I timori sulla domanda mettono sotto pressione i prezzi delle commodity

Commodity: preoccupazioni per i dati macroeconomici di USA e Cina

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

Questa settimana i mercati finanziari delle materie prime hanno mostrato un andamento prevalentemente ribassista, a causa di nuove preoccupazioni dal lato della domanda emerse dopo la pubblicazione di dati macroeconomici deludenti sulle economie di Stati Uniti e Cina.
Il settore che ha registrato il calo più marcato è stato quello energetico, trainato soprattutto dalla flessione del prezzo del petrolio. Diverse sono le cause che hanno contribuito alla discesa del prezzo del greggio nel corso della settimana:

  • il calo dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi;
  • la contrazione inattesa del PIL degli Stati Uniti nel primo trimestre 2025;
  • l'aumento della produzione da parte dell’OPEC+, in vista della riunione di lunedì 5 maggio;
  • l’aumento inatteso delle scorte settimanali di petrolio greggio negli Stati Uniti, in controtendenza rispetto alle aspettative del mercato.

L’insieme di questi fattori ha spinto il prezzo del petrolio su livelli prossimi ai 60 $/barile, ben al di sotto della soglia informale di 80 $/barile che guida le decisioni dell’OPEC+.
Gli attuali prezzi sono stati definiti "un’opportunità” dal segretario all’Energia degli Stati Uniti, Chris Wright, il quale ha dichiarato che il Paese continuerà a ricostruire la propria riserva strategica, approfittando dell’attuale convenienza del prezzo del petrolio.
Nel mercato europeo del gas naturale, i prezzi del TTF (Olanda) hanno oscillato attorno ai 32 €/Mwh, in calo di oltre 20 €/MWh rispetto ai livelli di tre mesi fa.

Perfino l’oro, tradizionalmente considerato il bene rifugio per eccellenza, è stato caratterizzato da significative riduzioni nel corso della settimana, a causa del calo dei consumi interni in Cina. La China Gold Association ha annunciato in settimana che, nel primo trimestre del 2025, il consumo di oro in Cina è diminuito del -6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel settore dei metalli industriali si è registrata una flessione dei prezzi finanziari, sia tra i metalli ferrosi che tra quelli non ferrosi. In particolare, nella sola giornata di mercoledì, il prezzo del rame è sceso del -3% sul mercato LME e del -5.5% sul mercato CME, per via dei nuovi dati negativi sul PIL trimestrale degli Stati Uniti e della riduzione del PMI manifatturiero cinese.
L’International Copper Study Group (ICSG) ha previsto un surplus di offerta nel 2025 dovuto principalmente alla maggior produzione mineraria, all’espansione della capacità di fusione cinese e all'avvio di nuove raffinerie in India, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo. Tuttavia, nel brevissimo periodo potrebbero emergere tensioni sul fronte dell’offerta, legate al progressivo calo delle scorte di rame in Cina. In questo contesto, i prezzi del rame si sono risollevati nella mattinata di venerdì, sostenuti anche dall’annuncio di Pechino sulla volontà di avviare nuovi negoziati commerciali con gli Stati Uniti, che ha contribuito a rafforzare il sentiment di mercato.

Anche nei mercati finanziari delle commodity alimentari sono prevalse dinamiche di prezzo settimanali negative, specialmente nel mercato dei tropicali e degli oli alimentari.
Nel mercato del caffè, il differenziale di prezzo tra arabica e robusta continua a rimanere particolarmente elevato. La CONAB, l’agenzia brasialina per l’agricoltura, prevede una riduzione della produzione di caffè arabica in Brasile, sebbene si aspetti un possibile aumento di produzione del caffè robusta.

Congiuntura Mondiale

PIL trimestrale USA

Il PIL trimestrale degli Stati Uniti ha subito una flessione del -0.3%, a fronte di un’attesa di +0.2% e di un +2.4% registrato nel trimestre precedente. Questi dati hanno aumentato ulteriormente le aspettative degli analisti su una possibile recessione dell’economia statunitense.
L’impatto sul mercato azionario è stato quasi totalmente attenuato dall’esito positivo delle trimestrali delle aziende statunitensi. L’S&P 500, infatti, dopo una lieve flessione iniziale, ha chiuso la giornata di mercoledì in territorio positivo, mentre l’indice NASDAQ 100 è rimasto pressochè stabile, con una flessione contenuta del -0.09%.
Nei mercati finanziari delle commodity, invece, la discesa dei prezzi è stata più marcata a causa delle preoccupazioni dal lato della domanda futura.

Inflazione UE

L’inflazione dell’area euro è rimasta stabile al 2.2% , contro le aspettative di una riduzione di un decimo di punto percentuale.
La misura core dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), ovvero la misura dell’inflazione al netto delle sue componenti più volatili, è risultata in aumento dal 2.4% al 2.7%, contro il 2.5% previsto dagli analisti.
Nonostante i dati abbiano mostrato livelli dei prezzi leggermente superiori alle attese, gli analisti restano fiduciosi in un rientro graduale e sostenibile dell’inflazione verso il target del 2%. Di conseguenza, i mercati continuano a scontare un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Banca Centrale Europea (BCE), per la prossima riunione del 5 giugno.

PMI Cina

Nel mese di aprile la media dei due indici PMI manifatturieri cinesi (NBS e Caixin) è scesa da 50.9 a 49.7, indicando una lieve contrazione dell’attività dopo due mesi consecutivi di crescita, dovuta soprattutto alla flessione della domanda estera. Questo calo ha in parte favorito la riduzione dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi, che rimangono sensibili all’andamento del settore manifatturiero cinese.

APPENDICE NUMERICA

ENERGIA

L'indice finanziario PricePedia dei prodotti energetici segue un trend ribassista guidato dalla discesa del prezzo del petrolio.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici di PricePedia evidenzia la riduzione del prezzo del petrolio, del carbone termico, del gas naturale TTF e del PUN, a fronte di un aumento del gas naturale USA Henry Hub.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario delle materie plastiche e degli elastomeri, in linea con la riduzione dell'indice dei prezzi energetici, ha registrato una tendenza alla diminuzione.
La dinamica dell'indice è aggiornata solamente fino alla fine di aprile, per via della chiusura dei mercati finanziari cinesi dal 1 al 5 maggio a causa della festa del lavoro.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

 

FERROSI

I due indici dei metalli ferrosi seguono entranbi una tendenza alla riduzione dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

L'indice finanziario dei metalli non ferrosi LME subisce una flessione a seguito della diffusione dei dati macroeconomici negativi di Stati Uniti e Cina, per poi recuperare venerdì sostenuti dalla notizia della volontà di Pechino di cercare un accordo sui dazi imposti dall'amministrazione Trump.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali LME
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali LME

La heatmap dei non ferrosi evidenzia il calo settimanale della media mobile a 3 giorni dei prezzi del nichel e rame.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

Questa settimana si registra una flessione generale per gli indici degli alimentari, più accentuata per quello dei tropicali e degli oli alimentari.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

Dalla heatmap dei cereali emerge un calo dei prezzi di frumento e mais.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

Dalla heatmap dei tropicali si evidenzia la differenza nelle variazioni settimanali dei prezzi del caffè arabica e del caffè robusta, con il secondo che tende e ridursi più del primo.
Si segnala, inoltre, una riduzione del prezzo del cacao e una flessione dei prezzi dello zucchero, attribuibile alle prospettive di un aumento del raccolto in Brasile, per la stagione 2025/26, favorito dal miglioramento delle condizioni meteorologiche.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali