Il prezzo dell’etilene sul mercato europeo

Dinamica del prezzo dell'etilene e differenze tra i paesi esportatori

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Chimici Organici Petrolio Congiuntura

In altri articoli di maggio e ottobre abbiamo analizzato la relazione tra il prezzo del barile e quello di alcuni suoi lavorati, come l’etilene. La variazione congiunturale di novembre del prezzo mensile in euro del brent è stata del -17%. L’etilene nell’ultimo mese ha fatto registrare invece una variazione minima rispetto ad ottobre e poco superiore al -1%.

Confronto dinamica Brent (ICE) e Etilene

Dal grafico1 di confronto delle dinamiche dei prezzi mensili in euro emerge che l’etilene ha una minore variabilità rispetto al petrolio, il quale è notoriamente un prodotto estremamente volatile perché interessato sia da fenomeni di mercato (domanda-offerta, stock, ecc.) che da fattori politici (crisi geopolitiche, vertici OPEC, ecc.). L’etilene conserva un certo ritardo nell’assorbimento delle variazioni del suo feedstock, che può variare tra uno e due periodi e può avere intensità differente.

La trasmissione nella dinamica del prezzo tra due prodotti evidentemente collegati (perché appartenenti alla stessa filiera) può dipendere anche dai prezzi imposti dai produttori di polimeri (offerta). E’ interessante a tal riguardo vedere come si sono evoluti i prezzi e le quantità di import dei paesi UE28 dai maggiori esportatori.
Il grafico a doppie barre orizzontali proposto di seguito mostra le quantità vendute e il prezzi medi applicati dei principali esportatori nel Mercato Unico. Cliccando su "Esegui animazione" viene mostrata l'evoluzione delle due misure al 2000 al 2018 il tasto "Ritorna all'inizio" permette invece di riportare le serie al primo periodo considerato.


Una lettura attenta del grafico permette di affermare che c’è una certa omogeneità nella dinamica dei prezzi. Ciò trova conferma nei punti di svolta della storia dell’etilene, coincidenti con quelli del greggio: il picco del 2008, il crollo del 2009, i livelli sostenuti tra il 2011 e il 2014, il nuovo trend negativo fino al 2016 e infine la forte ripresa tra il 2017 e il 2018. Il grafico a barre di destra permette di notare che ci sono alcuni esportatori il cui prezzo, in un determinato periodo, è stato sostanzialmente diverso da quello applicato dagli altri esportatori. Questo è il caso degli Stati Uniti tra il 2000 e il 2007, oppure della Repubblica Ceca tra il 2009 ed oggi: i produttori statunitensi e cechi, nei periodi indicati, hanno venduto etilene sul mercato europeo a prezzi maggiori (pur commerciando bassi volumi) rispetto ad esempio al Regno Unito - Regno Unito e Olanda sono i due principali esportatori nei paesi UE28 dall’inizio del nuovo millennio -. La Germania invece pur essendo in media il terzo esportatore di etilene in Europa ha comunque tenuto prezzi medi degli ultimi anni piuttosto elevati.

Questa modalità che approccia una duplice analisi si presta a fornire moltissimi spunti che meriterebbero approfondimenti ulteriori e che saranno l’oggetto di prossimi articoli.


(1) I prezzi sono stati trasformati in indici con base 100 nel 2017 per non tener conto delle distanze nel livello dei prezzi ma solo della dinamica.