Anidride ftalica: aumenta la divergenza tra prezzi all'ingrosso e prezzi agli utilizzatori finali

Da alcuni mesi i prezzi doganali dell'anidride ftalica sono in riduzione, mentre continuano ad aumentare i prezzi finali

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Chimici Organici Determinanti dei prezzi

Come riportato la scorsa settimana (si veda l’articolo Chimici organici di base: continua la fase di netta diminuzione dei prezzi), una delle famiglie merceologiche che nella primavera 2022 ha raggiunto livelli di prezzo storicamente elevati è quella dei prodotti chimici organici.
L’anomalia nasce dal fatto che nel corso degli anni precedenti i prodotti della chimica organica non avevano mai oltrepassato una determinata soglia di prezzo, ma al contrario il loro costo risultava contenuto in un range abbastanza definito.
Esemplificativo è il caso dell’anidride ftalica.
L’anidride ftalica viene prodotta per ossidazione catalitica del naftalene o dell'orto-xilene e trova uso come intermedio chimico nella sintesi di altri prodotti chimici come coloranti, insetticidi, plastificanti e farmaci.

anidride ftalica

Fatta eccezione per la crisi 2008-2009 e il primo lockdown del 2020, il prezzo dell’anidride ftalica non ha mai registrato forti oscillazioni di prezzo, muovendosi sempre in un range di 600-1200 €/Ton.
A partire dal primo trimestre del 2021, l’intermedio chimico ha iniziato una corsa al rialzo interrotta lo scorso maggio a quota 1679 €/Ton, registrando una variazione nel periodo di oltre +105%, per poi ridursi fino a raggiungere il livello di 1381 €/Ton a settembre (-18% negli ultimi 5 mesi).

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Commercio mondiale

Nel 2021, la produzione mondiale dell’intermedio chimico ha superato i 5.7 milioni di tonnellate.
2.2 milioni di tonnellate sono state prodotte dalla UE, seguita dalla Corea con 1.14 milioni e dalla Cina con 1.12 milioni di tonnellate.
Grazie alla piattaforma ExportPlanning è possibile analizzare i principali paesi verso cui l’Unione Europea esporta e importa l’anidride ftalica. Di seguito sono elencati i 10 principali paesi.

Principali esportatori nel 2021
Principali importatori nel 2021

Dai due grafici è chiaramente visibile come il mercato dell’anidride ftalica è molto chiuso a livello europeo: i paesi UE infatti importano quasi esclusivamente da altri paesi UE, con un ruolo dominante svolto da Belgio (110 milioni di euro) e Austria (28 milioni di euro), mentre è nettamente inferiore il ruolo dei Paesi extra-UE.
Inoltre, un'altra caratteristica dell'offerta dell’acido è l'omogeneità (a livello commerciale) di questo prodotto. La dispersione dei prezzi infatti risulta molto bassa e nel corso del tempo non ha mai superato i 190 €/Ton.

Costi di produzione

Dal punto di vista dei processi di produzione, l’anidride ftalica è sintetizzata per ossidazione catalitica dell’o-xilene e, in maniera minore, del naftalene (processo di Gibbs).

Confronto prezzi o-xilene e anidride ftalica

Confronto prezzi o-xilene e anidride ftalica

Mettendo a confronto le due serie storiche di prezzo è nettamente visibile la forte correlazione che lega l’anidride ftalica con l’o-xilene (0.97).
Le oscillazioni che hanno colpito quest’ultimo, infatti, si sono inevitabilmente riflesse anche sull’intermedio chimico.

Confronto tra prezzi in diverse fasi distributive

Infine, per analizzare i comportamenti dei diversi operatori sul mercato dell’anidride ftalica, sono stati messi a confronto le serie storiche dei prezzi doganali (una proxy del prezzo all’ingrosso tra operatori UE) con quelli rilevati dalla CCIAAMI, che possono essere considerati prezzi all’impresa utilizzatrice italiana.

Confronto tra prezzi doganali (UE) e prezzi all'utilizzatore italiano (CCIAAMI)

Confronto tra prezzi doganali (UE) e prezzi all'utilizzatore (CCIAAMI)

La dinamica delle due serie è sostanzialmente identica, su due livelli leggermente diversi, giustificati dalla diversa fase di distribuzione a cui si riferiscono le due rilevazioni.
Emergono, tuttavia, alcune differenze che sembra utile segnalare:

  • nelle fase di diminuzione dei prezzi, il livello raggiunto dal prezzo doganale è molto più basso. È il caso, ad esempio del primo gennaio 2009 dove il prezzo doganale è sceso a 400 euro/ton, mentre il prezzo agli utenti finali si è fermato a 640.
  • alcuni picchi raggiunti dal prezzo agli utenti finali non sembrano del tutto coerenti con i prezzi doganali. È il caso, ad esempio, dei prezzo finale di giugno 2017, pari a 1280, a fronte di un prezzo doganale di 930 euro/ton.

Da segnalare infine, l'anomalia degli ultimi mesi, in cui il prezzo doganale sta registrando significative diminuzioni a fronte di prezzi agli utilizzatori finali che ancora registrano aumenti.