Il mercato del cromo: materia prima strategica per l’acciaio inox
La leadership sudafricana nel commercio mondiale di cromo
Pubblicato da Luca Sazzini. .
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Il cromo è una materia prima strategica, essenziale per la produzione di acciai inossidabili e leghe speciali. In natura si presenta principalmente sotto forma di cromite, il minerale più importante da cui viene estratto. Circa il 96% della cromite prodotta a livello globale viene impiegata nella produzione di ferrocromo, che si ottiene frantumando e miscelando la cromite con carbone e fondenti, per poi fondere la carica in forni elettrici ad arco.
Nell’Unione Europea, il 73% del ferrocromo prodotto è destinato esclusivamente alla produzione di acciaio inox, mentre il restante 27% viene impiegato nella realizzazione di leghe speciali per acciai impiegati in applicazioni industriali che richiedono prestazioni tecniche avanzate.
La domanda globale di cromo, sia sotto forma di minerale sia come ferrolega, è attesa in crescita nel medio-lungo periodo, trainata principalmente dalle prospettive di aumento dell’utilizzo di acciaio inossidabile. Anche l’offerta globale è prevista in aumento, soprattutto nello Zimbabwe, che nei prossimi cinque anni dovrebbe incrementare significativamente la propria produzione. Pur non essendo ancora tra i principali produttori ed esportatori mondiali di cromo, lo Zimbabwe detiene le maggiori riserve mondiali di minerali di cromo e sta intensificando gli investimenti per sviluppare una produzione locale di ferrocromo.
Nonostante l’espansione dell’offerta globale dovrebbe compensare la crescita della domanda, l’Unione Europea rimane esposta a elevati rischi di approvvigionamento.
La produzione interna di cromo dipende quasi esclusivamente dalla Finlandia, che ospita l’unica miniera di cromite ancora attiva nell’UE, quella di Kemi, di proprietà della società Outokumpu. Sebbene la Finlandia sia un importante produttore ed esportatore mondiale di ferrocromo, l’UE resta comunque un importatore netto sia di ferrocromo che di minerali di cromo, con importazioni concentrate da parte di pochi paesi fornitori. Una possibile interruzione delle forniture provenienti anche da un solo paese esportatore, potrebbe essere sufficiente per compromettere l’offerta di cromo sul mercato europeo. Inoltre, l’assenza di alternative tecnicamente equivalenti per la produzione di acciaio inossidabile rende il cromo una materia prima strettamente indispensabile per l’industria metallurgica. Per queste ragioni, il cromo è stato inserito nella lista delle materie prime strategiche dell’Unione Europea.[1]
Merceologia del cromo: prodotti, esportatori e fornitori UE
A livello globale, il cromo viene principalmente commercializzato sotto forma di minerali, mentre l’Unione Europea predilige importarlo direttamente nella forma di ferrocromo.
Di seguito sono riportati i dati relativi alle importazioni mondiali ed europee, sia dei minerali di cromo sia del ferrocromo, in termini di quantità.
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Dall’analisi del grafico sul commercio mondiale del cromo emerge che, se all’inizio degli anni 2000 le quantità commercializzate di minerali di cromo e ferrocromo erano simili, negli ultimi anni il volume del commercio di minerali di cromo ha superato di oltre tre volte quello del ferrocromo. Tuttavia, questa dinamica non si riscontra nel mercato europeo, che continua a privilegiare l’importazione diretta di ferrocromo rispetto a quella dei minerali di cromo.
In termini di produzione mineraria, i primi 5 paesi estrattori di minerali di cromo nel 2024 sono stati: Sudafrica, Turchia, Kazakistan, India e Finlandia.[2] Nel 2024, questi cinque paesi hanno rappresentato complessivamente l’88% dell’estrazione mondiale di minerali di cromo, per un totale di circa 41.500 tonnellate. La disponibilità di risorse minerarie, ha permesso a questi paesi di assumere ruoli centrali nel commercio globale del cromo. Il Sudafrica è il leader indiscusso sia nelle esportazioni di ferrocromo che, soprattutto, di minerali di cromo. La Turchia si colloca al secondo posto tra gli esportatori di minerali di cromo, mentre Kazakistan, India e Finlandia esportano prevalentemente ferrocromo, posizionandosi rispettivamente come secondo, terzo e quinto esportatore mondiale.
Oltre a questi cinque paesi, un ruolo sempre più rilevante nel commercio globale del cromo è ricoperto dallo Zimbabwe, che nei prossimi anni potrebbe mettere in discussione la leadership del Sudafrica.
Nel 2024, lo Zimbabwe è stato il settimo produttore mondiale di minerali di cromo e il quinto esportatore su scala globale. Per quanto riguarda il ferrocromo, si è posizionato come quarto principale esportatore mondiale. Il suo punto di forza risiede soprattutto nell’enorme disponibilità di risorse minerarie: lo Zimbabwe detiene infatti le riserve di cromite più ampie al mondo. A questo si aggiungono gli investimenti in corso, volti ad aumentare in modo significativo la capacità produttiva e trasformativa del paese nei prossimi cinque anni.
Il grafico seguente mostra i principali esportatori di cromo nel 2024, distinguendo le esportazioni tra minerali e ferrocromo.

Dall’analisi del grafico si evidenzia la leadership del Sudafrica nelle esportazioni mondiali di ferrocromo e, soprattutto, di minerali di cromo. Nel 2024, il Sudafrica ha esportato 13.3 miliardi di kg di minerali di cromo, un volume oltre 11 volte superiore rispetto a quello della Turchia, il secondo principale esportatore mondiale.
Anche nel mercato del ferrocromo il primato sudafricano è evidente: le esportazioni nel 2024 hanno superato i 3 miliardi di kg, più della somma di Kazakistan, India, Zimbabwe e Finlanda che sono i 4 principali esportatori mondiali di ferrocromo dopo il Sudafrica.
Analisi delle importazioni europee
I principali paesi fornitori all'UE di minerali di cromo e ferrocromo coincidono con i cinque maggiori esportatori globali sopra menzionati. A questi si aggiungono la Russia, quarto fornitore europeo di ferrocromo, e il Belgio, che si colloca al terzo posto tra i fornitori di minerali di cromo e al secondo per il ferrocromo. Tuttavia, il Belgio non è un produttore diretto di cromo: il suo ruolo rilevante nel commercio europeo deriva dal fatto che funge da punto di transito, importando materie prime da paesi terzi per poi riesportarle all’interno dell’Unione Europea. Per questo motivo, nel grafico seguente non è stato considerato tra i principali paesi fornitori primari all'UE.

Dall’analisi del grafico emerge nuovamente la netta leadership del Sudafrica, principale fornitore europeo di ferrocromo. Nel 2024, l’Unione Europea ha importato oltre 350 milioni di kg di ferrocromo dal Sudafrica, una quantità superiore alla somma delle importazioni provenienti dagli altri quattro principali paesi fornitori.
Anche nel mercato dei minerali di cromo, l’UE mostra una forte dipendenza dal Sudafrica, che si posiziona come secondo principale fornitore dopo la Turchia.
Questi dati suggeriscono che un’eventuale interruzione delle forniture sudafricane potrebbe ridurre significativamente la disponibilità interna di ferrocromo e minerali di cromo nel mercato europeo.
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Analisi dei prezzi europei del minerali di cromo e del ferrocromo
Nel grafico seguente si riporta un confronto tra i prezzi europei dei minerali di cromo e del ferrocromo. Per il ferrocromo è stato utilizzato il prezzo PCA[3], calcolato a partire dai diversi prezzi doganali relativi a ferroleghe con differenti percentuali di contenuto di carbonio.
Prezzi europei dei minerali di cromo e del ferrocromo, espressi in euro/tonnellata

Nel primo ciclo dei prezzi del 2008, innescato dalla grande crisi finanziaria globale, i prezzi dei minerali di cromo e del ferrocromo hanno seguito andamenti molto simili. Tra la fine del 2009 e la fine del 2020, le due serie hanno continuato a mostrare una dinamica comune, sebbene i prezzi dei minerali di cromo abbiano mostrato una volatilità sensibilmente superiore rispetto a quelli del ferrocromo. Nell’ultimo ciclo, invece, dopo il marcato aumento registrato nel biennio 2021-2022, i prezzi del ferrocromo sono tornati a diminuire in seguito al calo dei prezzi dell’energia, mentre quelli dei minerali di cromo sono rimasti su livelli elevati, con lievi ulteriori rialzi.
In sintensi
Il cromo è un metallo strategico essenziale per l’industria europea, in particolare per la produzione di acciai inossidabili, per la quale non esistono sostituti validi. In Europa, la produzione è interamente concentrata in Finlandia, che rappresenta il quarto produttore mondiale di ferrocromo, dopo Sudafrica, Kazakistan, India e Zimbabwe.
L’Unione Europea importa cromo prevalentemente nella forma di ferrocromo, a differenza del resto del mondo che importa prevalentemente minerali di cromo.
L’UE è un importatore netto sia di ferrocromo che di minerali di cromo e dipende in larga misura dalle forniture provenienti dal Sudafrica. Un’interruzione delle esportazioni sudafricane potrebbe generare una significativa carenza di offerta nel mercato europeo, sia per il minerale di cromo che, soprattutto, per il ferrocromo.
I prezzi doganali europei dei minerali di cromo e del ferrocromo risultano, ad oggi, meno allineati tra loro rispetto al passato. Dalla fine del 2022, i prezzi europei del ferrocromo sono tornati a diminuire, mentre quelli dei minerali di cromo sono rimasti su livelli elevati e tendenzialmente in crescita.
[1]Per l'analisi della UE sul cromio, si veda EU FACTSHEETS CHROMIUM
[2] Fonte: U.S. Geological Survey (USGS): Mineral Commodity Summaries 2025
[3] Per un approfondimento sulla PCA si rimanda all’articolo: La flessione dei prezzi degli acciai dolci segnalata dall'analisi della componente principale.