Continuano le temperature sopra la media: con l’inverno in ritardo, l’Europa sorride

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 11 novembre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo¹:

• TTF Olanda 97.9 €/MWh (-16.9 €/MWh)
• HenryHub USA 19.7 €/MWh (-2.7 €/MWh)
• NBP Regno Unito 90 €/MWh (-21.6 €/MWh)
• JKM Asia 90.1 €/MWh (-9.9 €/MWh)
• PSV Italia 83.2 €/MWh (+6.3 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

La scorsa settimana si è quindi chiusa sotto una spinta ribassista. Lo scenario fondamentale è caratterizzato dalle solite temperature sopra la media che hanno posticipato di molto l’avvio degli impianti di riscaldamento. Ciò ha avuto come conseguenza il raggiungimento di livelli record degli stoccaggi europei nel mese di Ottobre: si parla di un +9% rispetto allo scorso anno, che equivalgono a circa 8 miliardi di metri cubi. Tale ammontare copre solitamente un fabbisogno di tre giorni durante un’ondata di freddo; facile capire come tale scorta potrà essere facilmente erosa nel momento in cui il freddo arriverà.
La domanda di gas per riscaldamento è in calo del 30% rispetto al 2021; stesso dato per il comparto industriale, piegato dalle difficoltà di questi mesi sui mercati energetici. Paradossalmente il riscaldamento globale si sta rivelando una variabile fondamentale per mantenere il sistema economico europeo in equilibrio.
Capitolo GNL: è stato segnalato un incendio in un impianto della Equinor in Norvegia che ha causato interruzioni non pianificate e ciò potrebbe spezzare l’offerta; negli USA, l’hub di Freeport è alla prese con una fuga di notizie su ulteriori ritardi della ripresa delle attività a pieno regime. Si parla di un’attesa di altri due mesi, con il riavvio delle esportazioni previsto dunque per fine Gennaio.

Petrolio

Anche sui mercati petroliferi la settimana finanziaria si è chiusa con i prezzi in calo.
Venerdì 11 novembre il Brent è stato quotato a 96 $ al barile (-2.6 $), il WTI ha raggiunto il livello di 89 $ al barile, (-3.7 $) e infine l’Oman/Dubai a 89.3 $ al barile (-2.7 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

I dati sull’inflazione USA, più ottimisti del previsto, hanno aperto un’ipotesi di approccio più liberale da parte della FED, per rallentare l’aumento dei tassi di interesse. Ciò potrebbe avere ripercussioni in maniera indiretta sui prezzi del petrolio, con il dollaro che rischierebbe di indebolirsi e sostenere appunto i prezzi oil.
La Cina, primo importatore mondiale di greggio, è sempre alla prese con la delicata gestione delle restrizioni da COVID19: ad oggi si parla nuovamente di un allentamento, soprattutto sui tempi della quarantena. Tale apertura darebbe una spinta rialzista al mercato petrolifero.

Carbone Termico

Continua la discesa delle quotazioni del carbone termico. Venerdì il prezzo del carbone termico spot Europa ha chiuso a 184.9 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 317 €/Ton, con flessione rispettivamente del -34 €/Ton e -37 €/Ton rispetto alla settimana precedente.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Il mercato del carbone continua a rappresentare un importantissimo bacino per il soddisfare il fabbisogno di energia mondiale, soprattutto con l’esplosione dei prezzi del gas, che aumenta la convenienza del produrre energia da carbone. I dati sulla Cina sono in continuo aumento: la produzione interna è aumentata del 14% nel 2022 e in queste ultime settimane le autorità starebbero rafforzando i controlli sui prezzi del carbone nazionale in vista della stagione invernale. Lato Europa, le precipitazioni di questi ultimi giorni stanno dando sollievo ai trasporti fluviali, con il punto di strozzatura di Kaub che si è allineato con la media stagionale, permettendo una capacità maggiore alle chiatte.

1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 11 novembre 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.