Le quotazioni dello zucchero continuano ad aumentare

In un articolo della scorsa settimana si è evidenziato che, nella generale profonda flessione della primavera 2020, il comparto alimentare ha scontato meno intensamente il crollo della domanda industriale. Nell’articolo si è analizzato come il prezzo dei semi, dei cereali e degli oli vegetali sia rimasto relativamente stabile o che comunque ha registrato delle leggere variazioni al ribasso; la filiera dello zucchero rientra in parte in questa casistica.

Il grafico che segue riporta le quotazioni giornaliere in euro dello zucchero rilevato all’Intercontinental Exchange, nello specifico è riportato lo zucchero grezzo numero 11, 16 e raffinato.

Dall’analisi del grafico emerge che:

1. a partire dalla scorsa estate, le serie storiche si trovano su sentiero di crescita che risulta confermato anche nelle recenti dinamiche;
2. al netto della comune fase rialzista, nel lungo periodo, lo zucchero 16 registra, in parte, un andamento differente rispetto alle altre due serie.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, al netto del differenziale nei livelli, la dinamica dello zucchero greggio 11 e raffinato è pressoché identica: nel corso del 2020 le quotazioni hanno registrato una flessione tra febbraio ed aprile cadendo rispettivamente del -33% e del -20%. A seguito di questa contrazione le quotazioni hanno invertito la rotta e si sono inserite in un percorso di sostenuta crescita che sta continuando anche nelle settimane recenti. Nell’arco di un anno le quotazioni sono cresciute rispettivamente del +37% e del +13%.
Attualmente i valori si trovano su un livello inferiore rispetto ai massimi di ottobre 2016, lo zucchero numero 11 si attesta pari a 320 euro alla tonnellata mentre quello raffinato a 380 euro alla tonnellata – ad ottobre 2016 le quotazioni erano pari a 460 e 540 euro alla tonnellata. Le quotazioni sono comunque in crescita rispetto ai livelli 2019, segnalando quindi delle tensioni sul prezzo.

Lo zucchero greggio numero 16, invece, ha una dinamica differente rispetto alle altre due tipologie di zucchero sia nel breve che nel lungo periodo. A fronte del calo del raffinato e del numero 11, lo zucchero numero 16 nella prima parte del 2020 non ha registrato alcuna flessione rimanendo relativamente stabile sui livelli medi del 2019. A partire da giugno 2020 anche esso ha registrato una forte dinamica rialzista: ad oggi la variazione tendenziale segna +18% ed un valore che si attesta sui 600 euro alla tonnellata. A differenza delle altre due tipologie di zucchero, il numero 16 è prossimo ai massimi di febbraio 2017.

Al netto, però, di queste differenze nelle dinamiche e nei livelli, nelle settimane recenti le serie storiche continuano a registrare degli aumenti, non recependo quindi il rallentamento che sta caratterizzando, più in generale, alcuni comparti merceologici.