Prosegue la divergenza tra prezzi dell’energia e prezzi dei metalli
Dinamiche di offerta, domanda e tassi accentuano il divario tra commodity energetiche e metallifere
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeAnche nel corso dell’ultima settimana è proseguito il processo di divergenza tra l’andamento dei prezzi dell’energia e quello dei prezzi dei metalli, una dinamica che si sta progressivamente consolidando nel corso del 2025.
Energia
Per ritrovare un Indice PricePedia dei prezzi dell’energia espresso in dollari su livelli così bassi come quelli registrati negli ultimi giorni della settimana appena conclusa è necessario tornare alla primavera del 2021. In termini tendenziali, a dicembre i prezzi dell’energia risultano inferiori del 18% rispetto a un anno fa; la flessione risulta ancora più marcata (‑26%) se misurata in euro, a causa dell’apprezzamento dell'euro sul dollaro.
Nel dettaglio, venerdì il prezzo del petrolio Brent all’Intercontinental Exchange (ICE) è sceso per alcune ore al di sotto della soglia dei 61 $/barile, chiudendo la seduta solo leggermente sopra tale livello, a 61.2 $/barile. Nella prima metà di dicembre, il prezzo del gas al punto di scambio olandese del TTF è stato trattato in media a 31 euro/MWh, con una riduzione del 39% rispetto ai prezzi medi di dicembre 2024.
La flessione più marcata questa settimana si è tuttavia registrata sul mercato statunitense, dove il prezzo del gas scambiato all’Henry Hub ha perso oltre il 20% in una sola settimana, correggendo in pochi giorni più della metà dell’aumento accumulato nei due mesi precedenti.
Metalli e FED
All’opposto, è proseguita la fase di crescita dei metalli non ferrosi. In particolare, il rame ha registrato venerdì al London Metal Exchange un nuovo massimo storico, avvicinandosi alla soglia dei 12.000 dollari alla tonnellata.
Sul fronte dei metalli preziosi continua una fase di crescita sostenuta, guidata dall’argento, che giovedì ha toccato un nuovo massimo storico a 63.9 dollari per oncia Troy, prima di correggere a 61.4 dollari nella seduta successiva. Il comparto dei metalli preziosi ha trovato ulteriore sostegno nella recente riduzione dei tassi di interesse negli Stati Uniti: mercoledì, infatti, la Federal Reserve ha tagliato i tassi di riferimento di 25 punti base, portandoli nell’intervallo 3.50–3.75%.
Determinanti
Anche la seconda settimana di dicembre 2025 conferma quindi la presenza di fattori strutturali che stanno alimentando una marcata divergenza tra prezzi dell’energia in calo e prezzi dei metalli in crescita. I mercati energetici continuano a risentire di una condizione di abbondanza dell’offerta, a fronte di una domanda ancora incerta. I metalli, al contrario, risultano sostenuti da driver di lungo periodo: per i non ferrosi, e per il rame in particolare, il ruolo centrale è svolto dalla transizione energetica; per i metalli preziosi, la persistente ricerca di strumenti di protezione finanziaria in un contesto macroeconomico molto instabile.
APPENDICE NUMERICA
ENERGIA
L’indice finanziario PricePedia degli energetici ha accelerato la sua fase di riduzione.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Dall’analisi dell’heatmap degli energetici emerge con evidenza la flessione dei prezzi del petrolio, del gas europeo e asiatico a cui questa settimana si è aggiunto anche il gas USA scambiato all’Henry Hub.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
METALLI PREZIOSI
L’indice finanziario dei metalli preziosi raggiunge un nuovo massimo storico, sostenuto sia dal taglio dei tassi da parte della FED sia da azioni speculative soprattutto sul prezzo dell'argento.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli preziosi
La heatmap dei metalli preziosi evidenzia la maggior crescita del prezzo dell'argento.
HeatMap dei prezzi dei metalli preziosi
FERROSI
L'indice dei metalli ferrosi Europa risulta questa settimana sostanzialmente stabile, mentre si riduce nettamente quello cinese
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Dall'analisi dell'heatmap si evidenzia la riduzione del prezzo dei minerali di ferro, dei coils Cina e dei tondini di acciaio.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Continua anche questa settimana la crescita di entrambi gli indici finanziari (LME e SHFE) dei metalli non ferrosi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
L’heatmap dei metalli non ferrosi conferma la prosecuzione della fase di rialzo dei prezzi di rame e stagno — i metalli più direttamente legati alla crescita della domanda connessa alla transizione energetica — insieme al cobalto, il cui andamento resta influenzato dal ciclo delle batterie e da fattori di offerta.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
ALIMENTARI
Questa settimana è proseguita la relativa stabilità dell'indice di prezzo degli alimentari tropicali, mentre hanno registrato una tendenza alla diminuzione gli indici dei prezzi dei cereali e degli oli.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
CEREALI
Dall'analisi dell'heatmap emerge una diminuzione dei prezzi dell'avena, lungo una tendenza di indebolimento di medio periodo, come emerge dalla riduzione significativa settimanale anche della media mobile a 180 giorni.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
TROPICALI
L'heatmap dei tropicali evidenzia per la seconda settimana successiva una divergenza tra i prezzi del cacao in forte aumento e i prezzi del caffè in diminuzione.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
OLI
L'heatmap degli oli alimentari si caratterizza per una flessione generalizzata dei prezzi degli oli.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari