Il 2020 chiude in ripresa

Nonostante variazioni tendenziali ancora negative, gli indici di prezzo delle materie prime segnalano un recupero

.

Energetici Ferrosi Preziosi Fibre Tessili Indicatori Congiunturali Acciaio Inox Alimentari Chimici Organici Plastiche ed Elastomeri Legno e Carta Chimica: Specialty Chimici Inorganici Management Non Ferrosi Petrolio Congiuntura

Il 2020 ha messo a dura prova l’intero assetto economico. Con riferimento al comparto delle materie prime, nei prezzi il punto di minimo è stato toccato tra aprile e maggio; successivamente, a partire dai mesi estivi, si è assistito ad lenta ripresa, che sta continuando tuttora nonostante il preannunciato ritorno a regimi di lockdown più severi.

L’indice totale dei prezzi delle materie prime e l’indice degli industriali rispecchiano questa dinamica: attualmente entrambi sono in una fase di recupero, registrando dal punto di minimo ad oggi un aumento prossimo al 6%, benché le variazioni anno su anno si attestino ancora su valori negativi. Rispetto a dicembre 2019, l’indice totale delle commodity registra una riduzione del 19% in euro, mentre quello degli industriali cala del 4.7%.

Grafico 1: Confronto indice totale delle materie prime e industriali
Confronto indice totale delle materie prime e industriali

Nel dettaglio delle singole merceologie, le variazioni tendenziali degli indici di prezzo rimangono generalmente in territorio negativo, ma in valore assoluto le contrazioni rilevate evidenziano un miglioramento rispetto a quanto registrato a novembre.

Grafico 2: Dicembre 2020, variazioni % in euro rispetto a Dicembre 2019

Fonte: PricePedia

In termini di ranking la situazione rimane relativamente invariata rispetto allo scorso mese: Energetici, Chimici Organici, Fibre Tessile risultano ancora le merceologie più colpite dall’impatto drammatico del Covid-19; le variazioni degli indici di prezzo si attestano su valori negativi a doppia cifra. Plastiche&Elastomeri segnano, per la prima volta da febbraio, una contrazione leggermente inferiore al 10%. I restanti comparti della Chimica, rispettivamente Chimici Inorganici e Chimica per l’Industria, si attestano intorno al -7%. Infine l'indice di prezzo per Legno&Carta segna a dicembre una variazione tendenziale del -5.2%, quello degli Alimentari del -2%.
In miglioramento rispetto al mese precedente troviamo i metalli Non Ferrosi, i cui prezzi segnalano stabilità (-0.3%), grazie alla ripresa dell’intero comparto. I metalli Ferrosi tornano invece a segnare una variazione positiva a dicembre, pari al +3%. Una possibile spiegazione per questa dinamica potrebbero essere le tensioni sul mercato del minerale di ferro e del carbone, che impattano sui prezzi dei prodotti finiti. Stabili su variazioni tendenziali dell’ordine del +20% i prezzi dei Preziosi.

Una prima conclusione sul 2020

A fronte del drammatico inizio d'anno, per il settore industriale manifatturiero il 2020 si conclude in ripresa rispetto ai mesi bui di primavera. Dopo le chiusure coattive nel primo semestre, il settore manifatturiero sta rispondendo in maniera relativamente positiva alla crisi sanitaria ed economica, come dimostra anche l’indice di produzione industriale, il cui livello di dicembre risulta prossimo a quello del 2019.

Grafico 3: Indice di produzione industriale
Indice di produzione industriale