USA-Cina: timidi segnali d’intesa - Italia: il caso ex ILVA fa risalire lo spread

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento dell’11 novembre 2019

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LME Non Ferrosi Analisi settimanale LME

DINAMICA SETTIMANALE

Andamento non ferrosi

 

Nella scorsa settimana c’è stato un ribasso dei prezzi che ha interessato 3 metalli su 6. In evidenza il rialzo dell’alluminio dopo settimane di stagnazione, il ribasso del nichel dopo settimane di rialzi. Le quotazioni dell’indice LMEX sono salite sopra quota 2856 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra. La volatilità attualmente è mediamente bassa.

COMMENTO MACROECONOMICO

Nell’ultima settimana si sono moltiplicati i segnali positivi sulla trattativa in atto tra USA e Cina per un giungere a un accordo che metta fine, in modo progressivo, alla guerra commerciale che dura da tre anni e ha provocato sia un rallentamento commerciale fra i due paesi, sia un rallentamento dell’economia mondiale. Il Presidente Trump, che si trova sotto procedura di “impeachment”, ha bisogno di accordi importanti per rafforzare la sua posizione nei confronti dell’elettorato, in vista delle elezioni presidenziale del prossimo anno.
Oltre a quello con la Cina, Trump deve pensare anche al capitolo dazi con l’Europa, che prevede un suo pronunciamento entro il 14 novembre. Per quella data infatti, Trump deve decidere se procedere con i dazi sulle importazioni di auto e componenti. Questa decisione riguarda direttamente l’Italia, vista la sua esposizione su questo importante settore.
I segnali di schiarita sulla guerra commerciale tra USA e Cina hanno già prodotto timidi segnali di miglioramento degli indicatori di fiducia. Sul versante europeo va invece segnalato che le previsioni economiche d’autunno della Commissione Europea hanno confermato che il 2020 sarà il 2° anno di moderata espansione per tutta l’Eurozona con andamenti diversi tra i paesi che hanno un basso debito pubblico (Germania e Olanda) e quelli che invece hanno alto debito pubblico (come Francia e Italia).
Il caso Arcelor-Mittal, ovvero ex ILVA.
Il colosso franco-indiano dell’acciaio nei giorni scorsi ha deciso di lasciare, dopo appena un anno, la gestione dell’azienda tarantina. Le ragioni sono diverse e vanno dall’intricata vicenda dello scudo penale agli esuberi di personale e al cattivo andamento del mercato.
La questione è complessa sia dal punto di vista legale, relativamente alla rescissione del contratto da parte di Arcelor-Mittal, sia dal punto di vista sociale, economico e sindacale. Da una parte si parla di perdite da 2 milioni di euro al giorno per l’acciaieria più grande d’Europa e dall’altra di oltre 5000 esuberi (nella sola Taranto l’azienda conta più di 8000 dipendenti). Inoltre, c’è il problema inquinamento e la relativa bonifica.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante una visita allo stabilimento di Taranto ha dichiarato che “non ha una soluzione a portata di mano” e per trovarla ci vorrà del tempo. Le ipotesi sul tavolo sono tante, a cominciare da quella di un intervento pubblico, non facile da attuare anche per la prevedibile opposizione dell’Unione Europea.
I riflessi negativi di questa vicenda si stanno già vedendo, oltre che sul piano sociale e politico, anche sui mercati finanziari, dove il titolo pubblico italiano che fa da benchmark, il BTP a 10 anni, registra un peggioramento dello spread contro il Bund, giunto oltre i 155 punti. Questo equivale a un aumento dei tassi d’interesse che sicuramente vanno a impattare sulle previsioni del Governo che nel 2020 contava di risparmiare oltre 6 miliardi di euro su questa voce.

La settimana dei mercati: quotazioni in rialzo per le borse europee e asiatiche. Molto bene quelle americane, che fanno registrare nuovi massimi.
CRB Index- Materie prime in generale: quotazioni in rialzo.
LMEX-Metalli non ferrosi: indice in rialzo; salgono i prezzi dell’alluminio, del rame, dello stagno e scendono tutti gli altri.
Petroliferi: In rialzo i prezzi del Brent, del WTI e anche quelli del gas naturale.
Valute - cross euro dollaro: ribasso dell’euro e rialzo del dollaro. In rialzo lo yuan che beneficia delle news sui dazi. In ribasso la sterlina, lo yen, il rublo e la lira turca.
Metalli preziosi: prezzi in deciso ribasso.