Prezzi dei metalli non ferrosi in rialzo grazie alle promesse di Pechino

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 5 dicembre 2022

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LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LME

Dinamica settimanale

Andamento non ferrosi

Andamento dei singoli metalli non ferrosi

  • Rame: Nella scorsa settimana i prezzi del rame hanno chiuso in rialzo superando l’importante quota di 8.300 $/Ton. Spread tra spot e future è in backwardation.
  • Nichel: Nella settimana scorsa i prezzi del nichel hanno chiuso in rialzo superando la quota di 27.000 $/Ton. La volatilità continua a salire e rimane su livelli alti. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio: I prezzi dell’alluminio primario hanno chiuso in rialzo e sono andati sopra quota 2.400 $/Ton. Il tasso di volatilità è alto. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio secondario: Nella settimana scorsa i prezzi ufficiali dell’alluminio secondario sono rimasti stabili a 1.855 $/Ton.
    La correlazione dei prezzi tra alluminio primario e secondario è un po' risalita. Lo spread tra spot e future continua a essere a zero.
  • Zinco: Anche il prezzo dello zinco è in crescita. La settimana scorsa sono saliti sopra quota 3.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
  • Piombo: Nella settimana scorsa i prezzi del piombo hanno chiuso a quota 2.171 $/Ton. Spread in backwardation.
  • Stagno: Continua la crescita dei prezzi dello stagno, che questa settimana ha quasi raggiunto i 24.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.

Commento Macroeconomico

Nella settimana scorsa, i mercati delle Commodity hanno chiuso in rialzo, come dimostra l’andamento degli indici più importanti, CRB, GSCI, LMEX ecc. Alla base di questi rialzi ci sono essenzialmente due notizie:

  • la Cina,
  • il Dollaro.

Per quanto riguarda la Cina, dopo le forti proteste dei cinesi per la politica statale sul Covid, il governo di Pechino ha annunciato un allentamento delle misure, una riduzione dei lockdown e del fermo in caso di positività. Inoltre verranno aumentati gli investimenti per rilanciare l’economia e verrà rivista la politica relativa al comparto immobiliare.
Per quanto riguarda il dollaro, continua a scendere dai massimi di settembre quando il dollar index aveva raggiunto il massimo pluriennale a quota 114. Se il dollaro scende i prezzi delle commodity salgono. L’indice dei metalli LME è salito oltre i 4000 punti, non accadeva dal mese di giugno. Tra i metalli non ferrosi la quotazione del Rame è arrivato a sfiorare gli 8500 $/ton.

In questo mese di dicembre gli occhi sono puntati sulle Banche Centrali più importanti (FED, BCE ecc) per capire se la politica monetaria cambierà in seguito al rallentamento dell’inflazione. I mercati si aspettano un rialzo dei tassi d’interesse più contenuto.

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La reazione dei mercati


Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana

CRB Index: in lieve aumento.
RICI Index: in lieve aumento.
GSCI Index: in lieve aumento.
BDI Index-Noli marittimi: in lieve calo.
Petrolio Brent: in aumento.
Gas naturale TTF: in aumento.
LMEX-Metalli non ferrosi: in aumento.
Dollar Index: in ribasso.