Prezzi delle commodity in attesa dei colloqui tra Stati Uniti e Cina

Tensioni sul TTF: l’UE verso lo stop definitivo alle forniture russe

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Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

Le speranze di una possibile de-escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno interrotto la discesa dei prezzi delle commodity della scorsa settimana, favorendo alcuni rialzi nei primi giorni di quella in corso. Un esempio è avvenuto sul mercato del petrolio: dopo un crollo di oltre l’8% nella settimana precedente,[1] i prezzi del Brent si sono parzialmente ripresi, grazie alle aspettative di una possibile riduzione delle barriere commerciali, in vista degli accordi tra Stati Uniti e Cina, e al nuovo calo delle scorte di petrolio statunitensi.

I prezzi del gas naturale TTF Olanda sono stati i principali protagonisti di questa settimana, registrando un rialzo del 5.5% nella sola giornata di martedì. Questo aumento è stato causato dalla dichiarazione dell’Unione Europea di voler eliminare completamente la propria dipendenza dal gas russo entro la fine del 2027. Per attuare questo piano, l'UE ha proposto una strategia articolata in due fasi. La prima prevede il divieto di stipulare nuovi contratti con i fornitori di gas russo, sia tramite gasdotto sia via GNL, e la sospensione dei contratti spot con pagamento immediato entro la fine del 2025. Secondo le stime, questa misura dovrebbe far sì che già entro la fine di quest'anno l'UE avrà ridotto di un terzo le rimanenti forniture di gas russo.
La seconda fase prevede il blocco totale di tutte le restanti importazioni di gas russo entro il 2027. L’obiettivo della strategia è ridurre i rischi legati alla sicurezza dell’approvvigionamento e alla stabilità del mercato energetico.

Nel mercato dei metalli industriali, la settimana è stata caratterizzata da una relativa stabilità dei prezzi, con una maggior debolezza per i metalli ferrosi.
I metalli non ferrosi sono quelli che hanno registrato la maggiore volatilità, specialmente i prezzi di rame e stagno, che, nonostante le oscillazioni, hanno chiuso la settimana con un rialzo complessivo. La loro crescita è stata trainata soprattutto dalle aspettative di una distensione nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, in un contesto storico in cui la dinamica di entrambi i metalli si è mostrata particolarmente reattiva alle ultime decisioni della politica commerciale statunitense.

Politica monetaria FED

Nella riunione del 6-7 maggio la Federal Reserve (FED) ha mantenuto i tassi di interesse invariati nell’intervallo del 4.25% - 4.50%. La decisione è stata presa all’unanimità ed è risultata in linea con le aspettative del mercato e degli analisti.
L’economia degli Stati Uniti è stata definita solida, ma le crescenti tensioni commerciali potrebbero provocare un aumento della disoccupazione, dell’inflazione e un rallentamento della crescita economica. Salgono quindi i rischi di una possibile stagflazione dell’economia statunitense, ovvero una situazione caratterizzata da un'elevata inflazione e stagnazione economica.
Questo scenario aumenta l'incertezza sulle prossime scelte della politica monetaria della Federal Reserve, che potrebbe dover scegliere tra evitare una contrazione economica e contenere la crescita dell'inflazione. Al momento, la FED sembra orientata a mantenere un approccio prudente, attendendo l'esito degli effetti dei nuovi dazi commerciali prima di prendere nuovi provvedimenti.


Per un approfondimento sulla discesa dei prezzi del petrolio della scorsa settimana, si rimanda all'articolo: I timori sulla domanda mettono sotto pressione i prezzi delle commodity

APPENDICE NUMERICA

ENERGIA

L'indice finanziario dei prodotti energetici PricePedia recupera una parte della caduta registrata la scorsa settimana.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici segnala un aumento settimanale dei prezzi del gas naturale europeo TTF Olanda.
Sul mercato italiano, i prezzi del gas naturale registrano un aumento superiore alla media europea, con un rialzo del PSV . Questa settimana il differenziale tra il prezzo del gas al punto si scambio virtuale italiano rispetto a quello olandese del TTF è risultato di 3.5 euro/Kwh, un valore storicamente elevato che segnala una anomalia nel funzionamento del mercato all'ingrosso del gas in Italia. Questo maggior costo del gas in Italia si è riflesso anche in un maggior prezzo dell'energia elettrica, con il PUN ritornato sopra a 100 euro/MWh nella media della settimana. Il divario con i prezzi dell'energia elettrica all'ingrosso della Francia e della Spagna è stato superiore a 5 volte.

Si segnala, infine, una variazione settimanale negativa della media mobile a 3 giorni per i prezzi del petrolio Dubai e, soprattutto, dei prezzi spot americani del propano liquefatto.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

Dopo un primo rialzo ad inizio settimana, l'indice finanziario delle materie plastiche e degli elastomeri subisce una svolta ribassista.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

La heatmap dei prezzi delle materie plastiche presenta variazioni piuttosto contenute della media mobile a 3 giorni, con lievi rialzi nei prezzi della gomma naturale.

HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro

 

FERROSI

I due indici (europeo e cinese) dei metalli ferrosi proseguono la loro leggera tendenza alla diminuzione.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

L'heatmap dei ferrosi segnala una riduzione settimanale della media mobile a 3 giorni per i prezzi dei coils in Europa e negli Stati Uniti, a fronte di un debole aumento dei prezzi cinesi dei minerali di ferro e dei coils inox.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Gli indici finanziari dei metalli non ferrosi LME e SHFE mostrano una maggior volatilità rispetto a quella registrata nel mercato dei metalli ferrosi e una leggera tendenza all'aumento.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

La heatmap dei non ferrosi evidenzia la crescita settimanale dei prezzi dello stagno e del rame LME.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

Gli indici finanziari dei prodotti alimentari hanno mostrato andamenti contrastanti nel corso della settimana.
Al netto delle oscillazioni, gli indici dei cereali e degli oli hanno chiuso in calo, mentre quello dei tropicali in lieve aumento, per via della parziale ripresa dei prezzi del cacao nelle giornate di martedì e mercoledì.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

Dall'analisi della heatmap dei cereali emerge una riduzione settimanale dei prezzi del mais e un aumento di quelli dell'avena.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

Dalla heatmap dei tropicali si evidenzia la crescita settimanale dei prezzi del cacao.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

La heatmap degli oli alimentari segnala un calo dei prezzi spot dell'olio di semi di soia e dell'olio di palma, a fronte di un rialzo di quelli dell'olio di colza.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari