A che livello sta arrivando il prezzo del coils nel mondo?

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Ferrosi Determinanti dei prezzi

Dal lato prezzi delle materie prime la filiera dei ferrosi sta registrando delle forti tensioni. Per cercare di monitorare la dinamica dei prezzi dei metalli ferrosi, si può ricorrere all’analisi dell’andamento di uno dei benchmark di mercato più significativi dell’acciaio, ovvero i coils laminati a caldo.
A livello di flussi commerciali globali i coils risultano tra i prodotti in acciaio più scambiati: nel 2019, in termini di quantità, sono stati scambiati circa 61 milioni di tonnellate mentre nel 2020 si è verificato un leggero rallentamento ma rimanendo su un livello relativamente elevato e pari a 57 milioni di tonnellate (-7%) (fonte: ExportPlanning).
Il rallentamento della domanda si è verificato nella prima parte dell’anno, poi con la successiva ripresa, a partire dall’estate 2020, c’è stata un’inversione di rotta e il prezzo dei coils ha iniziato a registrare degli incrementi. La ripartenza dei consumi è stata trainata dalla Cina, e a successivi incrementi della domanda globale, l’offerta, colpita della restrizioni ai regimi produttivi, non è stata in grado di soddisfare la domanda. Questi fattori hanno iniziato a generare delle forti tensioni nell’ultimo quadrimestre del 2020, che si sono acuite nel primo quadrimestre 2021.
Nonostante la regionalizzazione del mercato dell’acciaio, a livello globale si sta assistendo ad un comune forte trend rialzista sul prezzo dei coils, come emerge dal seguente grafico che riporta i prezzi dei coils per le principali economie di scambio: Cina, Europa e Stati Uniti. Il grafico riporta la quotazione finanziaria in dollari per la Cina e gli Stati Uniti, rispettivamente il valore al Chicago Mercantile Exchange e Shanghai Future Exchange, mentre per l’Europa il prezzo medio in dollari delle importazioni europee dal mondo.

Grafico 1: Andamento mensile del prezzo dei coils
 Andamento mensile del prezzo dei coils

Dal grafico emerge una dinamica comune di lungo periodo che lega le serie storiche. A partire dalla fine del 2020 però, i mercati hanno iniziato registrare delle intensità differenti negli aumenti di prezzo.

I coils americani hanno subito le maggiori tensioni, dallo scorso settembre il valore è incrementato del +150% passando da 600 a 1490 dollari alla tonnellata di aprile. Anche i coils europei sono aumentati ma con un’intensità decisamente inferiore e pari al +45%, passando dai 510 dollari di settembre 2020 agli attuali 735 dollari alla tonnellata1. Infine il benchmark cinese è stato tra i primi ad aumentare a maggio 2020 – in linea con la ripresa del motore industriale asiatico. Dallo scorso autunno ad aprile il coils cinese è incrementato del +50% circa passando da un livello di 580 a 856 dollari alla tonnellata.

Si tratta di aumenti significativi per il prezzo dei ferrosi; storicamente il valore dell’acciaio non ha mai registrato una crescita così intesa ad eccezione del coils europeo, che nella fase del ciclo economico 2008, tra dicembre 2007 e luglio 2008, è aumentato del +41%.

La situazione ad oggi

A maggio le tensioni sul mercato permangono, il grafico che segue riporta la quotazione giornaliera aggiornata ad oggi dei coils laminati a caldo sul mercato cinese e americano.

Grafico 2: Andamento giornaliero del prezzo dei coils
Andamento giornaliero del prezzo dei coils

Nell’ultima settimana il coils cinese ha registrato, in dollari, dei forti incrementi pari al +16%, ad oggi il valore si attesta sui 1027 dollari alla tonnellata, anche in valuta locale la crescita è pressochè della stessa intensità (+14%). Il susseguirsi di aumenti di quest'entità hanno portato il valore a toccare i massimi storici. La dinamica è supportata dall’esaurimento delle scorte nazionali cinesi, il tasso di riduzione è più rapido di quello di reintegrazione. Le scorte dei principali prodotti in acciaio in Cina, tra cui anche i coils, sono scese del -5% la scorsa settimana rispetto alla precedente, mentre il consumo è cresciuto del +5.3%, generando un disequilibrio nei fondamentali e quindi tensioni sul prezzo (fonte Nasdaq).

Anche il prezzo americano continua ad essere in forte tensione, battendo continui record di massimo storico giornaliero: ad oggi la quotazione segna 1520 dollari alla tonnellata e da fine aprile è aumentata del +15%. Dietro gli aumenti sul mercato americano c’è il sentiment comune che la domanda rimarrà elevata per gran parte dell'anno, e che sarà poi rinvigorita dall'industria automobilistica quando tornerà a pieno regime.

In sintesi, ad oggi il mercato globale dei coils sta percorrendo l’intensa corsa rialzista, al momento a guidare la crescita del mercato c’è l’aspettativa di una probabile crescita della domanda di acciaio che rischia di non essere bilanciata dall’offerta. Il calo delle scorte di acciaio e una domanda robusta potrebbero incoraggiare le acciaierie ad incrementare la produzione, riducendo la tensione tra domanda e offerta.
Questa dinamica di forte rialzo sta accomunando non solo il mercato dei metalli ferrosi ma anche quello dei non ferrosi, come sta avvenendo sul mercato del rame.


(1) Il prezzo dei coils è relativo al prezzo medio alla quale UE27 importa coils dal mondo, trattandosi quindi di un prezzo doganale non include ulteriori costi aggiuntivi, ad esempio costi di trasporto e/o di rivendita.