Commodity in bilico tra Cina e tensioni globali

Prezzi influenzati da notizie macro e politiche, ma i movimenti durano sempre meno

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

Nell’articolo della scorsa settimana: La tregua USA-Cina spinge al rialzo i prezzi delle commodity si è evidenziata una crescita generale dei prezzi finanziari delle materie prime, dovuta ai nuovi accordi di Ginevra tra Stati Uniti e Cina. Questi accordi hanno significativamente ridotto le tariffe tra le due potenze, segnando un passo concreto verso la de-escalation delle tensioni commerciali.
Questa settimana, tuttavia, l’effetto rialzista legato al clima di distensione è stato ridimensionato da nuovi dati macroeconomici negativi sull’economia cinese e dal riaccendersi delle tensioni commerciali. Lunedì, Pechino ha annunciato l’introduzione di un dazio antidumping fino al 75% sulle importazioni di alcune materie plastiche (resine acetaliche), provenienti da Stati Uniti, Unione Europea, Taiwan e Giappone. Venerdì, invece, il presidente Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 50% sulle importazioni statunitensi provenienti dall'Unione Europea a partire dal 1° giugno, lamentando uno stallo nei negoziati commerciali.
La combinazione della persistente debolezza dell’economia cinese e della ripresa delle tensioni commerciali ha generato una pressione al ribasso sui prezzi finanziari delle commodity, fatta eccezione per l’oro, che ha beneficiato di un rialzo come bene rifugio, sostenuto anche dal downgrade del rating sovrano degli Stati Uniti annunciato lunedì da Moody’s.

Nel mercato del petrolio si è registrato un calo dei prezzi dovuto ai timori di un ulteriore aumento dell’eccesso di offerta rispetto alla domanda, sostenuto:

  • da un possibile aumento dell’offerta OPEC: i membri dell’OPEC stanno valutando un nuovo incremento della produzione di petrolio a partire da luglio. Questa decisione segnerebbe un cambiamento di strategia da parte del cartello, che potrebbe spostarsi da una politica di sostegno ai prezzi del petrolio, verso una politica di difesa delle proprie quote di mercato.
  • dai dati macroeconomici negativi dalla Cina: i recenti indicatori economici hanno evidenziato un marcato rallentamento della domanda di petrolio cinese a seguito del "Liberation Day" e dell’escalation commerciale tra Stati Uniti e Cina. Anche nell’ipotesi di una distensione sul fronte geopolitico, la fragilità strutturale dell’economia cinese, confermata da dati deludenti su produzione industriale e vendite al dettaglio, continua a pesare sulle prospettive della domanda energetica nel paese.
  • da un aumento inatteso delle scorte di petrolio USA: i dati settimanali dell’EIA hanno evidenziato un incremento superiore alle attese delle riserve di greggio, segnalando una domanda interna più debole e contribuendo ad alimentare le pressioni ribassiste sul mercato.

Nonostante il prezzo del petrolio rimanga dominato dalle pressioni ribassiste legate all’eccesso di offerta, stanno emergendo alcuni rischi al rialzo legati alle tensioni geopolitiche. In particolare, fonti dell’intelligence statunitense indicano che Israele potrebbe prepararsi a colpire gli impianti nucleari iraniani, alimentando timori di un'escalation nel Medio Oriente e potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di petrolio.
Inoltre, permane ancora incertezza sull’esito dell’accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran. Gli Stati Uniti chiedono all’Iran di sospendere l’arricchimento dell’uranio, una pratica che può servire sia a fini civili sia alla produzione di armi nucleari, mentre l’Iran ha dichiarato che tale richiesta non è negoziabile.

Il prezzo del gas naturale europeo TTF Olanda è salito del 5% martedì, spinto da previsioni meteorologiche più fredde e per una manutenzione non pianificata all’impianto di Kollsnes in Norvegia. Tuttavia, nei giorni successivi i prezzi hanno mostrato una progressiva diminuzione. Il calo più marcato è stato registrato a metà giornata di venerdì, in seguito della minaccia di Trump di una tariffa del 50% sulle importazioni statunitensi dall’UE, a cui è seguito un parziale recupero nel pomeriggio.

I mercati finanziari cinesi delle materie plastiche e degli elastomeri hanno mostrato la flessione più pronunciata, dovuta alla persistente debolezza dell'economia cinese. L’indice complessivo degli elastomeri e delle materie plastiche quotate in Cina ha, infatti, registrato una caduta di quasi il 3% nella giornata di lunedì, annullando la maggior parte del rialzo registrato la scorsa settimana.

I prezzi dei metalli ferrosi si sono mossi perlopiù lateralmente in Europa, mentre in Cina si è osservato un calo lunedì, attribuibile alla flessione dei prezzi del minerale di ferro e dei coils laminati a caldo.
Nei metalli non ferrosi c'è stata maggiore volatilità: la settimana si è chiusa in negativo, con flessioni più marcate per il piombo e, a seguire, per l’alluminio, a causa dell'aumento delle scorte.

Nel mercato degli alimentari, gli oli alimentari e, soprattutto, i cereali hanno seguito una dinamica settimanale crescente legata alle condizioni meteorologiche secche negli Stati Uniti. Si segnala, inoltre, un calo significativo dei prezzi delle commodity tropicali, trainato dalla flessione del caffè, causata dall'aumento settimanale delle scorte e da una revisione al rialzo delle stime di produzione in Brasile e Vietnam.

Analisi congiunturale

Questa settimana i dati macroeconomici della Cina evidenziano un rallentamento della produzione industriale, inferiore alle attese, e una crescita più debole delle vendite al dettaglio, segnalando una domanda interna ancora fragile.
In Europa, i PMI di maggio sono scesi sotto la soglia di 50, indicando una contrazione dell’attività economica complessiva, con un calo particolarmente accentuato nel settore dei servizi, influenzato da un clima di incertezza diffusa tra imprese e consumatori.
Negli Stati Uniti, invece, i PMI mostrano una moderata espansione sia nel manifatturiero sia nei servizi, supportata dalla tenuta della domanda interna, sebbene permangano preoccupazioni legate all’inflazione e ai rischi geopolitici che potrebbero rallentare la crescita nei prossimi mesi.

APPENDICE NUMERICA

ENERGIA

Dopo un iniziale rialzo trainato dall’aumento del prezzo del gas europeo TTF Olanda, l’indice degli energetici PricePedia si stabilizza registrando movimenti solo laterali.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici evidenzia una flessione dei prezzi petroliferi e del gas USA, a fronte di un incremento del GNL asiatico, del prezzo unico (PUN) dell'energia elettrica in Italia e del prezzo del gas al punto di scambio TTF olandese.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

Nella giornata di lunedì, l'indice finanziario cinese delle materie plastiche e degli elastomeri annulla la maggior parte dei rialzi della settimana precedente, per poi oscillare lievemente.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

La heatmap delle materie plastiche e degli elastomeri cinesi si tinge di verde, indicando una flessione generalizzata dei prezzi.

HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro

 

FERROSI

L’indice dei metalli ferrosi europei si mantiene su movimenti prevalentemente laterali, mentre quello del mercato cinese registra una flessione lunedì, per poi stabilizzarsi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

La heatmap dei metalli ferrosi evidenzia una riduzione settimanale dei prezzi cinesi del minerale di ferro e dei coils laminati a caldo.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

A fronte di alcune oscillazioni, entrambi gli indici dei metalli non ferrosi chiudono la settimana con un calo dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dall'analisi della heatmap si segnala una flessione generale dei prezzi, più evidente per: piombo, alluminio, nichel, stagno e rame.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

L’indice finanziario dei tropicali evidenzia una caduta settimanale dei prezzi, mentre quelli degli oli alimentari e, in particolare, dei cereali registrano un rialzo.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

Dall'analisi dell'heatmap emerge una crescita settimanale dei prezzi di frumento e mais.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

La heatmap dei tropicali segnala la discesa generalizzata dei prezzi, soprattutto, del caffè.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali