Determinanti e previsioni dei prezzi delle commodity

È possibile prevedere il prezzo di una commodity analizzando l'evoluzione delle sue determinanti?

.

Budget acquisti 2024 Determinanti dei prezzi

Per analizzare le determinanti del prezzo di una commodity è utile distinguere tra quelle che producono effetti sia nel lungo periodo che nel breve periodo, da quelle che producono effetti solo nel breve periodo. Indicheremo il primo tipo di determinanti come determinanti di lungo periodo e quelle del secondo tipo come determinanti di breve periodo.

Determinanti di lungo periodo

Per definizione, le determinanti di lungo periodo corrispondono a fattori le cui modificazioni tendono a produrre effetti sui prezzi che perdurano nel tempo. Esse sono generalmente le seguenti:

  • squilibri tra domanda e offerta: se la domanda è sistematicamente superiore all'offerta, gli acquirenti competeranno tra loro accettando prezzi più elevati per acquistare la commodity voluta. Viceversa, se è l'offerta a superare alla domanda: in questo caso i produttori, in competizione tra loro, accetteranno prezzi più bassi pur di vendere la propria commodity. Naturalmente domanda e offerta sono a loro volta influenzate da una molteplicità di fattori, che possono, tuttavia, essere tutti ricondotti ai loro effetti sull'equilibrio tra la domanda e l'offerta;
  • costi di produzione: poichè l'attività di un'impresa non è sostenibile al di sotto di un certo livello di margine operativo, un'impresa deve aumentare i prezzi di vendita per salvaguardare i propri margini quando aumentano i suoi costi di produzione. Quando, invece, i costi calano, l'impresa è indotta a ridurre i prezzi di vendita dalla possibile concorrenza di prezzo portata dagli altri competitori. I costi di produzione, naturalmente, possono variare a causa di due diversi fattori: prezzi unitari degli input; variazioni di produttività. La variazione dei prezzi di vendita è più automatica quando variano i prezzi degli input, perchè questa variazione è generalizzata a tutti i concorrenti. Diversamente l'effetto sui prezzi di una variazione di produttività è meno automatica: se l'aumento di produttività è il risultato di una innovazione specifica dell'impresa, non replicabile dai concorrenti, allora l'impresa potrebbe decidere di non trasferire a valle la riduzione dei costi realizzata, ma aumentare i margini operativi;
  • inflazione: se un mercato ha registrato un significativo processo inflattivo, allora il prezzo di una commodity tenderà ad aggiustarsi al nuovo livello dei prezzi; in parte perchè, gli utilizzatori scelgono tra beni diversi sulla base del loro prezzo relativo; in parte perchè l'inflazione determina un generalizzato aumento di tutti i costi di produzione;
  • sostituibilità o complementarietà con altre commodity. Se due beni sono sostituti o complementari in termini di domanda, le condizioni di equilibrio tra domanda e offerta dei due mercati si influenzano a vicenda, determinando una correlazione tra i loro prezzi. Questa relazione è diretta se i due beni sono sostituti; è, invece, incerta se le due commodity sono complementari[1];
  • produzione congiunta con altre commodity: se due commodity sono prodotte congiuntamente (ad esempio il gasolio e la benzina), allora l'offerta di un bene è condizionata dalla decisioni riguardanti l'offerta dell'altro. Anche la produzione congiunta di due commodity produce una relazione incerta tra i loro prezzi[2];
  • tasso di cambio del dollaro: negli scambi internazionali la valuta di riferimento è il dollaro. In un mercato che coinvolge più paesi con valute diverse, l'equilibro tra domanda e offerta tende ad essere raggiunto per un dato prezzo in dollari. Se il dollaro si apprezza, il prezzo in dollari tenderà a diminuire; viceversa quando il dollaro si indebolisce.

Determinanti di breve periodo

Le determinanti di breve periodo consistono in fattori le cui variazioni, pur mantenendosi nel tempo, tendono a ridurre progressivamente i loro effetti, fino ad annullarsi dopo un certo periodo di tempo. Esse possono essere ricondotte a:

  • la valutazione del livello di scorte: le scorte di una data commodity, esistenti presso gli operatori, potrebbero essere considerate basse, rendendo probabile un aumento della domanda per un loro ripristino e un aumento dei prezzi; viceversa se le scorte risultano particolarmente abbondanti, la domanda potrebbe temporaneamente ridursi fino a che le scorte non sono ritornate ad un livello ritenuto ottimale;
  • condizioni climatiche inattese: per le commodity agricole, le condizioni climatiche sono cruciali. Una stagione di siccità o pioggia eccessiva può ridurre l'offerta e aumentare i prezzi fino al raccolto successivo; viceversa, nel caso di una stazione di raccolto abbondante;
  • modifiche inattese di domanda: alcuni fattori (climatici, politici, o socio-economici) possono modificare temporaneamente la domanda di una commodity;
  • modifiche inattese dell'offerta, quale la chiusura di un impianto per forza maggiore, possono modificare temporaneamente le condizioni di offerta;
  • aspettative sulle condizioni future del mercato. Questa è la determinante più aleatoria, rappresentata spesso da news relative al mercato di interesse. Qualunque news che porti gli operatori a ritenere un fatto, in grado di modificare l'equilibrio esistente su un mercato, già accaduto o con elevata probabilità di accadere, porterà ad una variazione dei prezzi coerente con la modifica attesa dell'equilibrio di mercato. Se, infatti, la news genera aspettative di un aumento dei prezzi,, questi aumenteranno già nel breve periodo, a causa della maggior domanda da parte degli acquirenti finalizzata ad anticipare l'aumento dei prezzi; viceversa se la news genera aspettative di riduzione dei prezzi.
Determinanti dei prezzi delle commodity

Modelli di previsione in ambito finanziario

Nel mondo finanziario, la diversa tipologia di determinanti considerate ha portato allo sviluppo di diversi modelli di previsione dei prezzi delle commodity. Da questo punto di vista si possono distinguere tre modelli:

  • di analisi dei fondamentali: questo modello considera solo le determinanti di lungo periodo;
  • trend following: questo modello si concentra sull'insieme di determinanti di breve periodo;
  • news trading: questo modello considera come unica determinante le news a cui reagiscono gli operatori finanziari.

Modello di analisi dei fondamentali

Questo modello è finalizzato a prevedere quale può essere il prezzo di lungo periodo in grado di equilibrare domanda e offerta. Esso parte dell'analisi dalle possibili variazioni future dei fattori fondamentali che determinano i livelli di domanda e offerta.

Modello Trend Following

Questo modello è derivato dalla strategia di Trend Following, descritta nell'articolo Gli effetti sui prezzi fisici delle strategie di trend following. Secondo questo modello, l'inerzia che caratterizza tutte le variabili che possono influenzare i mercati delle commodity, tende a generale un trend positivo dei prezzi quando i fattori di sostegno dei prezzi prevalgono su quelli di riduzione. Viceversa, l'inerzia delle determinati si traduce in trend negativi quando prevalgono i fattori di riduzione. In questo modello non è necessario conoscere quali sono le determinati in gioco, ma solo se esse sono in grado di produrre un trend positivo, movimenti laterali del prezzo, oppure un trend negativo.

Modello News Trading

Questo modello ipotizza che gli operatori borsistici seguano una strategia di news trading. Questa strategia porta gli operatori ad acquistare o vendere una commodity reagendo immediatamente alle notizie che potrebbero influenzarne il prezzo e determinano con la loro azione la modificazione del prezzo nella direzione prevista. Poichè le notizie possono essere interpretate in modo diverso dagli operatori, questo modello comporta una preliminare analisi finalizzata a distinguere tra notizie che possono tradursi in un aumento dei prezzi dalle notizie che potrebbero, viceversa, determinare una riduzione dei prezzi. Una volta "classificate" le possibili notizie, questo modello ipotizza che ciascun operatore reagisca il più velocemente possibile per anticipare gli altri operatori e beneficiare delle modificazioni dei prezzi indotti dalle loro azioni.
Con la diffusione delle notizie in tempo reale e l'automazione del trading, la reazione ai nuovi dati può essere estremamente veloce, rendendo difficile per gli operatori umani competere efficacemente in questo tipo di ambiente con programmi informatici sviluppati a questo fine. In ogni caso, la chiave del successo nel news trading è essere tra i primi a ricevere la notizia e agire di conseguenza il più velocemente possibile.
Dal punto di vista delle veridicità della news, non è importante che essa sia vera o meno. L'importante è che il mercato la ritenga plausibile e che esista un consenso sulla direzione del suo effetto. Come sosteneva Keynes, i mercati finanziari sono come i giochi di bellezza sui giornali del suo tempo: vince il partecipante che più di avvicina alla scelta media di tutti i partecipanti, a prescindere dalla effettiva bellezza delle persone votate.

Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
Visualizza le ultime newsletter PricePedia

I modelli di previsione PricePedia

PricePedia ha sviluppato per ogni commodity uno specifico modello. Tutti i modelli sviluppati seguono, tuttavia, lo stessa struttura, la cui principale caratteristica è quella di essere composta da due parti:

  • una equazione di lungo periodo, che riproduce la relazione esistente nel mondo reale tra le determinanti di lungo periodo e il prezzo di equilibrio della commodity;
  • una equazione di breve periodo, finalizzata a cogliere l'effetto sul prezzo della commodity dei tanti possibili fattori di breve periodo.

Questi modelli hanno, quindi, il pregio di considerare contemporaneamente gli effetti dovuti sia alle determinanti di breve periodo che a quelle di lungo periodo. Essi possono essere considerati come l'integrazione tra il modello di Analisi Fondamentale e il modello Trend Following, sviluppati in ambito finanziario.

Equazione di lungo periodo

L'equazione di lungo periodo serve a "dar conto" di come gli eventuali squilibri previsti tra domanda e offerta della commodity, la dinamica dei suoi costi di produzione, l'inflazione prevalente sui mercati e i tassi di cambio determinano il prezzo di mercato di una commodity. Essi corrispondono, quindi, alla modellizzazione dell'analisi dei fondamentali utilizzata in ambito finanziario.

Equazione di breve periodo

Come nel caso del modello Trend Following, anche nel caso dell'equazione di breve periodo non è necessario conoscere i diversi singoli fattori di breve periodo, ma solo l'effetto prodotto dal loro insieme sul prezzo analizzato. Se, infatti, questi fattori hanno prodotto nel periodo più recente un effetto di sostegno (o di riduzione) nei prezzi, è ragionevole ipotizzare che questo effetto di sostegno (o di riduzione) si ripresenterà anche nel prossimo futuro, tendendo ad affievolire il suo impatto complessivo periodo dopo periodo, fino ad annullarlo. L'effetto di questi fattori di breve periodo nell'ultimo periodo storico può essere misurato semplicemente confrontando il prezzo osservato (che include il loro effetto) con il prezzo teorico, calcolato sulla base delle determinanti di lungo periodo (che, per costruzione, non include il loro effetto). Questa differenza tra prezzo osservato e prezzo teorico è fondamentale per interpretare quanto sta accadendo nei diversi mercati delle commodity, perchè isola le determinanti di breve periodo e ne quantifica gli effetti.
In presenza di una elevata volatilità delle condizioni sia macroeconomiche che specifiche dei diversi mercati, risulta importante ricalcolare questa differenza ad ogni nuova osservazione. Ciò consente di aggiornare costantemente lo scenario di previsione in modo da riflettere non solo lo scenario delle determinati di lungo periodo, ma anche con l'informazione disponibile più aggiornata sui fattori di breve periodo.

Conclusione

E' certamente possibile prevedere il prezzo futuro di una commodity analizzando l'evoluzione delle sue determinanti. Questa analisi diventa relativamente facile e produce risultati robusti se si distinguono le determinanti di lungo periodo da quelle di breve periodo. Il primo gruppo di determinanti merita di essere studiato fattore per fattore, in modo da poter modellizzare come la domanda, l'offerta, i costi e le altre determinanti previste concorrano a produrre un prezzo in grado di equilibrare il mercato. Il secondo gruppo di determinanti può, invece, essere studiato nel suo complesso tramite l'effetto complessivo che esse hanno sul prezzo della commodity analizzato.
PricePedia ha costruito modelli che sono in grado di tenere assieme sia l'analisi delle determinanti di lungo periodo che il monitoraggio di tutti quei fattori che nel breve periodo concorrono a perturbare i prezzi[3].


[1] La relazione tra i prezzi di due commodity complementari è:
  • diretta, se l'iniziale variazione dei prezzi è dovuta ad una modificazione della domanda;
  • indiretta, se la variazione del prezzo di una delle due commodity è determinata dalla variazione di fattori diversi dalla modifica della sua domanda.
[2] La relazione tra i prezzi di due commodity prodotte congiuntamente è:
  • diretta se l'iniziale variazione dei prezzi è dovuta ad un cambiamento nelle decisioni d'offerta di uno dei due beni o nella variazione dei costi di produzione;
  • indiretta se l'iniziale variazione dei prezzi è dovuta ad una modificazione della domanda di una delle due commodity.
[3] Seguendo gli studi di Engle & Granger, se le determinanti di lungo periodo sono cointegrate con il prezzo spiegato, allora le due equazioni - di lungo e breve periodo - possono essere stimate in due passi successivi, semplificando notevolmente il processo di stima.