Segnali di stabilizzazione dagli indicatori congiunturali PricePedia

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Indicatori Congiunturali Congiuntura

A partire dalla seconda metà del 2020, molteplici fattori hanno contribuito a determinare il forte aumento dei prezzi delle materie prime. Tra questi il principale è stato la repentina ripresa della domanda mondiale, che ha fatto seguito all’allentamento delle misure di lockdown nei diversi paesi.
Un altro fattore che ha sicuramente inciso in maniera rilevante all’aumento dei prezzi delle commodity riguarda le difficoltà logistiche che le imprese utilizzatrici hanno incontrato con la ripartenza delle attività produttive. Tali difficoltà sono state determinate sia da problematiche di breve periodo legate alla pandemia, sia a problematiche di natura strutturale (per approfondire si veda l'articolo). Ciò ha portato le imprese a sostenere maggiori costi di trasporto, dovuti all’aumento dei noli navali, e a dover far fronte alla maggiore incertezza legata alla disponibilità di materie prime impiegate nei processi produttivi.
L’analisi che segue mostra i segnali provenienti dagli indicatori congiunturali PricePedia legati ai fattori citati, al fine di avere indicazioni utili riguardo agli effetti sui prezzi delle materie prime.

Domanda mondiale

Il grafico che segue mette a confronto i dati mensili riferiti agli indici di attività economica PricePedia, che possono essere considerati quali benchmark della domanda mondiale di materie prime.

Confronto dati mensili, Indici in € (2017 = 100)

Come si può notare dal grafico, è evidente come l’andamento dei diversi indicatori sia abbastanza allineato: dopo il crollo delle attività economiche e del commercio internazionale, avvenuto durante la primavera 2020, si è concretizzata una ripresa a forma di V. Tale rimbalzo ha portato al pieno recupero dei livelli di attività economica sia rispetto al 2020, sia rispetto al 2019, come illustrato da tutti gli indicatori.
Dall’estate 2021 è in corso una progressiva stabilizzazione e la ripresa economica sembra aver esaurito lo slancio mostrato nei mesi precedenti.

Difficoltà logistiche

Le difficoltà che hanno caratterizzato la logistica a partire dalla primavera 2020 hanno provocato dei ritardi lungo le catene di approvvigionamento a livello globale e un aumento del costo del trasporto delle merci.
Il grafico che segue mostra i principali benchmark di costo dei noli navali per le navi utilizzate nel trasporto di merci alla rinfusa e per le navi container, rispettivamente il Baltic Dry Index (BDI) World Container Index (WCI).

Confronto dati mensili, Indici in € (2017 = 100)

Il grafico mostra la crescita sostenuta che ha interessato il costo dei noli navali a partire da maggio 2020. Con l’inasprimento delle difficoltà logistiche, provocate anche dall’incidente della nave Evergreen nel canale di Suez, che ha rallentato i traffici marittimi, nel corso del 2021 i noli hanno subito una crescita ancora più forte.
Nell’ultimo mese si è assistito ad un rallentamento. Sebbene il dato mensile del BDI risulti in crescita rispetto allo scorso settembre, su base giornaliera, dopo il picco di massimo registrato il 7 ottobre 2021, l’indice ha iniziato a diminuire, seppur rimanendo su livelli alti.
Per quanto riguarda il WCI, invece, a ottobre 2021 il segnale che emerge dal grafico è di un calo pari al -2.9% rispetto al mese precedente.

Conclusioni

Dall’analisi emergono, dunque, i primi segnali di rallentamento della domanda di materie prime. Il costo dei trasporti, anch’esso in rallentamento, potrebbe segnalare un primo passo verso la normalizzazione del traporto delle merci. Se tale dinamica si confermerà nei prossimi mesi, è plausibile un allentamento della pressione sui prezzi delle materie prime.

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