Le attese sui tassi di interesse condizionano i mercati delle commodity

Nei prezzi finanziari delle commodity prevale una tendenza al ribasso

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I mercati finanziari sono, come noto, fortemente guidati dalle aspettative degli operatori. Nel caso dei prezzi delle commodity, le aspettative possono essere essere scomposte in due grandi aree: specifiche e macroeconomiche.
Le aspettative specifiche sono guidate da fatti che riguardano specificatamente la commodity di interesse; quelle macro riflettono l’opinione degli operatori sulle dinamiche macroeconomiche delle principali economie mondiali.
Tra gli analisti è opinione condivisa che, negli ultimi anni, le aspettative macroeconomiche siano dìventate sempre più importanti rispetto a quelle specifiche. Da più mesi l’attenzione degli operatori è rivolta prevalentemente alle possibili mosse delle banche centrali in termini di tassi di interesse. Questo genera un apparente paradosso: segnali positivi dal lato dei livelli di attività possono indebolire i prezzi delle commodity perché allontanano i tempi di inizio della prossima fase di riduzione dei tassi di interesse.
L’inizio del 2024 si è caratterizzato per segnali che sono andati proprio in questa direzione: da un lato le informazioni sull’andamento dell’economia americana sono risultate più positive di quelle attese; dall’altro l’inflazione in Europa ha registrato un leggero aumento.
L’effetto del possibile allontanamento della fase di inizio della riduzione dei tassi di interesse è visibile, ad esempio, nel prezzo del rame, sceso questa settimana di quasi 200 dollari per tonnellata (dai 8530 del 28 dicembre ai 8347 di venerdì), e nel prezzo del petrolio Brent, che, nonostante i crescenti timori di un’escalation in Medio Oriente, continua a rimanere sotto agli 80 dollari per barile.

Aumenta, temporaneamente, l'inflazione nell'Eurozona

In questa prima settimana dell'anno sono usciti i nuovi dati sull'inflazione dell'Eurozona: il tasso di inflazione è aumentato al 2.9% (+0.2% m/m) dal 2.4% del mese di novembre.
L'aumento dell'inflazione è dato interamente dall'aumento dei prezzi energetici tedeschi: infatti, se si analizza il dato core che esclude le componenti più volatili (energia e alimentari), si registra una riduzione dell'inflazione al 3.4%, dal 3.6% del mese di novembre.
Questo aumento dell'inflazione è quindi da interpretare come un lieve aumento temporaneo, che non dovrebbe incidere sul raggiungimento dell'obiettivo del 2%: gli analisti si aspettano infatti un calo dell'inflazione, seppur modesto, già a partire dal mese di gennaio 2024.
In Germania, l'Indice dei Prezzi al Consumo (ICP) ha registrato un aumento dell'inflazione al 3.7% a/a (+0.1% m/m) dal 3.2% di novembre, mentre l'ICP core ha subito un calo dal 3.5% a/a (+0.1% m/m) dal 3.2% di novembre.
In Italia il tasso di inflazione scende allo 0.6% rispetto allo 0.7% del mese precedente. Le componenti degli energetici regolamentati, dei servizi ricreativi e dagli alimenti lavorati hanno contribuito a ridurre il tasso di inflazione e ad attenuare gli aumenti dei prezzi che si sono verificati nei settori dei trasporti, dei beni alimentari non lavorati e dei beni durevoli e non durevoli.

Aumenta l'occupazione degli Stati Uniti

Buone notizie dal mercato del lavoro degli Stati Uniti, che registra un aumento di 216 mila posti di lavoro (escludendo il settore agricolo) a dicembre 2023.
La disoccupazione è rimasta stabile al 3.7%, rispetto al 3.8% atteso, mentre i salari sono aumentati dello 0.4% m/m e del 4.1% a/a.

Andamento delle commodity

Il settore dell'energia continua ad essere caratterizzato da un'alta volatilità, coi prezzi del gas naturale Henry Hub (USA) che iniziano l'anno con una tendenza rialzista, mentre quelli del carbone termico Australia hanno accusato una forte riduzione nei primi giorni dell'anno, arrestatasi nei giorni successivi. Il prezzo del petrolio è risultato in aumento, ma non tanto quanto ci si poteva aspettare dal peggioramento della crisi in Medio Oriente.
I prezzi dei metalli non ferrosi industriali, trainati dal prezzo del rame, hanno registrato una significativa riduzione.
Nel mercato dei ferrosi si sono verificati aumenti di prezzo nei primi giorni della settimana, con una attenuazione negli ultimi due giorni.
L'indice finanziario dei prezzi delle materie plastiche cinesi espresso in dollari ha registrato un netto calo.
Anche tra i prezzi degli alimentari prevale una tendenza alla diminuzione.

ENERGIA

L'indice finanziario dei prodotti energetici registra oscillazioni settimanali di segno opposto che non lo discostano dalla sua dinamica mensile del calo dei prezzi.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap dei prodotti energetici segnala, da un lato, il forte aumento settimanale della media mobile a tre giorni del prezzo del gas naturale Hunry Hub e, dall'altro, la forte riduzione dei prezzi del carbone termico Australia e del PUN. Questi ultimi due prezzi hanno avuto entrambi una forte caduta tra il 29 dicembre ed il 2 gennaio. Nonostante abbiano entrambi concluso la settimana in aumento, la variazione settimanale della loro media mobile a 3 giorni risulta significativamente negativa.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi dei degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice PricePedia dei prezzi delle materie plastiche ed elastomeri quotati nel mercato cinese sembra avviarsi verso una tendenza di riduzione dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

FERROSI

I due indici dei metalli ferrosi non si discostano dalla lenta tendenza al rialzo dell'ultimo periodo.
Questa settimana diversi prodotti hanno avuto un intenso aumento dei prezzi nei primi giorni per poi diminuire verso il fine settimana.
Questo aspetto si riscontra anche dall'andamento dell'indice che registra un picco nella giornata di mercoledì.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

La heatmap di seguito riportata mostra un aumento della media mobile a tre giorni dei prezzi del molibdeno, dei minerali di ferro Cina, della vergella e dei coils a caldo Europa. Tutti i prezzi di questi metalli sono aumentati significativamente fino alla giornata di mercoledì, per poi attenuare la crescita.

HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Questa settimana entrambi gli indici dei non ferrosi hanno registrato una flessione, che è stata anticipata dal mercato di Londra rispetto a quello di Shanghai.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dalla heatmap si evidenzia la riduzione soprattutto della media mobile a 3 giorni del prezzo delle leghe di alluminio.

HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali

 

ALIMENTARI

L'indice degli oli continua la sua dinamica di riduzione dei prezzi, mentre l'indice dei tropicali inizia a stabilizzarsi dopo la recente fase di aumento.
Anche l'indice dei cereali in questa settimana ha inizato a seguire una lieve riduzione dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia degli alimentari

La heatmap degli alimentari tropicali segnala una riduzione della media mobile a 3 giorni del prezzo del caffè, a fronte di un lieve aumento del prezzo dello zucchero.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi degli alimentari tropicali