Prezzi commodity in bilico tra crisi del gas e riduzioni di domanda

Una overview sulle tendenze in atto nel panorama delle commodity

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Questa settimana ha registrato un'ulteriore riduzione dell'offerta di gas sul mercato europeo, che ha determinato un forte aumento dei prezzi del gas e dei prodotti a valle, primo fra tutti quello l'energia elettrica. Alle tensioni dal lato dei costi si contrappongono gli effetti calmieratori sui prezzi dovuti alla fase di riduzione della produzione industriale mondiale e della domanda di commodity.

ENERGIA

La settimana si è chiusa con un nuovo record assoluto del prezzo del gas al TTF: il prezzo spot ha chiuso a 245 euro/Mwh, con punte superiori a 249 in alcune ore della giornata di venerdì. In linea con i movimenti dal prezzo spot, tutta la struttura dei future è aumentata significativamente. Il prezzo del future a 18 mesi, in particolare, ha superato i 210 euro/Mwh. I mercati finanziari si aspettano quindi che il prezzo del gas rimarrà ampiamente sopra i 200 euro non solo per l'inverno 2022-2023, ma anche per quello successivo.
Parallelamente è aumento anche il prezzo del gas naturale negli Stati Uniti e, soprattutto, il prezzo del Gas Naturale Liquefatto (GNL) sul mercato asiatico. La crisi energetica europea si sta quindi propagando al resto del mondo.

Prezzi future del gas al TTF
Prezzi future del gas al TTF

A fronte del forte aumento del prezzo del gas, il prezzo del petrolio prosegue nella sua fase di relativa stabilità, con il Brent e Wti che oscillano rispettivamente intorno a 95 e 90 $/barile.
Nella heatmap relativa ai prezzi dei prodotti energetici emerge chiaramente la differenza tra le dinamiche recenti dei prezzi dei prodotti petroliferi (zona in verde della heatmap) e qualle del gas nelle diverse regioni del mondo (zona in rosso della heatmap).

HeatMap dei prezzi degli energetici
HeatMap dei prezzi dei degli energetici

 

METALLI NON FERROSI

Continua la forte incertezza sulla tendenza di fondo dei prezzi dei non ferrosi. Dopo essere diminuiti di quasi il 30% tra marzo e l'inizio di luglio, negli ultimi 30 giorni l'indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi ha registrano un aumento superiore al 5%.

Indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi
Indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi

Le headmap che segue evidenzia come la ripresa dei prezzi a 30 giorni riguardi la maggior parte del metalli: rame e nichel, ma anche stagno, leghe di alluminio e, soprattutto, zinco.

HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi

 

L'aumento dei prezzi dell'ultimo mese dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi sembra riflettere due diverse determinanti.

La prima, rappresentata principalmente dal prezzo del rame, riflette una valutazione non pessimista sull'attuale fase di riduzione del ciclo industriale mondiale. Questa risulterà contenuta, a fronte del mantenimento di un ritmo di crescita dell'economia mondiale prossimo al 3%. Nell'ultimo scenario di previsione di luglio 2022 del Fondo Monetario Internazionale, la crescita dell'economia mondiale è stata significativamente rivista al ribasso, rispetto alla scenario di aprile 2022, sia per il 2022 che per il 2023. Tuttavia, anche dopo questa revisione, la crescita prevista per l'economia mondiale è del 3.2% quest'anno e del 2.9% nel 2023. A fronte della prosecuzione di una crescita economica prossima al 3%, l'attuale fase di riduzione dei livelli di attività industriali mondiali risulterà breve, riportando la produzione industriale (e la domanda di metalli) in territorio positivo già nei primi mesi del 2023.

La seconda determinante riguarda l'aumento dei costi di produzione, che sta portando alcuni produttori europei a chiudere gli impianti meno efficienti. Il fenomeno riguarda tutti i metalli, ma soprattutto lo zinco. Sia Glencore che Nyrstar, i due principali produttori di zinco in Europa, hanno annunciato chiusure di impianti a causa degli alti costi dell'energia elettrica.

METALLI FERROSI

La diminuzione dei livelli di attività industriale mondiale si riflette maggiormente sui prezzi dei metalli ferrosi, che risultano nuovamente in calo, dopo alcune settimane in cui erano risultati relativamente stabili.

Indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli ferrosi
Indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli ferrosi

 

La heatmap che segue consente di evidenziare come la flessione di questa settimana riguardi quasi tutti i prezzi dei metalli ferrosi.

HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi

 

ALIMENTARI

Continua la relativa stabilità dei beni alimentari da coltivazioni, con flessioni dei prezzi di frumento, avena e olio di canola, compensate da una tendenza all'aumento dei prezzi di mais, zucchero e soia.

Indice PricePedia dei prezzi finanziari degli alimentari da coltivazione
Indice PricePedia dei prezzi finanziari degli alimentari da coltivazione

 

HeatMap dei prezzi degli alimentari da coltivazioni
HeatMap dei prezzi degli alimentari da coltivazioni