Effetto global warming sul prezzo del gas naturale?
Il prezzo del gas naturale nel mondo si sta riallineando
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici CongiunturaIn un precedente articolo si è segnalata l’aspetto “regionale” che ha il mercato del gas in Europa, Usa e Giappone, con livelli molto diversi e dinamiche non sempre allineante.
Il grafico che segue riporta l’andamento del prezzo del gas naturale in USA e Giappone e due prezzi sul mercato europeo: il prezzo quotato all’Intercontinental Exchange di Londra (Gas UK) e il prezzo rilavato alla dogana delle importazioni UE (Gas UE).
L’analisi comparata dei 4 prezzi ci consente di evidenziare alcuni aspetti che possono qualificare la dinamica del prezzo alla dogana UE, quello più significativo per determinare i prezzi pagati dagli utilizzatori italiani.
Tre elementi strutturali emergono dal grafico:
- il prezzo sul mercato Usa presenta il livello minore e la minor variabilità. I due aspetti sono tra loro legati. Il prezzo di mercato del gas non può infatti scendere sotto ai costi fissi, riducendo la variabilità verso il basso. Allo stesso tempo, il prezzo strutturalmente basso segnala l’esistenza di un mercato fortemente concorrenziale che limita le variazioni verso l’alto;
- il prezzo UK presenta la maggior variabilità, giustificata dalla maggior reattività che caratterizza i mercati finanziari rispetto a quelli reali;
- il prezzo sul mercato giapponese è strutturalmente maggiore del prezzo sugli altri mercati. Questo dipende sia dall’incidenza dei costi di trasporto e sia dal processo di liquefazione/rigassificazione. Negli ultimi anni esso è dipeso anche dal maggior utilizzo di gas per produrre energia elettrica. A seguito del disastro di Fukushima (marzo 2011), il Giappone ha sospeso, per motivi di sicurezza, l’attività di alcune centrali nucleari sostituendo la produzione di energia tramite reattori con quella prodotta da gas. Questo ha comportato un aumento delle importazioni. Nel bienno 2011-2012, le importazioni di gas naturale, che già si trovavano su un trend positivo, hanno subito una forte spinta: aumentando nell’arco di due anni del 23% (fonte ExportPlanning).
Dal punto di vista delle dinamica dei prezzi, il grafico mette in risalto due elementi:
- su tutti i mercati, all’inizio del 2016 è iniziata una fase di recupero dei prezzi dopo il crollo del biennio precedente, in linea con la dinamica del prezzo del petrolio.
- la flessione che sta caratterizzando l’attuale fase dei prezzi del gas inizia in tempi diversi sui vari mercati. Il primo mercato a cambiare “direzione” è il mercato “finanziario” del Regno Unito. Segue il mercato “reale” del prezzo delle importazioni UE. Da ultimo, inverte la direzione anche il mercato “reale” giapponese. I fattori che hanno portato a questa inversione di rotta sono diversi:
- il prezzo sul mercato UK ha reagito, infatti, alle aspettative di rallentamento della domanda mondiale e al crollo del prezzo del petrolio della fine del 2018;
- il prezzo doganale ha risentito principalmente della minor domanda dovuta all’inverno relativamente caldo. Nei mesi invernali le importazioni UE di gas naturale in quantità dalla Russia registrano, infatti, una variazione tendenziale del -8% (fonte ExportPlanning); a fronte di una produzione russa che si trova sui massimi storici circa 725 miliardi di metri cubi.
- anche il prezzo sul mercato giapponese ha riflesso la minor domanda, dovuta, in questo caso, alla riapertura di alcune centrali nucleari. Uno dei benefici che il Giappone sta cercando attraverso la riapertura di alcune centrali nucleari è una riduzione dei gas serra. Esse, infatti, producono un quantità di diossido di carbonio inferiore a quella del gas naturale, pur essendo questo considerato tra i combustibili fossili il più green.
Conclusioni
In conclusione, dall’analisi emerge che il prezzo del gas naturale nel mondo si sta riallineando ma alla base di questa convergenza ci sono delle specifiche diversità che regolano i meccanismi di domanda ed offerta, confermando l’esistenza di più mercati regionali. In particolare, il prezzo doganale UE riflette meno i rumors che influenzano i mercati finanziari (incluse le dinamiche del prezzo del petrolio, come è documentato dal grafico che segue) e risente maggiormente le effettive condizioni di domanda e offerta sul mercato reale.