzatrici, nell'incertezza di poter trasferire a valle l'aumento dei costi subiti, inizieranno a limitare i loro livelli di attività producendo solo i prodotti ancora remunerativi, determinando in modo endogeno un rallentamento della crescita economica.

Conclusioni

E' difficile dire in quale proporzione si stanno già manifestando i due fenomeni sopra descritti. In ogni caso, dal punto di vista dei prezzi delle commodity, è probabile un rallentamento ulteriore dell'attività economica mondiale, tale da ripristinare i meccanismi dei mercati concorrenziali in molti mercati di beni e componenti di base, con una significativa riduzione dei loro prezzi. Il tempo necessario a questa normalizzazione potrebbe risultare breve, consentendo di riprendere velocemente il sentiero di crescita iniziato nell'estate del 2020.

In questa situazione i prezzi doganali possono risultare un utile benchmark per stimare i futuri livelli dei prezzi, una volta ritornati a riflettere i meccanismi dei mercati concorrenziali.


[1] Per un approfondimento si veda: