I prezzi delle commodity tra crisi finanziarie e geopolitiche

La crisi delle banche e i contrasti per il rinnovo dell'accordo sul grano aumentano l'incertezza sui mercati delle materie prime

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

La crisi di alcune banche locali negli Stati Uniti e della Credit Suisse svizzera ha fatto riemergere i timori del ripetersi della crisi finanziaria del 2008. La situazione attuale è completamente diversa da quella di 15 anni fa, ma il mondo finanziario è corso velocemente ai ripari abbandonando titoli che potrebbero risultare più colpiti da una recessione dell'economia mondiale e acquistando quelli ritenuti maggiormente protetti. Tra questi, sono aumentati gli acquisti di oro e argento e i titoli a lungo termine, aumentandone il prezzo e riducendone i rendimenti: il rendimento dei titoli del tesoro decennali degli Stati Uniti in due settimane si sono ridotti di 50 punti base; quelli dei Bund tedeschi di 60 punti base.
Tra i titoli abbandonati figurano i titoli azionari, soprattutto delle banche, e i prezzi delle commodity. Le diminuzioni più forti hanno riguardato il prezzo del petrolio, per la sua alta finanziarizzazione.

ENERGIA

Il grafico che segue riporta gli indici di prezzo in dollari della media dei prezzi dei prodotti energetici quotati sul mercato americano e europeo. In una settimana, entrambi gli indici hanno perso più del 10%.

Indici finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia Europa e USA
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia Europa e USA

La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prodotti energetici, espressi in euro.
L'area con le diminuzioni settimanali più intense delle medie mobile a tre giorni del prezzo in euro è quella del petrolio e derivati, con riduzioni settimanali prossime al 10% per petrolio, propano e butano. L'area dei prezzi dei prodotti petroliferi presenta riduzioni più contenute.
Anche il gas naturale al TTF ha registrato una riduzione superiore al 10%, annullando completamente la crescita registrata alla fine della scorsa settimana in relazione alle notizie sulle centrali nucleari francesi.
Da segnalare, da un lato, l'aumento del prezzo del carbone sul mercato europeo e, dall'altro, la netta riduzione del prezzo dei permessi CO2.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi dei degli energetici

 

METALLI

Il grafico che segue riporta gli indici finanziari PricePedia dei prezzi dei metalli ferrosi e non ferrosi, espressi in dollari. Continua la riduzione dell'indice dei prezzi dei non ferrosi, a tassi maggiori rispetto a quelli delle scorse settimane, mentre si interrompe la crescita dell'indice dei prezzi dei ferrosi.

Indici Finanziari PricePedia dei metalli ferrosi e non ferrosi in dollari
Indici Finanziari PricePedia dei metalli ferrosi e non ferrosi
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FERROSI

La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi dei metalli ferrosi, espressi in euro. Quasi tutti i prezzi registrano variazioni negative, ma contenute. Le diminuzioni più intense riguardano il prezzo del molibdeno, che conferma anche questa settimana il trend discendente segnalato dalla media mobile a 30 giorni.

HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi

 

NON FERROSI

La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi dei metalli non ferrosi, espressi in euro. La mappa è chiaramente divisa in due parti. In alto, in calo, i prezzi dei metalli industriali; in basso, in aumento, i prezzi dei metalli preziosi, beni rifugio per eccellenza.
Nei metalli industriali, la riduzione è generalizzata a tutti i prezzi, con tassi di variazioni settimanali più elevati per le medie mobili a tre giorni dei prezzi delle leghe di alluminio secondario.

HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi

 

ALIMENTARI

Il grafico che segue riporta gli indici finanziari PricePedia dei prezzi dei prodotti alimentari, espressi in dollari.
La fase di riduzione che caratterizzava l'indice da più settimane segnala una possibile interruzione nei giorni più recenti, dovuta al significativo aumento registrato dal prezzo del frumento.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia degli alimentari
FRUMENTO

Come risulta evidente dal grafico di seguito riportato, il prezzo del frumento quotato al mercato di Chicago registra questa settimana un netto aumento. Il mercato del frumento è un mercato globale, in cui il prezzo finanziario americano riflette non solo le condizioni del mercato USA, ma anche quelle delle altre parti del mondo. In questo caso le determinanti dell'aumento vanno ricercate nel contrasto in atto tra le varie parti in merito all'Accordo sul grano del Mar Nero.

Prezzo finanziario del frumento sul mercato americano
Prezzo finanziario del frumento sul mercato americano

L'accordo sul grano è stato concordato nel luglio 2022 tra Russia e Ucraina con la mediazione dell'Onu e della Turchia, dopo che il blocco delle navi militari russe nel mar Nero aveva rischiato di far andare al macero miliardi di tonnellate di cereali accumulati in Ucraina e destinati all'export.
Gestito da un Centro di coordinamento congiunto a Istanbul, in Turchia, l'accordo ha facilitato l'esportazione di 23 milioni di tonnellate di grano, soprattutto frumento e mais, dai porti ucraini e di cibo e fertilizzanti dalla Russia. Prima della guerra, Ucraina e Russia rappresentavano insieme circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano.
A novembre 2022 l'accordo si è rinnovato, per altri 4 mesi, senza particolari tensioni. In occasione del secondo rinnovo, che scade in questi giorni, la Russia ha avanzato la richiesta di limitare a soli 60 giorni la sua durata. La Russia non ha chiarito i motivi di questa richiesta, se non come ritorsione per le difficoltà che incontrano le sue esportazioni di cibo e fertilizzanti, ostacolate dalle sanzioni occidentali che colpiscono i pagamenti, la logistica e le assicurazioni.
La richiesta è stata rifiutata dall'Ucraina, creando i presupposti per l'interruzione delle esportazioni sia dall'Ucraina che dalla Russia.
E' notizia di queste ore che l'accordo è stato rinnovato, anche se esistono ancora notizie discordanti sulla sua durata. Nel suo annuncio, il presidente turco Erdogan non ha fornito dettagli sulla sua durata. Per ora Kiev e Mosca hanno continuato a fornire notizie contrastanti, rendendo necessari dei chiarimenti nei prossimi giorni. In ogni caso, le esportazioni di grano dalla Russia e dall'Ucraina non si fermeranno, creando le condizioni per un rientro del prezzo del grano dagli aumenti di questa settimana.