L'incredibile corsa del PUN

Il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sul mercato libero italiano si avvia a chiudere l'anno con un aumento superiore al 300%

.

Energia Elettrica Determinanti dei prezzi

A causa di una serie di fattori concatenanti, nel 2021 il PUN (Prezzo Unico Nazionale, prezzo di riferimento dell'energia elettrica sul mercato libero italiano) ha accusato un aumento che risulta di gran lunga superiore alla crescita dei costi di generazione. Tuttavia, è doveroso segnalare che i ricavi delle imprese produttrici di energia elettrica, pur essendo legate alla dinamica del PUN, possono registrare variazioni anche molto diverse, in relazione alle quote di vendite realizzate sul mercato tutelato e sul mercato libero e alla tipologia di contratti stipulati con la propria clientela.



In Italia esistono, infatti, due mercati dell'energia elettrica:

  • il mercato tutelato che eroga servizi a 29 milioni di famiglie italiane e a 6 milioni di microimprese, che hanno deciso di non passare al mercato libero. I prezzi in questo mercato sono decisi trimestralmente da ARERA (Autorità di regolazione per energia elettrica, reti e ambiente);
  • il mercato libero che eroga servizi agli utenti che hanno deciso di aderire a questo mercato. Il prezzo su questo mercato è liberamente definito dalla contrattazione tra i diversi operatori.
Le contrattazioni sul mercato libero usano come benchmark del prezzo dell'energia elettrica il PUN, quotato giornalmente alla borsa elettrica italiana.

Un primo elemento che segnala la forte anomalia del PUN in Italia nel 2021 è la diversa dinamica della componente energia nei due mercati tutelato e libero.
Il grafico sotto riportato mette a confronto il costo trimestrale della componente energia all'interno del prezzo dell'energia elettrica stabilito da ARERA sul mercato tutelato con la dinamica del PUN.

In condizioni normali, il prezzo della componente energia è più basso sul mercato libero rispetto a quello registrato sul mercato tutelato. Il primo è, infatti, un mercato all’ingrosso con scambi di importo elevato. Il secondo, viceversa, è un mercato al consumo con importi generalmente bassi.
Il prezzo di questa componente sui due mercati registra dinamiche allineate fino al primo trimestre 2021. Nei trimestri successivi, invece, si verifica una crescita molto più accentuata sul mercato libero che non sul mercato tutelato. Questo diverso andamento riflette sia il ruolo di protezione verso famiglie e microimprese svolto dal mercato tutelato, sia l’eccezionalità che sta caratterizzando il prezzo della componente energia sul mercato libero.

Stima dell'aumento dei costi di generazione

Un ordine di grandezza dell'aumento dei costi di generazione è facilmente calcolabile. Il 50% dell'energia elettrica prodotta in Italia utilizza impianti a gas; meno del 10% utilizza carbone o derivati del petrolio; il rimanente è prodotta con fonti rinnovabili. I costi effettivi degli impianti termoelettrici sono mediamente raddoppiati, mentre quelli degli impianti da fonti rinnovabili sono aumentati in modo limitato. Mediamente, l'aumento dei costi di generazione è risultato nettamente inferiore al 100%.
Quindi, l'aumento del PUN di oltre il 300% non può essere imputato al solo aumento dei costi.

Fattori alla base dell'aumento del PUN

I fattori che spiegano l'eccezionale aumento del PUN nel corso del 2021 sono sostanzialmente due:

  1. il System Marginal Price (SMP) che governa la fissazione del PUN, ponendolo uguale al prezzo dell'offerta marginale più costosa.
  2. il forte aumento del prezzo del gas naturale scambiato al Title Transfer Facility (TTF) e al National Balancing Point (NBP), punti di scambio virtuali per il gas in Olanda e nel Regno Unito. I prezzi di queste borse sono prezzi di riferimento sul mercato europeo. Ad essi si allineano i prezzi delle altre borse di gas, quali i prezzi MGP-GAS italiani (si veda l'articolo Il mercato del gas in Italia);

Data l'elevata quota di energia elettrica prodotta con gas in Italia e dato il limitato acquisto di gas con contratti a lungo termine a prezzo fisso, molti produttori di energia elettrica italiana sono costretti a fare offerte alla borsa elettrica italiana ad un prezzo che riflette il prezzo del MGP-GAS, determinando con la loro offerta il prezzo del PUN.

Conclusioni

In questa fase di eventi eccezionali, i forti aumenti del prezzo MGP-GAS e il System Marginal Price con cui è definito il PUN stanno creando distorsioni di mercato a favore delle società che importano gas con contratti di importazione di lungo termine e di quelle che producono energia elettrica con fonti diverse dal gas.
È auspicabile che l’attuale esperienza possa evidenziare come la riduzione di contratti di importazione di lungo termine di gas a favore di acquisti sul libero mercato e la fissazione di prezzi basati sul System Marginal Price, possano generare molte più inefficienze e distorsioni di quelle che vorrebbero evitare. Se l’esperienza sarà servita e saranno introdotti adeguati correttivi, allora è probabile che i prezzi dell'energia elettrica che stiamo sperimentando in questo autunno-inverno rimarranno solo un evento di eccezionalità storica.

Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!

Visualizza le ultime newsletter Pricepedia