Stoccaggi europei in bilancio negativo per la prima volta stagionale: lunedì scorso i prelievi hanno superato le iniezioni

Analisi settimanale delle commodity energetiche

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 18 novembre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:

  • TTF Olanda 115.5 €/MWh (+17.7 €/MWh)
  • HenryHub USA 21 €/MWh (+1.3 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 107.5 €/MWh (+17.6 €/MWh)
  • JKM Asia 86.8 €/MWh (-3.3 €/MWh)
  • PSV Italia 99.3 €/MWh (+16 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Diverse sono le notizie che hanno caratterizzato la scorsa settimana nel mondo del gas naturale: Freeport ha annunciato finalmente di posticipare a metà dicembre il riavvio della propria attività, con la piena operatività prevista dunque non prima di metà marzo. Sempre relativamente al GNL, le previsioni di spesa della Germania parlavano di un budget di circa 3 miliardi di euro per accumulare il prezioso combustibile in sostituzione di quello russo; previsioni che, però, sono state ampiamente disattese: la spesa ha superato infatti i 6 miliardi di euro.
Capitolo Nord Stream 1: i funzionari svedesi stanno esaminando l’esplosivo che è stato recuperato dalla zona limitrofa all’esplosione, sarà interessante capire quali saranno le reazioni dei mercati.
Più preoccupanti invece le novità sugli stoccaggi: lunedì scorso è stato il primo giorno di questa stagione in cui i prelievi netti di gas hanno superato le iniezioni. Alla base di ciò troviamo ovviamente le temperature in discesa e la diminuzione degli arrivi dalla Norvegia per le interruzioni non programmate a Asgard e Visund. Con l’arrivo del freddo, gli stoccaggi vedranno scendere repentinamente i loro livelli, ed è probabile che la reazione sui mercati sarà molto nervosa.

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Petrolio

Anche sui mercati petroliferi la settimana finanziaria si è chiusa con i prezzi in calo.
Venerdì 18 novembre il Brent è stato quotato a 87.6 $ al barile (-8.4 $), il WTI ha raggiunto il livello di 80.1 $ al barile, (-8.9 $) e infine l’Oman/Dubai a 81 $ al barile (-8.3 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Venerdì i prezzi del petrolio hanno subito una discesa le cui cause sono da ricercarsi nell’aumento dei casi di COVID19 in Cina, che ha creato non poche preoccupazioni relativamente alle previsioni di crescita economica del paese.
Altro fattore importante collegato all’oro nero è sicuramente il rafforzamento del dollaro statunitense e dell’aumento del rischio della possibilità di uno scenario di recessione nelle principali economie. Interessante il dato stimato da Reuters sull’accumulo di gasolio russo prima dell’entrata in vigore delle sanzioni: il gap tra il pre e post sanzioni a livello di offerta è pari a circa 3,5 – 4 milioni di tonnellate al mese per l’Europa nel suo complesso, con circa 2,5 milioni di queste tonnellate relative al gasolio specifico per temperature più rigide. Un dato che ci fa capire gli effetti delle sanzioni alla Russia in maniera piuttosto concreta.

Carbone Termico

Settimana di rincari, invece, sul mercato del carbone termico. Venerdì il prezzo del carbone termico spot Europa ha chiuso a 200.3 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 331.3 €/Ton, con aumenti rispettivamente del +15.5 €/Ton e +14.3 €/Ton rispetto alla settimana precedente.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Con la discesa delle temperature e gli aumenti del TTF, in Germania c’è stato un incremento pari al 58% della produzione di energia elettrica da carbone rispetto ad un anno fa.
In Australia l’azione sindacale programmata da parte dei lavoratori della Svitzer, compagnia che gestisce oltre 100 navi in 28 porti e terminali diversi dedicati all’esportazione del carbone, ha portato ad uno sciopero di 24 ore durante il 16 novembre che ha creato tensione sulla possibile interruzione degli scambi commerciali.
In ottica decarbonizzazione, interessante ciò che sta succedendo in Indonesia, dove a margine di un incontro del G20, è stato trovato un accordo per lo smantellamento di un impianto a carbone da 660 MW (in Giava Occidentale) con circa 10-15 anni di anticipo. L’accordo prevede un sistema incentivante per i proprietari dell’impianto e potrebbe diventare un best case d’esempio.


1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 18 novembre 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.