Previsione dei prezzi delle materie prime: con quale intensità prosegue il calo nel biennio 2023-24?

Lo Scenario PricePedia è stato aggiornato con le informazioni disponibili al 9 gennaio 2023. L'aggiornamento ha visto l'introduzione della nuova sezione Last Price Scenario, disponibile in Price Data, che contiene, oltre alle variabili esogene e alle previsioni World Bank, le Previsioni PricePedia realizzate sulle serie Last Price, maggiormente reattive ai cambiamenti che caratterizzano i prezzi delle commodity^[1].

In questa nuova sezione, inoltre, sono state introdotte le previsioni sui principali indici aggregati PricePedia, al fine di rendere più immediata la lettura d'insieme della dinamica dei prezzi nel medio termine.
Di seguito si riporta il grafico dell'andamento dell'indice PricePedia Totale Commodity.

Complessivamente, nel 2023, i prezzi delle materie prime sono previsti in calo del 18% rispetto alla media del 2022. Nel 2024 la diminuzione dei prezzi è attesa verificarsi con un'intensità minore (-4.5% sui valori medi del 2023). Tale dinamica è influenzata da un contesto macroeconomico ancora incerto, caratterizzato da un indebolimento della domanda di materie prime e dalle politiche monetarie restrittive per combattere l'inflazione, nonostante nelle ultime settimane si siano create aspettative di un rallentamento dell'economia di breve durata e di una successiva ripresa già nella seconda parte dell'anno^[2]. Alla fine dell'arco temporale di previsione si osserva un livello dei prezzi che rientra dai valori anomali registrati nel ciclo 2021-2022 e che, tuttavia, si mantiene alto se confrontato con la media storica di lungo periodo.

Al fine di avere un quadro più dettagliato e meno distorto dall'andamento delle materie prime energetiche, che solitamente presentano una elevata volatilità rispetto ai prezzi delle altre materie prime, è utile considerare distintamente la dinamica di quest'ultime e quella delle materie prime e beni industriali. Nel grafico che segue viene riportato lo scenario di previsione relativo ai due indici PricePedia di riferimento.

Come si evince dal grafico, i prezzi delle materie prime energetiche a dicembre hanno registrato una riduzione pari al 28% rispetto ai massimi storici di luglio 2022. Tale riduzione si è verificata grazie a minori consumi generati da temperature ben al di sopra delle medie invernali. Nel 2023 i prezzi sono previsti mantenersi intorno ai livelli di ottobre 2021, in riduzione del 24% rispetto alla media del 2022. Un'ulteriore riduzione dei livelli si avrà alla fine della stagione invernale 2023-24.
Per quanto riguarda l'indice dei beni industriali, nella prima parte del 2023 la dinamica è caratterizzata dalle aspettative di una diminuzione della domanda di commodity. Tale dinamica non implica, tuttavia, un'inversione di rotta tale da portare i prezzi verso la media di lungo periodo, ma piuttosto una stabilità su nuovi livelli di equilibrio, alimentati dalla ripresa della domanda di materie prime coinvolte nella transizione green.
Nella media del 2023 i prezzi dei beni industriali sono attesi registrare una variazione pari al -10% rispetto ai livelli medi del 2022.

Conclusioni

Gli indici aggregati PricePedia mostrano come nel 2023 proseguirà il calo dei prezzi delle materie prime iniziato negli ultimi mesi. Tale riduzione avrà un'intensità maggiore per i prodotti energetici, più contenuta per le altre materie prime e beni di base industriali. Nel 2024 questi ultimi, inoltre, sono attesi mostrare segnali di una ripresa, sostenuti dalla ripresa della domanda di materie prime coinvolte nella transizione green.

1. Per un approfondimento della misura Last Price si vedano gli articoli:
- PricePedia Last Price;
- I cambiamenti in atto misurati dal Last Price doganale.
2. Per un approfondimento sulle dinamiche dell'ultima settimana si vedano gli articoli:
- L'ottimismo dei mercati e gli effetti sui prezzi delle materie prime;
- 2023, anno di ripresa? I primi segnali dal prezzo del rame