Non si arrestano gli aumenti dei prezzi delle materie prime

Anche ad ottobre 2021 l’indice degli industriali e l'indice totale commodity segnalano rincari elevati

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È stato pubblicato l’aggiornamento PricePedia del mese di ottobre 2021. Contrariamente a quanto atteso nei mesi precedenti, i prezzi delle materie prime non accennano ad alcun ribasso.
A livello aggregato, gli indici di prezzo mostrano ulteriori tensioni: in termini congiunturali, ovvero rispetto al mese scorso, l’indice totale delle commodity segnala un incremento del 6.4%, il più alto registrato finora, mentre quello degli Industriali1 un incremento del 3.6%. Il grafico che segue riporta la dinamica degli indici di prezzo degli ultimi tre anni.


Grafico 1: Confronto indice totale di prezzo delle materie prime
 Confronto indice totale di prezzo delle materie prime

Dal grafico emerge il netto aumento degli indici di prezzo rispetto ai livelli del 2020. In particolare si registrano variazioni tendenziali pari a 61.5% per l'Indice totale commodity e 44.2% per l'Indice degli Industriali. A livello aggregato, quindi, si assiste ad importanti incrementi nei valori rispetto allo scorso anno. In termini di crescita annuale, gli indici non hanno mai registrato aumenti così intensi, sostenuti soprattutto dallo storico incremento del comparto degli Energetici.

Anche a livello delle singole merceologie la dinamica è confermata. Il grafico che segue riporta la variazione dei prezzi delle principali merceologie presenti in PricePedia rispetto a settembre 2021.


Grafico 2: Ottobre 2021, variazioni % in euro rispetto a Settembre 2021

Fonte: PricePedia

Dal lato delle variazioni congiunturali, ottobre 2021 su settembre 2021, ad eccezione degli Alimentari (-0.3%) che registrano una modesta stabilità, tutti gli indici aggregati segnalano forti variazioni rialziste, trainate principalmente dal comparto degli Energetici (+11.2%), protagonista nelle ultime settimane di forti rincari.
Gli aumenti vertiginosi di petrolio, gas e carbone hanno influito molto sul costo delle altre materie prime, soprattutto a causa del mismatch creatosi tra domanda e offerta degli energetici che si è inevitabilmente riversato su tutti gli altri comparti.
In particolare gli indici di prezzo di Legno&Carta (+8%), Chimici Inorganici (+6%) e Ferrosi (+5.4%) segnalano i maggiori incrementi. A seguire vi è il comparto dei Chimici Organici (+3.5%), Chimica per l’Industria (+3%), Non Ferrosi (+2.9%) e Plastiche&Elastomeri (+1.4%). Restano stabili i comparti delle Fibre Tessili (+0.3%) e dei Preziosi (+0.2%).

Il grafico che segue, invece, riporta le variazioni tendenziali delle principali merceologie, rilevando significativi rialzi, tutti superiori ai 20 punti percentuali, rispetto ai livelli dello scorso anno.


Grafico 3: Ottobre 2021, variazioni % in euro rispetto a Ottobre 2020

Fonte: PricePedia

La situazione attuale conferma l’andamento già rilevato alla fine di settembre: tutti gli indici di prezzo, ad eccezione dei Preziosi (-10.6%), sono in crescita rispetto ai livelli 2020. A riportare l’incremento più significativo sono gli Energetici (+105.2%), il cui indice risulta più che raddoppiato rispetto ad ottobre 2020. Seguono gli indici di prezzo dei Chimici Organici (+55%) e delle Plastiche&Elastomeri (+29%), settori dove il prezzo del petrolio è il feedstock principale.
Importanti variazioni rialziste sono state registrate per gli indici dei Ferrosi (+73.1%), Non Ferrosi (+39%), Fibre Tessili (+31.1%) e Legno&Carta (+44.7%).
Infine, anche gli Alimentari (+22.1%), Chimici Inorganici (+22%) e Chimici per l’Industria (+24.7%) seguono l'ondata anomala del rincaro delle commodity.

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(1) L'indice PricePedia del prezzo degli Industriali risulta dall'aggregazione degli indici relativi alle seguenti categorie merceologiche: Ferrosi, Non Ferrosi, Legno&Carta, Chimica per l'Industria, Chimici Organici, Chimici Inorganici, Plastiche&Elastomeri e Fibre Tessili.