Il prezzo della carne è in flessione ma ci sono forze contrapposte

Gli effetti del lockdown sui prezzi della carne

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Alimentari Congiuntura

L’impatto del coronavirus si fa pesante anche sulla filiera della carne, nello specifico sulla carne di bovini e suini. In un precedente articolo si era messo in evidenza come i vari comparti del settore alimentare avessero risposto in maniera differente alla pandemia. Ne è emerso che alcuni sono oggetto di politiche commerciali, volte a garantire la sicurezza alimentare (ad esempio riso e grano), altri invece sono oggetto della distruzione della catena di approvvigionamento, come il latte. La carne rientra in questo secondo caso.

In particolare, come riporta Reuters, i prezzi della carne stanno scendendo nonostante il panic shopping. Inoltre, sempre Reuters, riferisce che gli Stati Uniti hanno abbondanti riserve di bestiame ma che gli impianti di lavorazione stanno vivendo un momento di forte crisi.
I prezzi della carne sono in flessione e i supermercati, specialmente in America, hanno poca disponibilità. La riduzione del prezzo è dovuta ad un crollo della domanda, in conseguenza al lockdown molti hotel e ristoranti hanno chiuso. Dal lato dell'offerta si assiste alla sospensione della attività di alcuni macelli, sia per cercare di limitare il contagio e sia perché molti lavoratori si sono ammalati. Ad esempio negli USA uno dei macelli più grandi del paese ha chiuso fino a data da destinarsi, poiché su oltre 400 dipendenti 200 sono stati contagiati dal virus. L’impianto produce circa il 5% della carne di maiale americana. La chiusura degli impianti ha fatto si che attualmente ci sono animali pronti alla macellazione, che non possono essere macellati.
Con la chiusura di molte aziende, il rischio è quello di un’ulteriore contrazione dell’offerta di carne che già sta interessando il mercato. Lo scorso mese la macellazione di bovini e suini si è ridotta rispettivamente del 37% e del 35% rispetto allo scorso anno.
Nonostante l'aggiustamento involontario dell'offerta, la riduzione non è riuscita a controbilanciare il crollo della domanda.

Il grafico che segue riporta la quotazione spot del Chicago Mercantile Exchange dei suini e il prezzo delle importazioni europee di carne suina. Le serie storiche sono riportate in euro per tonnellata.

Grafico 1: Prezzo della carne suina
 Prezzo della carne suina

Negli ultimi anni il prezzo della carne suina è stato interessato da varie dinamiche. La carne suina è stata oggetto prima della guerra tariffaria tra USA e Cina e poi la Cina, tra i primi consumatori e produttore di carne di maiale al mondo, è stata travolta dalla peste suina che ha provocato la perdita di molti maiali. Ora la distruzione della catena di approvvigionamento sta creando danni all’intera filiera.
La quotazione dei suini è in flessione da giugno 2019. Da quando è iniziata la flessione, lo scorso mese la quotazione ha registrato il calo più intenso. Ad aprile 2020 la quotazione si è attestata intorno ai 910 euro alla tonnellata, segnalando una variazione tendenziale pari al -44% e congiunturale al -25%.
Dal grafico emerge che la quotazione dei suini è caratterizzata da stagionalità, nei mesi primaverili fino a quelli estivi il prezzo della carne suina tende ad aumentare, per cui nei primi mesi dell’anno il prezzo è più basso. Ma questa volta le variazioni negative, indotte dalla riduzione della domanda, hanno portato i prezzi a toccare il minimo degli ultimi anni.
Gli effetti della pandemia emergono anche sul prezzo doganale. Dopo un periodo di elevate tensioni dovuto al fatto che la Cina ha iniziato a rivolgersi al mercato europeo (Germania) per soddisfare la propria domanda interna (fonte PricePedia), il prezzo della carne suina è in flessione. La riduzione del prezzo è spiegata da una riduzione della domanda cinese. Da inizio anno il prezzo ha perso circa il -13%, rimanendo comunque sempre su livelli molti alti indotti dall'aumento dello scorso anno della domanda cinese.

Anche la quotazione dei bovini al Chicago Mercantile Exchange ad aprile si attesta prossima ai livelli di minimo degli ultimi dieci anni. A fronte però del drastico calo della quotazione dei suini, quella dei bovini sembra calare di meno, le variazioni congiunturale e tendenziale in euro sono pari al -9% e al -25%.

Grafico 2: Prezzo dei bovini vivi
Prezzo dei bovini vivi