Le determinanti dell’acciaio dolce

Dallo studio della composizione dell'acciaio dolce alla creazione di un indice delle determinanti del suo prezzo

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Ferrosi Determinanti dei prezzi

In alcuni articoli ( 1, 2 ) pubblicati precedentemente si è discusso dell’andamento del prezzo di alcuni semilavorati in acciaio dolce sintetizzato con il metodo della componente principale (PCA).
Considerando il legame tra la componente principale dell’acciaio dolce e le materie di cui è costituito, in quest'articolo di cercherà di ricostruire una serie con la stessa dinamica dell'acciaio. Il suo prezzo si compone infatti di una componente fissa e una variabile. Quest'ultima è determinata dai movimenti nei prezzi delle materie da cui deriva e può essere ricostruita con lo studio del legame tra il semilavorato (acciaio dolce) e le principali commodities da cui si ottiene (carbone, minerale di ferro, petrolio).

Di seguito è mostrato il grafico con le serie dei prezzi doganali (fonte: PricePedia ) delle commodities da cui si ottiene l’acciaio dolce.


Carbone e minerale di ferro sono le due componenti principali da cui si ottiene l’acciaio. Si è tenuto conto anche dell’influenza del petrolio perché, oltre ad influenzare trasversalmente le dinamiche della maggior parte delle commodities, è il driver di costo dell’energia elettrica, elemento necessario ai processi produttivi dell’acciaio. A conferma di quanto affermato in precedenza, il petrolio guida la dinamica delle altre due materie anticipandola di circa 6 mesi. Va segnalato che mentre sul mercato del greggio si registra un periodo di tensione, il carbone sembra piuttosto stabile rispetto agli ultimi 12 e il minerale di ferro leggermente in flessione da inizio anno.

Una regressione lineare1 tra la componente principale dell’acciaio dolce e le commodities da cui deriva, ha evidenziato un legame positivo e significativo con il carbone e il minerale di ferro2. I coefficienti - pari a 0,6 per il carbone e 0,2 per il minerale di ferro - hanno evidenziato una significatività statistica del 99%. I coefficienti stimati sono stati usati per pesare i prezzi delle commodities da cui si ottiene l’acciaio dolce. Grazie al legame studiato è stato possibile creare un indice delle determinanti - qui denominato “carica” - che rappresenta la parte variabile della dinamica del prezzo dell’acciaio.
Nel grafico è mostrato il confronto tra la dinamica della componente principale dell’acciaio dolce e quella della carica.


Le due serie hanno sostanzialmente la stessa dinamica: condividono gli stessi trend e gli spessi punti di massimo e minimo.

La medesima operazione può essere ripetuta per molteplici altri prodotti semilavorati in cui la variabilità del prezzo è determinata dalla dinamica delle commodities da cui deriva. Questo metodo permette di ottenere il “prezzo teorico” dei prodotti a partire dallo studio del loro legame con le commodities di base.


(1) Le variabili, esprimendo grandezze monetarie, sono state trasformate in logaritmi.
(2) La dinamica del petrolio sembra influenzare quella del minerale di ferro tanto da renderlo non significativo se considerati insieme nel modello per la determinazione della dinamica dell’acciaio dolce. Tra le due variabili per evidenti assunti si è scelto di considerare il minerale di ferro ed ecludere il petrolio.