Quattro lenti per leggere i mercati delle commodity

La letteratura economica ha sviluppato quattro approcci distinti, ciascuno utile a interpretare da diverse angolazioni i meccanismi dei mercati delle commodity

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Analisi economica Strumenti e Metodologie

Quando si parla di commodity, spesso si pensa a un mondo complicato, fatto di prezzi che cambiano, dinamiche globali e influenze geopolitiche. Per orientarsi, la letteratura economica propone quattro principali "lenti" interpretative: microeconomia, macroeconomia, analisi qualitativa e approccio finanziario. Ognuna offre un punto di vista differente, ma tutte insieme consentono una comprensione più completa e utile per anticipare l’evoluzione dei mercati.

Commodity o materie prime?

Prima di addentrarci nei quattro approcci, è utile chiarire che commodity non è sinonimo di materia prima. Le commodity sono beni standardizzati, fungibili e perfettamente intercambiabili: un barile di petrolio o un chilo di caffè sono identici ovunque. Il loro prezzo si forma sul mercato attraverso l’incontro tra domanda e offerta, e i produttori sono price-taker: accettano il prezzo definito dal mercato.
Non tutte le materie prime sono commodity, e non tutte le commodity sono materie prime. Un diamante grezzo, ad esempio, è una materia prima ma non una commodity, mentre un filo di rame standardizzato lo è a pieno titolo.

1. L’approccio microeconomico: la legge della domanda e dell’offerta

La microeconomia interpreta i mercati delle commodity come sistemi perfettamente concorrenziali, dove il prezzo si forma dall’incontro tra domanda e offerta. Gli operatori economici sono razionali e reagiscono agli incentivi di costo e prezzo. I produttori non fissano il prezzo, ma lo subiscono, adeguando la produzione; i consumatori modificano la domanda in funzione del prezzo.
Questo approccio è particolarmente utile per comprendere il comportamento di breve periodo. Ad esempio:

  • Se aumentano i costi energetici, produrre alluminio diventa più caro, e l’offerta può calare.
  • Se le diete cambiano e cresce l’interesse per alimenti vegetali, la domanda di soia può aumentare.

Tra i principali contributi teorici, Alfred Marshall nel suo Principi di economia (1890) formalizzò il modello in cui il prezzo di equilibrio si trova all’intersezione tra curva di domanda e curva di offerta su un piano cartesiano.

Approccio microeconomico all'analisi dei mercati delle commodity

 

2. L’approccio macroeconomico: il legame con l’economia globale

La macroeconomia guarda ai mercati delle commodity come parte integrante dell’economia globale, legandoli a variabili aggregate come crescita, inflazione, tassi di cambio e politiche monetarie. Le commodity diventano indicatori dell’andamento economico e veicoli di trasmissione tra settori e paesi.
Durante le fasi espansive, la domanda aumenta e i prezzi salgono; durante le recessioni, accade l’opposto. Ma la relazione tra crescita economica e domanda di commodity varia a seconda del livello di sviluppo:

  • Nei paesi emergenti, industrializzazione e urbanizzazione stimolano la domanda.
  • Nelle economie avanzate, la domanda può stabilizzarsi o diminuire per effetto di transizioni ambientali.

Le decisioni delle banche centrali, come l’aumento dei tassi di interesse, influenzano la domanda globale. Questo approccio è fondamentale per interpretare le tendenze di medio-lungo periodo e valutare l’impatto di eventi sistemici.

Approccio macroeconomico all'analisi dei mercati delle commodity

 

3. L’analisi qualitativa: i dettagli che fanno la differenza

L’analisi qualitativa si concentra su fattori specifici e contestuali non sempre quantificabili: eventi geopolitici, disastri naturali, cambi normativi, innovazioni tecnologiche, strategie industriali.
È un approccio empirico, basato su fonti dirette, interviste, report, studi di settore, utile a identificare segnali precoci di cambiamenti strutturali o squilibri temporanei che i modelli teorici spesso non colgono in tempo.

Approccio qualitativo all'analisi dei mercati delle commodity

 

4. L’approccio finanziario: le commodity come asset

Le commodity sono oggi anche strumenti finanziari su cui investire, proteggersi o speculare. La crescente finanziarizzazione ha portato all’ingresso nei mercati delle commodity di fondi speculativi, ETF e operatori non commerciali.
Attraverso derivati come futures e opzioni si possono prendere posizioni senza acquistare fisicamente il bene. Ciò ha reso i mercati più liquidi, ma anche più esposti a volatilità e aspettative speculative.
In alcuni casi, la domanda finanziaria può superare quella reale, disaccoppiando temporaneamente i prezzi dai fondamentali fisici.
Questo approccio è utile per interpretare dinamiche di breve periodo, il ruolo della leva finanziaria, l’impatto della regolamentazione e le interazioni tra mercati fisici e finanziari.

Approccio finanziario all'analisi dei mercati delle commodity

 

In sintesi: quattro lenti, una visione completa

Ogni approccio illumina una parte del meccanismo che muove i mercati delle commodity:

  1. La microeconomia spiega la dinamica domanda-offerta.
  2. La macroeconomia evidenzia i legami sistemici con l’economia globale.
  3. L’analisi qualitativa coglie i fattori specifici e contestuali.
  4. L’approccio finanziario interpreta le dinamiche speculative e di investimento.

Utilizzati in modo integrato, questi strumenti permettono una comprensione più profonda e precisa. È per questo che PricePedia adotta tutte e quattro le lenti analitiche, privilegiando di volta in volta l’approccio più adatto al contesto di mercato.