Inizio 2023: Cosa sta impattando sui metalli non ferrosi?

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 16 gennaio 2023

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LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LME

Dinamica settimanale

Andamento non ferrosi

Andamento dei singoli metalli non ferrosi

  • Rame: Nella scorsa settimana i prezzi del rame hanno chiuso in rialzo, superando i 9.000 $/Ton. Spread tra spot e future è in backwardation.
  • Nichel: Nella settimana scorsa i prezzi del nichel hanno chiuso in leggero ribasso a 27.150 $/Ton. La volatilità continua a salire e rimane su livelli alti. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio: In forte crescita i prezzi dell’alluminio primario, che la scorsa settimana hanno superato i 2.500 $/Ton. Il tasso di volatilità è alto. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio secondario: Di nuovo stabili i prezzi ufficiali dell’alluminio secondario che, al pari della scorsa settimana, chiudono a 2.100 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Zinco: Anche il prezzo dello zinco è in aumento. La settimana scorsa ha superato i 3.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
  • Piombo: Nella settimana scorsa i prezzi del piombo hanno chiuso lievemente in calo, a quota 2.214 $/Ton. Spread in backwardation.
  • Stagno: In crescita i prezzi dello stagno, che questa settimana hanno superato i 28.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.

Commento Macroeconomico

Il 2023 si è aperto all’insegna del rialzo per quanto riguarda i prezzi dei metalli non ferrosi.
Analizziamo cosa c’è dietro questo rialzo 2023, partendo dalle correlazioni fra i diversi mercati.
Il dollaro è la valuta più importante del commercio globale a cui sono legate le materie prime, a cominciare dai metalli non ferrosi.

  • Il dollar index è sceso e ora si trova sui valori del giugno 2022;
  • I prezzi del gas naturale europeo sono scesi;
  • Le quotazioni dei noli marittimi sono scese.

Se il dollaro si indebolisce, i prezzi delle materie prime salgono e viceversa.
Se i prezzi del petrolio e del gas scendono, i prezzi dei metalli non ferrosi salgono.
A livello macro vi sono alcuni elementi che nel breve termine migliorano le aspettative degli operatori:

  • L’inflazione negli USA e nell’Unione Europea nelle ultime rilevazioni ha mostrato un certo rallentamento. È ancora presto per parlare d’inversione di tendenza, ma è un segnale incoraggiante;
  • La Cina: I dati sui contagi da Covid-19 appaiono confusi e poco veritieri ma i mercati “scommettono” che il gigante asiatico non si fermerà;
  • La guerra in Ucraina: aumentano le spese militari globali, con tutte le ricadute sul consumo di metalli.
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La reazione dei mercati


Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana

CRB Index: in rialzo.
GSCI Index: in rialzo.
BDI Index-Noli marittimi: in ribasso.
Petrolio Brent: in rialzo.
Gas naturale TTF: in ribasso.
LMEX-Metalli non ferrosi: in rialzo.
Dollar Index: in ribasso.