Prezzi vischiosi e rischi futuri

La dinamica futura dei prezzi è molto incerta, con rischi asimmetrici di riduzione per quei prezzi definiti vischiosi

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Lamierino Magnetico Rame Petrolio Prezzi vischiosi Determinanti dei prezzi

Nel quadriennio 2020-2023 si è registrato un ciclo dei prezzi delle commodity che ha poche similitudine con le esperienze storiche del dopoguerra.

La fase di aumento dei prezzi

In 18 mesi, da ottobre 2020 a maggio 2022, i prezzi dell'insieme delle commodity scambiate a livello internazionale sono aumentati del 110%. Per trovare una crescita così intensa e concentrata in un breve periodo bisogna risalire al secolo scorso e alla crisi petrolifera del 1973-1974, quando l'aumento del prezzo del petrolio da 2 dollari al barile del gennaio 1973 ai 13 dollari al barile del gennaio 1973 avviò un processo di aumenti dei prezzi di molte altre commodity, portando anche in quel caso a un aumento dei prezzi medi delle commodity superiore al 100% nell'arco di 18 mesi.
Nel ciclo dei prezzi delle commodity del 2007-2008, la crescita, tra gennaio 2007 e il luglio 2008, fu "solo" dell'80%. Nel grafico che segue sono riportati i tassi di crescita, dal 1960 ad oggi, di un numeroso paniere di commodity del mondo energy e non energy: si notino i picchi del 1973, del biennio 2007-008 e del quadriennio 2020-2023.

Tassi di crescita

La fase di diminuzione dei prezzi

Un altro elemento che concorre a rendere unico il ciclo che abbiamo alle spalle è la recente caduta dei prezzi, diminuiti in un anno (tra il giugno del 2022 e il giugno 2023) di oltre il -25%.
Nel grafico che segue sono riportati i tassi di riduzione registrati dal 1960 ad oggi.

Tassi di riduzione

Nel secolo passato, mai una riduzione dei prezzi delle commodity era andato oltre il -25%, mentre nel secolo attuale questa soglia è stata superata già ben quattro volte:

  1. nella fase successiva al fallimento di Lehman Brothers il 15 settembre 2007, a causa delle crisi di fiducia bancaria che ne segui e del crollo degli scambi internazionali;
  2. tra l'estate del 2014 e l'estate del 2015 quando il dollaro passò da 1.36 dollari/euro a 1.10 dollari/euro e l'apprezzamento del dollaro rese meno costose, in dollari, le materie prime;
  3. nella fase di pandemia della primavera/estate del 2020, quando il blocco delle attività produttive fece crollare la domanda mondiale di commodity e gli scambi internazionali;
  4. tra il giugno del 2022 e il giugno del 2023.

Se si esclude l'ultimo evento, negli altri casi di riduzioni dei prezzi superiori al -25%, la determinante principale è sempre stato un fattore "eccezionale" di crollo degli scambi internazionali o di forte apprezzamento del dollaro. Nell'esperienza più recente, invece, il calo in un anno oltre il -25% è avvenuto in assenza sia di un apprezzamento del dollaro (tra giugno 2022 e giugno 2023 il dollaro verso l'euro si è leggermente apprezzato da 1.06 a 1.08 dollari/euro) che di un crollo del commercio mondiale (la stima delle riduzione del commercio mondiale tra la fine del 2022 e l'inizio di quest'anno è dell'ordine -4% a fronte del crollo del -19% e -16% registrati nella crisi del 2008 e 2020).
La determinante della recente riduzione dei prezzi va ricercata nel meccanismo di formazione dei prezzi interno ai diversi mercati. L'analisi complessiva del ciclo dei prezzi delle commodity degli ultimi anni indica, infatti, quale principale fattore dell'aumento dei prezzi:

  • una crescita repentina della domanda, non compensata da una altrettanto veloce offerta.

Quale principale determinante del successivo calo, invece, l'analisi individua il fattore determinante nella:

  • non sostenibilità dei livelli raggiunti dei prezzi.

Nella prima parte del 2022, i prezzi delle commodity hanno raggiunto livelli tali da risultare un vincolo a ulteriori aumenti della domanda e tali da generare, in presenza di mercato competitivo, politiche di offerta finalizzate a guadagnare quote di mercato, via riduzione dei prezzi.

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Tre tipologie di prezzi

Questo meccanismo di formazione dei prezzi interno ai singoli mercati ha funzionato più o meno completamente per le diverse commodity. In alcuni casi il suo funzionamento è stato totale, in altri casi solo parziale. Poiché è ragionevole ipotizzare che la struttura di mercato non si modifichi nel breve termine, l'esperienza del recente ciclo può fornire informazioni preziose sulle caratteristiche della struttura di mercato che tenderà a guidare la dinamica dei prezzi delle commodity nel prossimo futuro.

Dal punto di vista della dinamica dei prezzi negli ultimi 4 anni, essi possono essere raggruppati in tre diverse tipologie:

  • prezzi elastici: includono i casi in cui i prezzi hanno avuto forti aumenti nella fase di crescita e altrettanto forti diminuzioni nella fase successiva, tanto da riportare gli attuali prezzi a livelli prossimi di quelli del 2019;
  • prezzi vischiosi: raggruppano i casi in cui i prezzi hanno avuto forti aumenti nella fase di crescita e parziali diminuzioni nella fase successiva;
  • prezzi relativamente anelastici: casi in cui i prezzi hanno registrato limitati aumenti nella fase di crescita, seguita da una stabilità dei prezzi o da diminuzioni contenute.

Sono stati assegnati alle tre diverse tipologie gli oltre 700 prezzi analizzati in PricePedia, utilizzando queste due misure:

  • tasso di crescita dei prezzi tra la media del 2019 (considerato come prezzo di equilibrio) e il giugno del 2022. I prezzi che hanno registrato tassi di variazioni inferiori al 50% sono stati inclusi nella categoria di prezzi "anelastici";
  • tasso di crescita dei prezzi tra la media del 2019 e l'estate del 2023. Dal confronto tra la crescita del 2019 fino al giugno 2022 e fino all'estate 2023 è possibile distinguere tra prezzi "elastici" (quelli che registrano nell'estate 2023 prezzi nuovamente vicini ai livelli 2019) e prezzi "vischiosi" (quelli che nell'estate 2023 continuano ad essere molto superiori a quelli del 2019).

La categoria dei prezzi anelastici comprende 123 casi; quella dei prezzi elastici 228 casi. La categoria dei prezzi "vischiosi" con 354 casi è la categoria più numerosa. Questa è anche la categoria più interessante dal punto di vista dell'analisi.

I prezzi anelastici

La categoria dei prezzi anelastici raggruppa i prezzi di prodotti relativamente differenziati, la cui competizione non è solo basata sul prezzo. Tra questi figurano i prezzi di prodotti finiti come i pneumatici nuovi o i cavi per telecomunicazioni.

I prezzi elastici

La categoria dei prezzi elastici raggruppa i prezzi di commodity prodotte in larga scala da imprese tra loro in forte competizione. Tra questi figurano, ad esempio, i prezzi dei coils laminati a caldo e i prezzi delle diverse tipologie di polietilene.

I prezzi vischiosi

La categoria dei prezzi "vischiosi" contiene i casi in cui esistono uno o più fattori in grado di sostenere il livello dei prezzi anche nelle fasi in cui essi presentano una generalizzata tendenza alla diminuzione. Tra questi figurano i prezzi del petrolio, del rame, dei lamierini magnetici e di alti minerali. Nel grafico che segue sono rappresentate le serie storiche delle commodity riportate.

Andamento commodity - prezzi vischiosi

I fattori che hanno limitato la discesa dei prezzi di queste quattro commodity sono:

  1. per il petrolio, la riduzione dell'offerta concordata tra i vari paesi produttori;
  2. per il rame, le aspettative dei mercati per la futura crescita delle domanda dovuta alla prevista transizione energetica;
  3. per il lamierino magnetico, le misure antidumping introdotte dalla UE nel gennaio 2022;
  4. per i minerali, gli elevati costi fissi delle miniere che incidono maggiormente quando la domanda cala.

Naturalmente la durata dell'effetto prodotto da questi fattori può variare da prodotto a prodotto e può venire meno in situazioni particolari, portando a una netta riduzione del prezzo. Nel caso del petrolio, ad esempio, è cruciale sia la coesione tra i membri dell'Opec+, che una limitata crescita dell'offerta dei paesi produttori non appartenenti al cartello. Nel caso in cui uno o entrambi questi fattori venissero meno, il prezzo del petrolio potrebbe diminuire significativamente. Il rischio di previsione per i prezzi vischiosi è quindi di una sua possibile e significativa riduzione e riguarda fattori specifici per ciascuna commodity.

Conclusione

L'analisi della dinamica negli ultimi quattro anni dei 700 prezzi PricePedia consente di identificare 3 tipologie di prezzi:
elastici, vischiosi e anelastici.
La categoria più numerosa è quella dei prezzi vischiosi. Ciascuno di questi prezzi presenta un rischio specifico di riduzione, legato alla possibilità che vengano meno uno o più fattori che stanno attualmente sostenendone il prezzo.
Tutti i prezzi delle commodity sono soggetti ai rischi simmetrici (sia di aumenti che di diminuzioni) associati a fattori comuni quali il ciclo industriale globale, i tassi di cambio, il sentiment dei mercati finanziari. In questa fase congiunturale e in un orizzonte di previsione a breve, nel caso dei prezzi "vischiosi" a questi rischi comuni si aggiunge un rischio specifico non simmetrico, di sola diminuzioni di prezzi. Ciò suggerisce un approfondimento caso per caso di analisi del fattore di sostegno e di valutazione della sua maggiore o minore resistenza.