Quadro dei mercati energetici: gas rompe il supporto, petrolio debole

Andamento settimanale delle commodity energetiche

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Gas Naturale

Di seguito vengono illustrate le variazioni delle quotazioni di venerdì 21 novembre sul mercato del gas naturale, rispetto al venerdì precedente:

  • TTF Olanda 30.2 €/MWh (-1.1 €/MWh)
  • HenryHub USA 13.6 €/MWh (+0.2 €/MWh)
  • JKM Asia 34.0 €/MWh (+1.4 €/MWh)

La scorsa settimana il TTF front-month ha chiuso a 30.24 €/MWh, in lieve calo rispetto alla settimana precedente, dopo una fase di marcata volatilità legata alla prima ondata di freddo in Europa nordoccidentale. Il brusco abbassamento delle temperature ha fatto impennare la domanda LDZ nel Regno Unito e nell’area NWE, mentre è aumentato anche l’utilizzo del gas per la generazione elettrica.
L’equilibrio del sistema britannico si è irrigidito e il differenziale fra NBP e TTF si è invertito, riducendo quasi a zero i flussi IUK e attirando maggiori volumi norvegesi verso il Regno Unito, nonostante alcune limitazioni produttive per manutenzioni.

Con il ritorno a previsioni meteo più miti a metà settimana, i prezzi hanno iniziato a ripiegare. All’inizio di questa settimana il movimento ribassista è proseguito e il contratto TTF è sceso sotto 30 €/MWh per la prima volta da maggio 2024. La domanda resta sostenuta da temperature ancora inferiori alla media e da forti prelievi da stoccaggio, ma le attese di un prossimo rialzo termico, insieme all’incremento dell’offerta norvegese dopo la fine delle manutenzioni e alla continua crescita dell’approvvigionamento globale di GNL, mantengono il sentiment orientato verso una dinamica laterale-debole. Sullo sfondo si inseriscono anche gli sviluppi diplomatici legati al conflitto in Ucraina, che contribuiscono a un clima di incertezza.

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

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Petrolio

I prezzi del Brent hanno chiuso a 62.6 $/bbl venerdì 21 novembre, in calo di -1.8 $/bbl rispetto alla chiusura della settimana precedente. Anche il WTI ha segnato una contrazione significativa, registrando una variazione di -2.0 $/bbl e chiudendo le quotazioni a 58.1 $/bbl.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

La scorsa settimana il Brent ha mostrato un andamento privo di slancio, con prezzi frenati dall’assenza di fattori realmente rialzisti. Il mercato aveva già assorbito la riduzione degli acquisti di greggio russo da parte delle raffinerie indiane, conseguenza delle tariffe statunitensi, così come l’aumento delle importazioni cinesi di ottobre, sostenute da condizioni di prezzo favorevoli e da un incremento degli stoccaggi. Allo stesso modo, l’allentarsi delle attese per un nuovo taglio dei tassi negli Stati Uniti ha ridotto il sostegno finanziario alle quotazioni, contribuendo a mantenere il Brent in un intervallo ristretto.

Tra i potenziali elementi di supporto figura l’avanzamento di un nuovo pacchetto di sanzioni statunitensi contro l’energia russa, che potrebbe estendersi anche ai Paesi che continuano ad acquistare greggio da Mosca, sebbene l’efficacia della misura dipenderà dall’applicazione concreta.
Sul fronte opposto, la ripresa più rapida del previsto delle esportazioni da Novorossiysk e dal sistema CPC ha riportato sul mercato volumi significativi, mentre le prospettive delineate da OPEC e IEA per il 2026 indicano un modesto surplus, contribuendo a un quadro di maggiore cautela.
In questo contesto, per la settimana in corso il Brent tende a mantenere un orientamento morbido, con un equilibrio dominato soprattutto dall’evoluzione dell’offerta e dal posizionamento degli operatori.

Carbone Termico

La scorsa settimana il mercato del carbone ha mostrato dinamiche divergenti tra Atlantico e Pacifico.
Venerdì 21 novembre il prezzo del carbone termico Europa API2 ha chiuso a 95.3 $/ton, in riduzione di -0.9 $/ton rispetto al venerdì della settimana precedente. I futures sul carbone termico australiano hanno registrato un lieve aumento, pari a 0.3 $/ton, attestandosi a 110.9 $/ton.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

In Europa il front-month API2 CIF ARA ha registrato un lieve calo, influenzato dalla debolezza del gas che ha ridotto la competitività della generazione a carbone. Il TTF ha accentuato la pressione ribassista sull’API2, scendendo più marcatamente. Nel Pacifico, invece, il FOB Newcastle ha mostrato un leggero incremento, sostenuto dalla domanda cinese legata al riempimento delle scorte invernali e dalla limitata disponibilità di materiale indonesiano. Le scorte nei porti cinesi sono salite e i prezzi domestici sono rimasti stabili, mentre nel segmento metallurgico si è osservata una lieve crescita in un contesto di scambi contenuti.

Questa settimana il mercato europeo rimane condizionato dai prezzi bassi del gas che mantengono negativo il margine della generazione a carbone e favorevole quello degli impianti a ciclo combinato. La produzione tedesca da carbone è aumentata su base settimanale ma non abbastanza da sostenere i prezzi, anche per effetto della revisione al ribasso dei consumi prevista a causa del clima mite. Le scorte ARA risultano in diminuzione, mentre la produzione rinnovabile inferiore alla media non modifica un quadro ancora dominato dalle dinamiche del gas e dai meccanismi di fuel switching.