La debolezza della domanda riporta in diminuzione i prezzi delle commodity
Iniziano i primi segnali di ripresa della produzione industriale, ma resta alta la debolezza della domanda di commodity
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeQuesta settimana, dopo un rialzo durato più di 2 mesi, torna a calare il World Container Index, l'indice di riferimento principale per il costo del trasporto marittimo internazionale.
World Container Index

In un contesto di debole domanda mondiale, con i prezzi dei noli navali delle portacontainer già molto elevati, un barlume di rallentamento della guerra in Medio Oriente è bastato a far ridiscendere l'indice del costo del trasporto marittimo. Le rotte che hanno subito le maggiori riduzioni di prezzo in questa settimana sono state Shanghai-Genova e Shanghai-Rotterdam, che hanno subito delle diminuzioni settimanali rispettivamente del -8.23% e del -6.39%.
Rimangono invece leggermente positive le variazioni di prezzo delle rotte Shanghai-Los Angeles (+1.73%) e Shanghai-New York (+0.44%), indicando, quindi, che il problema della logistica mondiale è ancora lontano dall'essere risolto.
Tassi di interesse USA ancora invariati per mesi
La Federal Reserve (FED), come atteso dagli analisti, ha mantenuto ancora una volta i tassi di interesse invariati fra il 5.25% ed il 5.50%.
Nella riunione di questa settimana il presidente Powell ha ridimensionato le aspettative del mercato, dichiarando che il consiglio direttivo non prevede un taglio dei tassi di interesse per il mese di marzo. Il FOMC (Federal Open Market Committee della banca centrale USA) ritiene ancora troppo elevato il tasso di inflazione USA e, nonostante ci sia fiducia su un prossimo calo dell'inflazione, bisogna ancora attendere dei dati migliori per poter attuare un allentamento della politica monetaria. Attualmente gli analisti si attendono un prossimo taglio dei tassi di interesse per il mese di giugno.
Domanda debole sui mercati delle commodity
I mercati delle commodity rimangono ancora influenzati dall'attuale fase di debolezza della domanda mondiale, anche se iniziano ad arrivare prime notizie positive dai nuovi dati relativi ai due PMI cinesi. Il PMI manifatturiero cinese, rilevato dal NBS (National Bureau of Statistics of China), ha registrato una crescita mensile dal 49.0 al 49.2, mentre l'indice manifatturiero rilevato da Caixin (un gruppo mediatico cinese privato) è continuato a rimanere al livello di 50.8. Questi dati sono dovuti sia ad un miglioramento della produzione che ad un aumento della domanda estera.
Un segnale più ampio di una possibile ripresa dei livelli di attività a livello mondiale è dato dalle dinamiche del commercio mondiale a prezzi costanti e dell'indice di produzione industriale, recentemente aggiornati da PricePedia al mese di gennaio[1]. Questi due indici sono riportati nel grafico che segue. Essi segnalano una progressiva ripresa negli ultimi mesi del commercio mondiale, dopo la riduzione avvenuta tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023. Alla ripresa del commercio mondiale, a gennaio 2024 si aggiunge anche un segnale positivo dei livelli industriali mondiali.
[1] I due indici, contenuti nella sezione Indicatori congiunturali di PricePedia, sono mensilmente aggiornati tramite metodologie di nowcasting.
Indice produzione industriale e commercio mondiale

Quest'ultimo rialzo dell'indice della produzione industriale è sicuramente da interpretare come un segnale positivo, ma non è ancora sufficiente a far ripartire la domanda mondiale del mercato delle commodity.
A fronte di una domanda debole, i produttori stanno cercando di sostenere i prezzi delle commodity riducendo l'offerta.
Queste azioni sono particolarmente evidenti nel settore energetico: la compagnia Saudi Aramco, ad esempio,
ha deciso di rinunciare ai suoi piani di aumento della produzione di petrolio dichiarati lo scorso novembre. La società aveva infatti intenzione di aumentare la capacità produttiva di petrolio di 13 milioni di barili al giorno, ma la debolezza della domanda asiatica, soprattutto da parte di Cina ed India, ha costretto la società a rivedere i propri piani. Nel frattempo OPEC+ continua a tagliare la produzione di petrolio, dato che l'attuale calo della domanda ha già riportato i prezzi del Brent in una fase di riduzione, che è stata ancora di più accentuata dalle ultime dichiarazioni della FED.
Sempre sul fronte energia, si registra, invece, una variazione settimanale positiva dei prezzi del gas naturale europeo TTF (Olanda) dovuti principalmente ai timori di un rischio di approvigionamento dal Medio Oriente.
Per quanto concerne gli altri principali settori, si registra un calo nel mercato delle materie plastiche ed una relativa stabilità nel mercato dei metalli industriali.
Si rilevano, invece, forti variazioni positive nel mercato alimentare dei beni tropicali, causate dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli. In particolare, il prezzo del cacao quotato al CME ha raggiunto il suo massimo storico durante questa settimana.
La principale regione di coltivazione di cacao dell'Africa occidentale è stata colpita dai venti secchi di Harmattan, che hanno distrutto i baccelli di cacao, rovinando il prossimo raccolto della Costa d'Avorio. Oltre a ciò, anche in Ghana e in Nigeria si sono registrate delle condizioni meteorologiche particolarmente ostili per la produzione del cacao.
Di seguito si riporta il grafico del prezzo del cacao quotato all'Intercontinental Exchange.

ENERGIA
Questa settimana l'indice finanziario dei prodotti energetici di PricePedia ha seguito una riduzione guidata principalmente dalla caduta dei prezzi del petrolio. Il petrolio Brent ha chiuso la settimana a 77.3 dollari per barile; il petrolio WTI a 72.3 $/barile
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia

La heatmap dei prodotti energetici, oltre a segnalare la caduta dei prezzi del petrolio e del carbone termico, mette in evidenza il calo della media mobile a tre giorni dei prezzi del gas naturale USA, a fronte di un aumento dei prezzi del propano liquefatto
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro

MATERIE PLASTICHE
L'indice finanziario delle materie plastiche quotate in Cina evidenzia un calo dei prezzi delle materie plastiche guidato dalla caduta del prezzo del petrolio.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

FERROSI
I due indici finanziari dei prodotti ferrosi registrano dinamiche con differenze sempre più evidenti. L'indice dei ferrosi cinese subisce, infatti, una significativa decrescita nella seconda parte della settimana, mentre quello europeo si mantiene relativamente stabile.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

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La heatmap dei prezzi dei metalli ferrosi segnala una riduzione dei prezzi dei coils a caldo USA ed una riduzione dei prezzi dei coils inox in Cina.
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro

NON FERROSI INDUSTRIALI
Entrambi gli indici dei non ferrosi industriali rimangono relativamente stabili, ma chiudono la settimana con una variazione negativa che va quasi a compensare i forti rialzi avvenuti nella settimana precedente.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dalla heatmap si evidenzia una riduzione dei prezzi delle leghe di alluminio e del nichel.
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro

ALIMENTARI
L'indice degli alimentari tropicali prosegue il suo trend di rialzo dei prezzi; l'indice dei cereali registra oscillazioni contrastanti, mentre l'indice degli oli prosegue la fase di riduzione.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
