Metalli non ferrosi ancora in aumento

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 30 gennaio 2023

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LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LME

Dinamica settimanale

Andamento non ferrosi

Andamento dei singoli metalli non ferrosi

  • Rame: Nella scorsa settimana i prezzi del rame hanno chiuso in riazlo, appena sopra gli 9.340 $/Ton. Spread tra spot e future è in backwardation.
  • Nichel: Nella settimana scorsa i prezzi del nichel hanno chiuso in leggero rialzo superando la quota di 29.000 $/Ton. La volatilità continua a salire e rimane su livelli alti. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio: I prezzi dell’alluminio primario hanno chiuso in leggerissimo aumento, toccando quasi i 2.600 $/Ton. Il tasso di volatilità è alto. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio secondario: Ancora stabili i prezzi ufficiali dell’alluminio secondario che chiudono a 2.087 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Zinco: Anche il prezzo dello zinco è in aumento. La settimana scorsa sono saliti, superando la quota di 3.500 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
  • Piombo: Nella settimana scorsa i prezzi del piombo sono aumentati, chiudendo a quota 2.207 $/Ton. Spread in contango.
  • Stagno: In crescita i prezzi dello stagno, che questa settimana hanno superato i 32.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.

Commento Macroeconomico

Dopo la pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi del gas che ha fatto impennare i costi energetici, nel 2023 ci sarà la quiete? Una domanda difficile a cui al momento non è facile rispondere, visto il tasso elevato d’incertezza che caratterizza l'attuale periodo storico.
La guerra in Ucraina in primis è lungi dall’avvicinarsi alla fine o almeno ad un cessate il fuoco.
I leader dei due paesi coinvolti dalla guerra, Putin e Zelensky si delegittimano a vicenda e dichiarano che non si siederanno al tavolo dei negoziati. Gli alleati dell’Ucraina (Usa, UE, Gran Bretagna ecc.) continuano a sostenerla militarmente, politicamente ed economicamente. La Russia al momento conta sull’aiuto militare di alleati minori e aspetta (o meglio, spera) che la Cina decida di sostenerla, se non altro per spodestare dal podio gli USA e tentare di dividere i paesi europei. Conclusione: la guerra sarà lunga e continuerà ad impattare negativamente sugli assetti geopolitici e geoeconomici per tutto il 2023. Tuttavia, non dovrebbe sfociare in una guerra mondiale e neanche nucleare. Per i mercati questo significa incertezza e quindi volatilità.
Per quanto riguarda i temi più strettamente macroeconomici, nel mese di dicembre l’inflazione è diminuita un po' ovunque e soprattutto negli USA e nell’Unione Europea. Questo potrebbe portare le banche centrali, FED e BCE, ad ammorbidire il rialzo dei tassi d’interesse ma rimanendo all’interno di una politica monetaria restrittiva fino a quando l’inflazione non tenderà a normalizzarsi. Dal lato delle materie prime, se l’offerta sarà adeguata alla domanda, i prezzi non dovrebbero salire in modo significativo. Questo vale in primis per le materie prime energetiche, gas e petrolio.
Un rapido sguardo ai principali indici delle Commodity (CRB, GSCI, BBG, LMEX) fa vedere che il 2023 è partito in rialzo ma i massimi 2022 sono lontani. Tra i metalli non ferrosi i prezzi di rame e alluminio sono già saliti di oltre il 10% sostenuti per lo più da news relative ad un possibile calo dell’offerta dovuto alle agitazione dei minatori del Perù (per quanto riguarda il rame) e possibili dazi sull’export dalla Cina per quanto riguarda l’alluminio. Per quanto riguarda il prezzo TTF del gas quotato alla Borsa di Amsterdam, è sui minimi 2022.
Infine, gli ultimi dati sul commercio mondiale denotano un rallentamento, che potrebbe proseguire. Il rallentamento, inoltre, colpisce sia l'export che l'import della Cina. Ciò è messo in relazione ai contagi da covid ancora alti e all’abbandono della politica zero covid del governo di Pechino.

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La reazione dei mercati


Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana

CRB Index: in rialzo.
GSCI Index: in calo.
BDI Index-Noli marittimi: in calo.
Petrolio Brent: in calo.
Gas naturale TTF: in calo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in rialzo.
Dollar Index: in calo.