Prezzo dei tondini di acciaio in aumento

Confronto dei prezzi nei diversi mercati

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Ferrosi Determinanti dei prezzi

Il mercato dei prodotti siderurgici sta attraversando una fase di forte pressione dal lato dei prezzi.
In un articolo precedente abbiamo visto come il prezzo dei prodotti piani, in particolare dei coils, sia arrivato ai livelli di massimo storico sia negli Stati Uniti che in Cina, trainato dalla ripresa dei consumi di acciaio. Anche il prezzo rilevato alla dogana dai paesi UE ha subito una forte crescita, avvicinandosi al punto di massimo del luglio 2008.
Il trend rialzista che accomuna il prezzo dei coils nelle diverse aree sta interessando anche gli altri prodotti del comparto dei ferrosi, in particolare il prezzo dei tondini di acciaio. Tuttavia il rialzo dei prezzi è stato eterogeneo nelle diverse aree geografiche.
Il grafico che segue mostra il prezzo giornaliero dei tondini di acciaio quotato allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) ed espresso in dollari per tonnellata (fonte DailyDataLab).

Dati giornalieri, $ per Ton
Dati giornalieri, $ per Ton

Dal grafico è possibile osservare la dinamica di lungo periodo del prezzo del tondino. Il 2020 ha rappresentato un punto di rottura rispetto alla fase precedente: dal 2018 in poi, infatti, il prezzo dei tondini è stato caratterizzato da un trend decrescente che lo ha portato a toccare, il 3 aprile 2020, anche a causa degli effetti della crisi sanitaria, un punto di minimo. Da quel momento, però, il prezzo dei tondini ha iniziato a crescere, sostenuto dalla ripresa dei consumi di acciaio, senza mai fermarsi: dal 3 aprile ad oggi il prezzo quotato allo SHFE ha registrato un incremento pari al +80%, toccando, inoltre, il livello di massimo storico di 930 dollari per tonnellata lo scorso 11 maggio.
Ci sembra utile osservare come nei giorni più recenti il prezzo abbia registrato un aggiustamento verso il basso, segnalando come prezzi superiori ai 900 $ per tonnellata siano difficilmente sostenibili, anche in presenza di una domanda in forte accelerazione, come quella che sta caratterizzando il mercato cinese.

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Anche in Europa il prezzo dei tondini ha registrato degli aumenti, che però non sono stati così forti come quelli osservati sul mercato cinese: da maggio 2020, mese in cui ha toccato il punto di minimo dall’inizio della crisi sanitaria, il prezzo del rebar è cresciuto del +27%.
Il grafico che segue mostra i prezzi mensili dei tondini riferiti ai mercati europeo e cinese ed espressi in dollari per tonnellata.

Confronto dati mensili, $/Ton

Dal grafico è possibile notare come fino al 2016 i prezzi abbiano avuto una dinamica molto simile, sebbene differissero sistematicamente nei livelli (quelli cinesi inferiori a quelli europei). Dal 2017 in poi si è assistito ad un riequilibrio attorno a livelli comuni. L’equilibrio nei livelli si è mantenuto fino allo scorso ottobre 2020, mese dopo il quale il prezzo cinese ha subito un rimbalzo, passando dai 542 ai 774 dollari per tonnellata di aprile, creando una differenza nei livelli con il prezzo europeo che si attesta intorno ai 150 dollari per tonnellata.
Tale differenza può essere spiegata dalla diversa ripresa della domanda di acciaio nelle due aree considerate. Secondo Eurofer, associazione dei produttori di acciaio, infatti, gli ordini faticano a tornare ai livelli pre-crisi, nonostante siano cresciuti per il terzo trimestre consecutivo.
Inoltre, il fatto che i mercati dei tondini tendano ad essere più regionalizzati rispetto a quello dei coils, comporta che gli effetti relativi alla maggiore domanda sul mercato cinese si trasferiscano in maniera molto più lenta sul mercato europeo.