Prezzo del petrolio stabile sui 60 dollari al barile

La scorsa settimana il prezzo del petrolio si è mantenuto sostanzialmente stabile intorno alla soglia critica dei 60 dollari al barile: la chiusura di venerdì 9 aprile segna il Brent a 63 dollari al barile, il WTI a 59.3 e l’Oman/Dubai a 61.

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio

Guardando alle ultime settimane, notiamo come questo trend di stabilizzazione intorno al valore medio dei 60 dollari al barile risulti già in atto da metà marzo; in termini di movimenti giornalieri il livello ha oscillato, al rialzo o al ribasso, intorno a questa soglia.
Lo scenario di previsione dell’Energy Information Administration (EIA) di aprile stima, per il 2021, un prezzo rispettivamente pari a 62.3 dollari al barile per il Brent e di 58.9 dollari al barile per il WTI: si tratta quindi di valori in linea con gli attuali livelli, e con i valori registrati a inizio 2020, prima dello scoppio della pandemia. Si tratta, inoltre, delle previsioni più ottimistiche dall'inizio della crisi sanitaria.

Per quanto riguarda la domanda, la previsione risulta meno ottimistica, stimando un recupero definitivo sui livelli 2019 nel primo trimestre 2022. Secondo le previsioni dell’EIA, la domanda di combustibili risulterà infatti ancora debole nel corso del 2021, a fronte di una lieve crescita a fine anno. La previsione di un leggero incremento è in linea con le aspettative dei produttori di petrolio.
Come segnalato nell’articolo della scorsa settimana, l’OPECPlus si sta preparando al recupero della domanda, prospettando un allentamento delle restrizioni produttive a partire da maggio. Secondo le stime EIA, l’offerta del cartello tornerà prossima ai livelli antecedenti alla crisi sanitaria nel quarto trimestre del 2021.

Ad oggi, le aspettative suggeriscono quindi una “normalizzazione” dei livelli - sia in termini di domanda che di offerta - tra la fine 2021 e l'inizio del 2022.