Il prezzo del nichel LME prosegue la sua crescita

Il metallo non ferroso trascina gli extra di lega

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LME Acciaio Inox Non Ferrosi Determinanti dei prezzi

Il prezzo del nichel al London Metal Exchange (LME) continua a crescere. Da pochi giorni, infatti, ha superato la soglia dei 18 mila dollari/tonnellata, avvicinandosi al picco toccato nel settembre 2019. Così come gli altri metalli non ferrosi quotati al LME, il prezzo del nichel nel 2020 è stato interessato da un trend di crescita, nel suo caso pari al 20%. Tale tendenza ha avuto inizio nell’aprile del 2020, con l'inversione della fase calante del prezzo cominciata ad ottobre 2019.
Nel grafico che segue viene illustrato l’andamento del prezzo giornaliero del nichel quotato al LME, espresso in dollari per tonnellata (fonte: DailyDataLab).

DATI GIORNALIERI (LIVELLO - DOLLARO)

Dal grafico è possibile notare come, da aprile 2020, il prezzo del nichel sia stato interessato da una crescita sostanzialmente ininterrotta. Il recupero, come descritto in un precedente articolo, ha interessato tutti i metalli non ferrosi quotati al LME, ed è attribuibile al recupero della domanda mondiale, trainata soprattutto dalla domanda della Cina, principale consumatore di metalli non ferrosi.
Nelle ultime settimane, gli aumenti di prezzo sembrano essere legati anche a tensioni dal lato dell’offerta. Secondo quanto riporta Reuters, infatti, a sostenere il prezzo quotato vi sarebbero i blocchi all’estrazione dei minerali nelle Filippine, imposti dal governo della regione Mindanao, e in Nuova Caledonia, a causa delle proteste da parte della popolazione locale. Sia le Filippine che la Nuova Caledonia sono tra i maggiori produttori mondiali dei minerali da cui si estrae il nichel. Per questo motivo i blocchi destano preoccupazione per gli operatori finanziari.

Impatto sul prezzo dell’extra di lega di acciaio inox

L’andamento nei prossimi mesi del prezzo del nichel diventa rilevante anche per quei prodotti fortemente legati alla dinamica del metallo non ferroso. Tra questi, i principali sono gli extra di lega, che rappresentano un’importante voce di costo per gli acciai inox austenitici.
L’extra di lega degli acciai inox austenitici è composto principalmente da nichel, cromo e più limitatamente da molibdeno. Nei grafici che seguono, vengono illustrate le differenze mensili di prezzo degli extra di lega scomposte nei contributi dati dalle diverse componenti. In particolare, il primo grafico fa riferimento all’extra lega AISI 304, le cui componenti sono nichel e ferro-cromo, mentre il secondo riguarda l’extra lega AISI 316, alle cui componenti si aggiunge anche il molibdeno. Le variazioni di prezzo sono espresse in euro al kg.

Extra lega AISI 304: differenza di prezzo scomposta per componenti
Extra lega AISI 304: differenza di prezzo scomposta per componenti

Extra lega AISI 316: differenza di prezzo scomposta per componenti
Extra lega AISI 316: differenza di prezzo scomposta per componenti

In entrambi i grafici è possibile osservare come le variazioni di prezzo dell’extra lega siano determinate principalmente dalle variazioni osservate nel prezzo del nichel. Forti aumenti/cali nel prezzo quotato al LME hanno un impatto maggiore sul prezzo dell’extra lega, rispetto alle altre materie prime considerate. Ciò è determinato sia dal fatto che il nichel è la componente che ha una incidenza maggiore nell’extra lega, sia dal fatto che questa materia prima è più volatile delle altre due, con una deviazione standard nel periodo considerato dai grafici pari a 0.95 €/kg. Le deviazioni standard di molibdeno e cromo, invece, si attestano rispettivamente sui 0.20 €/kg e 0.29 €/kg.